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BEATRICE

La luce era spenta e la tapparella era completamente tirata giù, creando un'atmosfera buia e silenziosa.
Gli unici rumori che sentivo, in quel momento, erano quelli dei miei mille pensieri che non trovavano via d'uscita dalla mia mente.
Sotto di me sentivo il materasso morbido e sotto alla mia testa il cuscino, tutto era al posto suo meno che me.
Erano le tre e un quarto del mattino, supponevo, o comunque un orario che ci si avvicinava.
Il mio unico pensiero fisso era Mirko, non sopportavo il fatto di saperlo stare male a causa mia.
Come avevo fatto a scambiare tutte le sue attenzioni per semplici gesti di amicizia? Non lo sapevo neanche io.
Ripensavo a tutto ciò che era successo, mi convincevo che era solo ed esclusivamente colpa mia di tutto.
Sentivo la mancanza del mio amico nelle mie giornate come se non lo vedessi da tempo, mesi.
La verità era che non lo vedevo da cinque giorni, neanche così tanti, pensai tra me e me, ma personalmente mi apparivano duplicati dopo tutti i messaggi e litigi, se così vogliamo chiamarli.
Non ero ancora sicura che mi piacesse Gionata, ma stavo lentamente rivalutando la mia tesi ogni volta che ricevevo suoi messaggi o che mi ritornava in mente.
Non potevo e non dovevo innamorarmi di lui, sia perché ci sarei stata male che perché non era proprio il momento.
Speravo solo che Gionata non sospettasse nulla di ciò, e che continuasse a scrivermi per ottenere invano il numero della mia amica.
Se fosse stato necessario, pur a malincuore, avrei smesso di sentirmi con lui, se ciò avesse potuto riaggiustare qualcosa nell'amicizia tra me e Mirko.
Speravo di no, in ogni caso.
Dovevo decidere chi tenere vicino, se uno o l'altro, perché era sicuro che mi sarebbe stato detto così.
Scegli lui, o scegli me.
In ogni caso ci sarebbero state delle conseguenze belle e meno, la storia era così.
Prendere o lasciare.
Non potevo avere entrambe le cose, sarebbe stato troppo.
Forse, per una volta dovevo pensare a me stessa prima che agli altri.
Mirko ci sarebbe rimasto male se avessi scelto Gionata? Non era affar mio.
Era brutto da dire, ma la verità era che chi se ne sbatteva altamente di tutto e di tutti, era proprio quello che stava meglio.
E se, al contrario, Gionata ci fosse rimasto male se avessi scelto Mirko?
Pochi problemi, ci sarebbe stata la mia amica a consolarlo e sicuramente ne sarebbe stato molto più felice.
Forse dovevo troncare i rapporti con entrambi? Non lo sapevo, ma non doveva essere una cosa giusta.
Il problema, lì, ero io.
Dovevo ingegnarmi in qualche modo per risolvere questa situazione che si era venuta a creare.
Avevo l'impressione che né Mario né Diego avrebbero concluso qualcosa parlandoci, tanto Mirko avrebbe fatto in ogni caso di testa sua.
Anche loro, come me, non sapevano come convicerlo.
Quando si impuntava in qualcosa era irremovibile.
Aveva deciso di ignorarmi per sempre? Okay, me ne sarei fatta una ragione.
Però non dopo averlo ansiato come si deve, non avrei mai lasciato le cose a metà.
Prima gli avrei scritto o detto le cose come stavano, poi sì, avrei messo una pietra sopra a tutto.
La verità era che tutto quanto era un'enorme merda.
Il dover scegliere tra una persona e un'altra era una merda.
Il fatto di non piacere alla persona di cui mi stavo innamorando, era una merda.
In conclusione, tutto ciò mi pareva una merda, così come anche quella nottata.

A breve, forse stanotte o domani, il punto di vista di Mirko.💎

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