Geek.

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"Mi raccomando, non esagerate"

Ma mi resi conto ben presto che avrebbero comunque fatto a modo loro.
Tutto quello che volevo era imparare a mettere un pó di eyeliner o qualcosa del genere, visto che non mi ero mai preoccupata di me stessa, della mia pelle o del mio viso. Mi guardavo allo specchio molto raramente e non mi soffermavo mai sul mio viso.
Ma a dire il vero, tutto di me era trascurato:Il viso, i capelli, i vestiti, i sentimenti...
Ero sempre occupata a nascondermi, a fare in modo che le persone non si accorgessero di me per paura che potessero mettere in risalto i miei difetti e deridermi. Mi sbagliavo. Stavo solo scappando da me stessa, dalla persona che volevo essere perché avevo paura di affrontare la realtà.
Da quel giorno, avrei camminato a testa alta, di fronte a qualsiasi difficoltà.
Per fortuna le ragazze non esagerarono troppo, e per la prima volta guardandomi allo specchio pensai di essere veramente bella.
La mia pelle chiara venne messa in risalto dal rossetto rossastro che mi colora a appena la pelle e il taglio bellissimo dei miei occhi era accentuato dalla sottile linea di eyeliner.

Misi la mia camicetta preferita e dei jeans neri, non avevo bisogno di magliette super scolate per potermi sentire bella, ed è proprio in quel momento che cominciai a capirlo.

Fecci due piccole treccine tra i capelli da legare dietro in modo che le ciocche non mi scivolassero sul viso mentre leggevo o mangiavo, anche perchè fino a quel momento avevo usato quelle stesse ciocche per coprirmi il viso.
Ero pronta.
In realtà non era cambiato nulla. Ero sempre io, nonostante questo possa sembrare quello che oggi chiameremo "glow up", non lo fu affatto, l'unica cosa che era cambiata era la stima di me stessa, stavo cominciando ad apprezzarmi, e fu il motivo per il quale divenni bella anche agli occhi degli altri. Non era stato il trucco, o la pettinatura, ero stata io, con la mia autostima, con la fiducia in me stessa.
Mi buttai sul letto facendo un lungo respiro preparandomi ad affrontare la giornata da una prospettiva del tutto diversa. Infilati velocemente le converse, presi lo zaino preparato la sera prima, ed uscii fuori con Chelia mentre aspettavo che le altre fossero pronte.
Dopo un pó Chelia si avvicinó accarezzandomi i capelli.

"È da anni che aspettavo che tu cominciassi finalmente ad apprezzarti. Hai sempre avuto una bellezza eterea e non l'hai mai messa in risalto."

Disse. E la mia risposta fu un sorriso dolce, di ringraziamento.
Non pensavo addirittura di avere una bellezza "eterea", ma ero sicuramente bella, e me lo ero negata per troppo tempo.
Finito il piccolo e raro momento di dolcezza, sfilai il telefono dalla tasca per controllare l'orario notando il nostro già palese ritardo.

"Ragazze, non vorrei mettervi fretta, ma tra esattamente 3 minuti comincia la lezione di letteratura italiana."

Dissi entrano di nuovo in camera per avvertire Sarah e Chelia che si stavano ancora preparando.
Poco dopo le mie parole, si votarono verso di me, e poi jeans e maglie cominciarono a volare.
Avremmo avuto molto da fare per rimettere a posto quella stanza il pomeriggio.
Dopo più o meno 30 secondi, le ragazze uscirono e ci precipitammo a lezione.
La fortuna volle che la professoressa arrivasse in ritardo di 5 minuti, quindi, riuscimmo ad evitare scuse banali per poterci giustificare.
Ammetto che mi sentissi un pó a disagio con il viso così scoperto a causa delle treccine ed il trucco, e nonostante all'inizio, per forza d'abitudine, tentai di nascondermi, poi mi ci sono abituata agli sguardi delle persone.
Ero felice.
E passarono così anche le ore di chimica, bellissima materia ma una professoressa che era arrivata probabilmente ad età pensione ed avrebbe dovuto riflettere sul suo ritiro, Inglese, tra le mie lingue preferite, e Fisica.
Come al solito decidemmo di andare in mensa. Era arrivato il momento di affrontare me stessa.

Questa volta prendemmo prima da mangiare e poi ci sedemmo al primo tavolo libero ed iniziammo a mangiare.
Le nostre solite chiacchiere cominciarono e dopo aver finito di mangiare ci trattenemmo ancora per qualche minuto e poi ci alza mo per andare a posare i vassoi ed i piatti.
Appena posato il vassoio, vidi Adelaisa avvicinarsi con aria di superiorità e con sguardo che sembrava quasi stesse per uccidermi.

Decisi di evitare banali discussioni per il momento e tornai a sedermi al tavolo con le altre.
Poco dopo sentii la parole di Adelaisa colpire ancora una volta.
Alzai lo sguardo, ed eccola lá avanti al mio tavolo che fingeva di parlare con le sue colleghe di tangenziale.

"Le sfigate non possono cambiare.
Chi nasce sfigato rimane tale."

Nemmeno il tempo di replicare a mia volta che mi ritrova l'intera lattina di coca rivesciata addosso, ed ancora una volta le mille risate delle persone in quella mensa.
Ancora una volta.
Questa volta, semplicemente, mi alzai sorridendole e spiazzandola completamente, per poi uscire da quella mensa e, una volta fuori, corsi immediatamente in camera mia.
E piani, ed ancora una volra le ragazze dovettero starmi a sentire.
Ora basta.
Questa storia cominciava a stancarmi.

"Sum non potrai sempre fuggire, sii stronza come lei e non ferire te stessa!"

Sarei cambiata, prima o poi, e questa volta, non per loro, ma per me stessa.
Oggi sarei dovuta rornare a casa a prendere gli ultimi bagagli prima di trasferirmi ancora una volta, per un altro anno, al college.
Fui accomoagnata dalle ragazze che, poco dopo, decisero di fare dello shopping in "onore del mio cambiamento".
Giorovagando un pò per i negozi della piazza, potei essere certa che il mio armadio non si sarebbe richiuso e che avevo bisogno di un piccolo aumento alla paghetta.

Una volta a casa di mamma, fu abbastanza difficile cercare di trovare i lati positivi di quel college mentre la salitavo promettendole che sarebbe potuta venire ogni fine settimana o quando voleva.

Eravamo al college da qualche ora ormai ed io ero stanchissima, così, dopo immense siscussioni su cose stupide con le mie amiche, decisi di andare a dormire.

Sempre solite lezioni.
Sempre solite figuraccie.
Sempre solite lacrime.

Non volevo che questo riaccadesse il giorno dopo, non lo avrei permesso.

                          ~♡~

Come al solito spero di piaccia ^.^ Lasciate qualche commento per sapere se cambiare qualcosa o meno ^.^

Hating him, with love. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora