Il Chiostro

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STARLING CITY, OGGI

Due giorni dopo l'esplosione dell'isola tutti erano ritornati alle loro mansioni, sani e salvi. Oliver aveva deciso di ospitare sua sorella e Slade. Quando Reina si sveglió il suo primo pensiero fu quello di controllare la ferita al fianco. L'acqua del mare e i batteri l'avevano infettata, ma non così tanto da impedirle di continuare la sua vita. Fortunatamente erano stati salvati da dei pescatori cinesi di passaggio con cui aveva dovuto discutere sul perché erano lì armati fino ai denti. Si sistemó la ferita e poi uscì dalla sua stanza.

-Buongiorno- disse a suo fratello -Anche tu sei mattiniero?-

-Veramente tu sei l'ultima a svegliarti. Slade è già uscito e io sto uscendo- le rispose Oliver alzandosi dalla sedia della cucina -Tu cosa fai?-

-Preparo la valigia- ribatté lei -Sto meglio e devo tornare ad Alessandria il prima possibile-

-A noi fa piacere se rimani- le disse Oliver -Resta finchè non sarai guarita-

Reina aprì il frigo -Mi piacerebbe restare ancora con te e l'arrabbiatissima Thea, ma mio cugino mi sta coprendo al chiostro e se va avanti così dovrò restituirgli il favore- disse lei -E di solito i suoi favori sono molto accomodanti per me-

-Allora prometti che ti farai sentire- le chiese suo fratello -Almeno per non scoprire che sei morta anni dopo-

-Promesso- rispose lei. Finito di mangiare andò in camera sua a preparare la sacca. Non si era portata molto, anche perché aveva previsto di fermarsi solo per qualche giorno , ma poi si è unita a suo fratello nella sua avventura, poi era quasi saltata in aria, poi l'hanno costretta a fermarsi ancora qualche giorno perché era debole e ferita. Era giunto il momento di tornare a casa.

-Parti?- le chiese Slade sulla porta

-Si- gli rispose lei senza guardarlo -Mi sono fermata fin troppo. Ora devo tornare ai miei doveri-

-Hai detto che mi devi un favore giusto?- le chiese conferma lui

Reina sospirò -Non ricordo di averlo mai detto- ci pensò un attimo -Però... effettivamente mi hai salvato la vita, quindi sono in debito- continuò riaprendo la sacca

-Ho bisogno che mi trovi questo bambino- lui le fece vedere la foto di un bambino -Prima lo trovi prima potrai andartene- le disse per poi uscire

-Vi assomigliate tanto- lo fermò lei -Non è stato rapito o cose del genere vero?-

-No- le rispose lui tornando indietro -Quando ero sotto l'effetto del mirakuru ho fatto delle cose non molto belle, non so se mi vorrà bene come prima-

-Certo che te ne vorrà Slade, sei suo padre. Non si smette di voler bene ai propri genitori, sarà difficile, ma non impossibile- lo rassicurò lei -E per tua fortuna ho molti contatti, quindi non ci vorrà molto- continuò prendendo il telefono

-Grazie Reina-

-Di niente- gli rispose lei facendo un lieve sorriso. Quando Slade uscì chiuse la porta e chiamò suo cugino

-La mia cuginetta preferita... cosa ti serve? Altri giorni? Qui cominciano a sospettare- le rispose lui con voce squillante

-Secondo te non sono stati giovani anche loro? Lo sanno benissimo che ci copriamo Cal. E ho bisogno che tu venga qui e che prenda un appartamento. Sono stufa di nascondere le mie cose, ho bisogno di qualcuno di cui possa fidarmi- gli disse lei -E dì allo zio che vieni in città per aiutarmi perché sono un po' acciaccata-

-Ci penso io, sono un mago in queste cose-

EGITTO, 10 ANNI PRIMA

La stanza di Reina era immensa. C'era un grande salotto con dei divani bianchi e l'arredamento in stile arabo. Da un'arcata con delle tende leggere si accedeva alla camera da letto con mobili antichi e il letto a baldacchino ornato di stoffe dorate. Andò sul balcone che circondava l'intero appartamento -Wow, è immenso- disse stupita

-Hai anche una cucina e due stanze segrete- le disse Cal -E un maggiordomo personale-

-E io che pensavo che fosse una vita dura e piena di sacrifici...- commentò lei

-E lo sarà, qui passerai due giorni a settimana, se sei fortunata. Ci addestriamo nel deserto, in un accampamento di beduini. Finito l'addestramento la nostra casa sarà questa, ma gireremo il mondo-

-Sembra bello...- disse Reina -Ora mostrami queste stanze segrete, poi la cucina-

Cal chinò la testa e andò in parte alla porta del bagno, che stava vicino al letto, e aprì una porta le mostrò un salottino di colore azzurro con ampie vetrate e un minibar. Poi aprì un'altra porta segreta nella stanza segreta e la portò in una stanza vuota -Qui terrai armi, divise, veleni e cose varie-

-Oh mio Dio, è fantastico...- commentò lei stupita per la seconda volta -Posso buttarmi sul letto adesso?-

-Mi sorprende che tu non l'abbia fatto prima- le rispose Cal.

Reina rise e poi corse verso il letto e ci si buttò sopra -Adoro questo posto!-

Un uomo dalla pelle abbronzata si accostò a Cal -Questo è Amir, sarà il tuo maggiordomo qui. Ti lascio nelle sue mani- le disse lui per poi andarsene

-Signorina Queen, è un piacere conoscerla- le disse l'uomo cordialmente

-Ti prego dammi del tu, e chiamami Reina- gli rispose lei -Allora Amir, osa mi consigli di fare?-

-Posso cucinarti qualche cosa di tipico per cominciare...-

Arrow: Una PromessaWhere stories live. Discover now