38. Concerto di beneficenza

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«Quindi non avete fatto ancora sesso.» esclamò Bethany a voce troppo alta in mezzo al corridoio, in direzione dell'aula di economia domestica.
«Puoi abbassare la voce?» sibilai.
«Perché?» chiese confusa. Alzai gli occhi al cielo.
«Ma che aspetti?» chiese abbassando la voce in un sussurro decisamente troppo basso.
«Non puoi non urlare e non sussurrare?» le chiesi lentamente.
Beth si accigliò.
«Sei inaccontentabile.» borbottò.
«Comunque non sto aspettando nulla. E lui non mi sembra timido.» commentai.
«È strano che dopo un mese non siate ancora passati all'ultima Base.» fece Beth con fare vissuto.
«Bruciare le tappe è per qualcuno che non prova sentimenti.» dissi gelida sbattendo i libri sul banco, una volta entrata in aula.
Beth mi guardò sconvolta ma non mi disse niente. Si limitò a mettersi al mio fianco e a tirare fuori i suoi oggetti.
Mi sentii in colpa per averle risposto in quel modo brusco. A modo suo, Beth ci teneva ad aiutarmi. Era sbagliato da parte mia comportarmi come se fossi superiore a lei. Io non ero Daia. E nemmeno lei era Daia. Non eravamo più le sue mignons.
«Scusa. Non volevo essere così brusca.» le sussurrai prima che la professoressa iniziasse la lezione.
Beth mi sorrise.
«Tranquilla. Siamo amiche. Ti capisco.»
Ne dubitavo, ma non glielo dissi.
«Hai ragione.» affermai.

Il giorno del concerto arrivò in fretta e io ero indecisa su cosa indossare.
Alla fine optai per un tubino nero con una scollatura ricoperta di pizzo e gli stivali fin sotto il ginocchio sopra le calze.
Volevo sembrare tosta e sexy allo stesso modo. Qualcosa che mi avrebbe distinto tra la massa di fan della Band di Tony.
Ma quando giunsi lì, capii che i miei abiti si confondevano fin troppo facilmente dalla massa di gente messa in ghingheri per quell'occasione.
Era Lance quello che si notava di più con la sua felpa con il cappuccio verde e i jeans chiari che non coprivano per nulla quelle all star rosse. Troppo colorato.
«Suppongo che questi tizi non siano fan di Captain America.» commentò Lance, appena giunto sul piazzale sotto il palco, indicando la sua maglietta con lo scudo di quell'eroe della Marvel.
«Suppongo di no.» ridacchiai prendendolo a braccetto.
«Mi sembra di essere entrato in una setta oscura.» borbottò cercando di non incrociare gli occhi di una tizia con i capelli rasta rossi, gli occhi cerchiati di nero come un panda e il piercing tra le narici.
«Tranquillo, appena spegneranno le luci il tuo essere normale e allegro passerà di vista.» affermai dandogli un bacio sulla guancia.
«Ehi, eccovi qui!» esclamò Hebe saltando giù dal palco.
«Ho appena salutato Theo e gli altri. Dovranno prima lasciar cantare la Band di apertura e poi entreranno in scena.» ci disse la ragazza.
«Non vedo l'ora!» esclamai sinceramente entusiasta.
Avevo scoperto di recente che non mi dispiaceva per nulla quella musica tutta rumori.
Appena pronunciai quella frase, le luci si spensero e la Band d'apertura entrò in scena tra i clamori degli spettatori.
Anche se non ero un'esperta del campo, notai che non erano lontanamente bravi quanto Tony e gli altri.
Muovevo la testa a ritmo solo per pietà.
Piuttosto crudele da parte mia.
Il tempo che la Band iniziale terminasse il turno che l'auditorium della scuola di musica si riempì totalmente, pronti ad ascoltare i pezzi forti.
Grandi urla partirono non appena Tony si portò davanti al microfono e ringraziò la gente.
Senza ulteriori indugi, partirono con il primo pezzo.
Notai che le nuovi canzoni erano più morbide di quelle che avevo ascoltato la primissima volta e diedi il merito a Theo per il cambiamento. Mi facevano apprezzare di più le parole delle canzoni.
Hebe, accanto a me era super entusiasta e cantava assieme a loro a squarciagola. Era strano vederla così euforica e a quanto pare, anche per Lance era una novità.
Mi guardò e girò un indice attorno alla tempia, incrociando poi gli occhi verde castani. Risi.
L'ultima canzone terminò e Tony ringraziò il pubblico. Gli altri musicisti si stavano già alzando per andarsene quando Tony richiamò l'attenzione di tutti.
«Scusate. C'è un ultima canzone che mi piacerebbe farvi ascoltare.» disse serio. Il sudore gli imperlava la fronte.
Dalla faccia che fecero gli altri, dedussi che non ne erano a conoscenza.
Gryf fece per tornare verso il suo posto dietro la batteria, ma Tony lo fermò. Il ragazzo recuperò una chitarra classica da dietro le quinte e si fece portare uno sgabello e un'asta per il microfono.
Gli altri ragazzi scesero dal palco confusi. Theo lanciò un'occhiata nella nostra direzione, alla ricerca di Hebe, come a chiedere se lei sapesse qualcosa di quella storia.
«Questa canzone, l'ho scritta ieri. Quindi ora è la prima volta che la canto.» disse ancora a corto di fiato per tutta la serata a cantare.
Tutto il pubblico lo guardava incuriosito.
Tony prese un sorso d'acqua mentre un riflettore solitario lo illuminava, ombreggiando tutto il resto.
I capelli scuri rilucevano sotto quel raggio luminoso e fece passare la ricrescita bionda per un riflesso.
«È per una persona speciale.» disse.
Poi finalmente iniziò a cantare.
La canzone, a differenza delle altre, era incredibilmente dolce, lenta e tranquilla. Raccontava una storia. Parlava di un'amore soffocato. Di verità non dette. Di bugie continue. Ma di sentimenti sinceri.
Durante il ritornello, ripeteva le frase "Ora basta. È ora di amarti." e ogni volta che lo diceva, sentivo sempre più intensità nella sua voce. Una voce che stava toccando le corde del cuore di tutti.
Quando terminò, il pubblico esplose in un boato di urla, fischi e applausi. Un meraviglioso entusiasmo che avrebbe fatto piangere di gioia chiunque stesse sopra quel palco.
Ma Tony non sembrava contento.
Attese che la gente smettesse di agitarsi e quando finì tutto disse tre paroline che scioccarono tutti:«Ti amo, Hebe.»

Angolo Autrice

Ehilà gente! Avete notato che ora questa storia partecipa ai Wattys?
Be', ora lo sapete.
Io credo che sia utile avere una comunicazione con il lettore, quindi ditemi, quali emozioni state provando ora? A che state pensando? Come vorreste che finisse questa storia? Bene? Male? In modo dolceamaro?
Se rispondete alle mie domande vi regalo un biscottino.🍪

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