Capitolo 9

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Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

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Dakota's pov

« Eccoti qua, piccolino. » Metto Dwayne nel passeggino, mentre finisco di preparare la colazione per me e per me Jamie. Lui è di là, credo che si stia facendo la doccia. Ecco una delle cose che è cambiata da quando è nato Dwayne: niente più doccia insieme la mattina. Jamie entra in salotto, con il cellulare in mano. Si aggiusta il bordo della maglietta con una mano, indossa i jeans ed è a piedi nudi. Bello da togliere il fiato. Va subito verso Dwayne e gli accarezza la testa, poi viene a darmi un bacio.

« Buongiorno. » Mi dice, sorridendo.

« Buongiorno, bellissimo. » Gli sorrido a mia volta e gli dò una pacca scherzosa sul sedere. Lui fa una smorfia di disappunto, e io ridacchio. « Hai chiamato le bambine? » Chiedo, mentre si siede a tavola per fare colazione.

« Si, ma preferisco parlarne dopo. C'è un'altra cosa di cui dobbiamo parlare prima. » Mi dice, diventando improvvisamente serissimo. Mi siedo a tavola accanto a lui.

« Va tutto bene? » Chiedo, non ho idea di cosa lo faccia preoccupare in questo modo.

« Ho ricevuto una chiamata. » Sospira, poi si gira a guardarmi. « Mi vogliono a Londra tra una settimana per le riprese di 'My dinner with Hervè'. » Dice, spiazzandomi. Oh, oh.. credo che sia arrivato il momento di svelargli anche il mio segreto. « Lo so, non te lo aspettavi.. e nemmeno io. Sai, con la nascita del bambino mi è completamente passato di mente, e.. capisco che forse non te la senti di rimanere da sola con il bambino per così tanto tempo, quindi.. ho pensato che magari potresti venire anche tu a Londra. » Mi dice. Lui ovviamente ha già pensato a tutto.

« Jamie, anche io devo dirti una cosa.. » Mormoro. Lui aggrotta la fronte, probabilmente ha già capito tutto. « Io invece dovrei essere in Georgia proprio tra una settimana per le riprese del nuovo film. » Confesso. Non sapevo come dirglielo, e tra le varie cose di Dwayne me ne sono dimenticata.

« Ah... giusto. » Sospira, passandosi una mano tra i capelli. « Beh.. a questo punto non so cosa fare. Dobbiamo lavorare nello stesso momento in due posti diversi, e il bambino non può rimanere da solo. » Dice. Ha ragione. Ovviamente dovrà stare con uno di noi due, però è così piccolo... non so se sia la cosa giusta da fare.

« Jamie, è ovvio che Dwayne dovrà stare con uno di noi due. Però.. non so.. si tratta di mesi e mesi di riprese, lontano da casa, e.. lui è ancora così piccolo. Io ho vissuto proprio in questo modo, e non è stata la cosa più esaltante del mondo. Era come se non avessi una casa, come se la mia casa fosse tutto il mondo. » Gli spiego. Jamie accenna un sorriso.

« Già, non è di certo la situazione migliore del mondo.. ma si tratta di poco, almeno per te, solo di un mese. E poi anche per me si tratta di poco tempo a Londra, perché poi tornerò qui a Los Angeles. » Mi ricorda. Lui allarga le braccia e io appoggio la testa sulla sua spalla.

« Spero che vada tutto bene, alla fine è così piccolo.. Mi fa tenerezza. » Mormoro. Jamie annuisce, e mi dà un bacio tra i capelli. « Credo che sia meglio che venga con me, sai.. per te sarebbe più complicato pensare a lui e stare sul set allo stesso tempo, invece io posso pensare ad allattarlo tra una pausa e l'altra, e magari posso prendere una tata per farmi aiutare. Sarebbe più facile. » Propongo.

« Sono d'accordo. » Risponde. « D'altronde, lui è stato nella tua pancia quando eri sul set di 'Suspiria', quindi.. » Sorride. Ripenso ancora a quanto era paranoico e spaventato in quel periodo, non voleva che io facessi quel film, dato che avrei dovuto ballare e sarebbe faticoso il doppio, ma alla fine mi ha dato retta e si è fidato di me, infatti è andato tutto bene.

« Siamo abituati ormai.. » Ridacchia. « Comunque sia, la domanda è un'altra: tu te la senti di tornare sul set? Insomma, i punti ti fanno ancora male e non riesci a muoverti con facilità. » Mi fa notare.

« Lo so, ma c'è da dire che prima del parto ho avuto tanto tempo per studiare il mio copione, quindi sono molto preparata. E comunque.. si, me lo sento. Comunque manca ancora una settimana, penso che per allora mi sentirò meglio. Siamo tornati a casa solo ieri... » Gli spiego.

« Va bene, l'importante è che tu te la senta... » Mi dice, baciandomi nuovamente i capelli.

« Ah, bene..  credevo che avremmo litigato come l'altra volta. » Sospiro. Non ho proprio voglia di litigare con lui, non per il mio lavoro, ma sopratutto non adesso che siamo così felici con il nostro piccolino.

« Beh.. ormai mi sono rassegnato alla tua testardaggine. È una delle cose che amo di più di te. » Mi dice. Io allungo il viso verso di lui e lo bacio.

« Credo che adesso andrò a farmi una doccia. Anche se mi dispiace di non poterla fare più con te.. » Mormoro, facendo il broncio.

« Oh, ti sbagli.. mi sa che oggi andrò a fare shopping, comprerò una cosa di cui abbiamo bisogno, per non rinunciare a cosa bellissime come fare la doccia insieme. » Mi dice, alzando un sopracciglio.

« Qualunque cosa sia, ci sto! » Rispondo, e lo bacio di nuovo, prima di lasciare la cucina per andare a fare la doccia. Sono davvero fiera di come abbiamo risolto questo problema, e spero che d'ora in avanti faremmo sempre così.

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Damie • We'll never be worlds apart III.Onde histórias criam vida. Descubra agora