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Mi guardo allo specchio.

Ho un vestito che mi ha regalato mia madre un po di tempo fa.

L'ho indossato di malavoglia è stata Elizabeth ad obbligarmi a metterlo.

I capelli mi scendono in morbidi boccoli azzurri e bianchi sulle spalle.

Sospiro e prendo la mia borsetta.

"Un appuntamento con uno dei Langdon, wow" la mia vocina interiore è stupita e la capisco.

Un sacco di ragazzi mi avevano invitato ad un appuntamento, ma non mi sono mai presentata. Mi divertivo a vederli soffrire.

"Non so perché non puoi far soffrire anche lui"sbotta la mia vocina.

Scuoto la testa.

Non so nemmeno io perché sto andando a questo incontro.

Mi guardo nuovamente allo specchio.

Il vestito è bordeaux. Indosso delle ballerine abbinate.

Porto una mano alla cerniera del vestito e l'abbasso facendolo cadere lungo il mio corpo.

"Che diamine!" io non sono cosi. Non mi metterò mai un vestito.

Se quel ragazzo è davvero interessato a me, mi accetterà per quello che sono.

Prendo dei jeans neri strappati e una felpa.

Tolgo le ballerine, che verranno successivamente sostituite dagli anfibi, e metto i nuovi indumenti.

Mi guardo di nuovo allo specchio. Un sorriso soddisfatto compare sulle mie labbra.

Mi metto la cuffia mentre prendo la borsa a tracolla e scendo.

Rido gia immaginando la faccia che farà Elizabeth vedendomi cosi.

Lizzy sta preparando la borsetta.

Il suo corpo è fasciato da un elegante tubino color acqua marina, i tacchi sono abbinati ad esso.

I suoi capelli viola sono legati in uno grazioso chignon.

Mi schiarisco la gola.

"3, 2, 1.." Ed ecco che mi vede e sulla sua faccia compare una smorfia di orrore.

-Come ti sei conciata Xoe! È un appuntamento non una gara di skateboarding!-

Il suo sguardo è ardente, quasi furioso.

Mi stringo nelle spalle, trattenendo una risatina.

-Non mi sento a mio agio vestita in quel modo-

Il mio tono è rilassato.

Lei scuote la testa.

-Sei incorregibile Xoe-sbuffa e si mette un coprispalle.

Apro la porta ed esco.

La discoteca in cui ci siamo dati appuntamento è vicino a casa, quindi andiamo a piedi.

L'aria fresca della notte mi scompiglia leggermente i capelli.

Arrivate davanti al locale Elizabeth mi guarda.

Sembra un po più calma di prima.

Siamo amiche da tanto e sa come sono fatta, quindi penso abbia compreso il mio inaspettato stravolgimento di look.

Guardo dritta davanti a me e faccio un grande respiro.

Entro dentro il locale e subito il mio sguardo cerca il suo.

Non ci metto molto a trovarlo.

"Oh" sembra quasi una visione da quanto è bello.

Indossa una camicia bianca aderente con il colletto sbottonato, i suoi capelli hanno riflessi ramati sotto l'effetto della luce.

Lo sguardo di Elizabeth va da me ad Evan.

-Dai vai! Che aspetti?-mi guarda interrogativa.

Faccio per avviarmi verso di lui, ma mi fermo subito, perché vedo che è lui che sta avanzando in mezzo a tutta quella gente per raggiungermi.

Le sue labbra sono curvate in un lieve sorriso.

"Oh" quanto è sexy.

"Xoe!" la mia vocina interiore è incredula.

La ignoro completamente.

-Xoe-

Il mio nome esce caldo dalle sue labbra.

-Evan-sorrido timida.

Mi giro e vedo Elizabeth dietro di noi che ci guarda di sottecchi.

La prendo da un braccio e l'avvicino a me.

-Ti presento Elizabeth Jonhson-il mio sguardo va da lei ad Evan.

Lizzy allunga la mano verso di lui.

Un lampo di divertimento passa nello sguardo di Evan mentre si stringono la mano.

-Piacere Elizabeth,  io sono Evan Langdon-abbozza un sorriso.

Lei sorride a sua volta.

Sento lo sguardo ardente di Evan sul mio corpo. Quando alzo lo sguardo mi accorgo che Lizzy è scomparsa.

-Bene Xoe, sei bellissima,  anche se credevo ti mettessi un po più elegante-

Nel suo tono di voce si intuisce dell'ironia.

-Non aspettarti queste cose da me Langdon-

Gli sorrido a labbra strette.

Lo guardo sulle sue labbra alleggia l'ombra di un sorriso divertito.

-Allora cosa prendi?-urla per superare il volume della musica assordante.

-Penso che prenderò una vodka panna e fragola-dico sedendomi su uno sgabello davanti al bancone e togliendo fuori il portafoglio.

-Cosa pensi di fare? Offro io oggi-sorride e prende le ordinazioni.

-Due vodka panna e fragola grazie-urla alla cameriera.

Lo guardo.

-Senti, per quanto tu mi creda timida o una ragazza per bene, tutta pizzi e merletti, sappi che non lo sono affatto, non accetterò di farmi pagare da bere un altra volta. So essere molto testarda quando voglio.-

Urlo per farmi sentire.

Lui alza le sopracciglia e sorride di lato.

Mi da il bicchiere di vodka per poi prendere il suo.

-Non sai quanto mi piacciono le ragazze come te, cara.-

Nei suoi occhi uno strano luccicchio.

"Non fidarti"la mia vocina continua a ripetere quelle parole mentre il mio spiritello perverso continua a ripetere di buttarmi tra le sue braccia.

-Alla tua, cara Xoe-sorride e fa tintinnare il bicchiere contro il mio.

Stravolgimi Il DomaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora