Capitolo 8

10K 60 1
                                    

Arrivo al locale per le 23, con un'ora di ritardo, voluta però.
Voglio farmi aspettare e fare​ capire ad Alexander che non é così fondamentale per me.

«Ciao, non solo non mi vedi da giorni, ma ti permetti anche di arrivare in ritardo.»  mi dice Alexander.
«Si.» rispondo io con tutta la convinzione del mondo.
«Vieni in stanza con me.» mi dice Alexander indicandomi dove avevamo scopato giorni prima.
«Scordatelo!» gli dico io, ancora più decisa.
«Perché? Sono io che comando qui.» urla lui, provocando la reazione di alcuni suoi amici, che si girano fissandoci.
«Tu comanderai anche questo posto, ma non comandi me!» gli urlo quadi in faccia.

"Voleva vedere il mio caratteraccio? Eccolo.. Tutto suo."
«Ciao» gli dico afferrando la lista dei partecipanti in quel cacchio di buca e vedo che non ha nemmeno prenotazioni, lo ha chiuso per se stesso.
Allora gli rilancio la lista sul tavolo davanti alla console e me ne vado.
«Torna subito qui..» mi urla Alexander prendendomi il braccio, io mi volto e vedo il suo viso arrabbiato più che mai.
«Senti Jessica.. spostiamoci un attimo a parlare.»
«Ok» gli dico.
Mi prende dal braccio e mi porta al bancone dei drink, dove trovo il barista dall'altra volta.
«2 Mojito » ordina Alexander al posto mio, senza nemmeno chiedermi cosa volessi.
«Grazie per avermelo chiesto..» esordisco.
«Perché fai così Jessica..?» mi domanda Alexander.
«Perché mi sono rotta.. Tu viaggi, giri il mondo, senza preoccuparti di tornare o meno, scopi chi ti capita, vivi tutto così con leggerezza. Io non sono così, voglio sicurezze, certezze e una persona, non mille. E una persona davvero bella che mi vuole davvero ce l'ho e non posso perderla perché perdo tempo con te.» gli dico marcando col tono le ultime parole.
«Tu staresti perdendo tempo con me? Pensi davvero che io scopo con chiunque o che ho una vita così vuota?» mi dice urlandomi addosso.
«Si lo penso e lo ribadirò altre mille volte se ce ne sarà bisogno.» urlo io.

Il barista ci mette i Mojito di fronte cercando di non disturbare gli urli.
"Questo poveretto mi vede sempre incazzata.."

«Bene Jessica se la pensi così addio, vieni pure per lavorare, quando non ci sono..» mi dice Alexander.
«Benissimo, addio» lo saluto andandomene lasciando l'intero Mojito e il barista sbalordito.

Sto male.. Non volevo litigare con Alexander, ma é l'unica soluzione per sta bene con me stessa.
Non posso stare con chi non mi vuole.

Decido di fare una cazzata, so già che dentro di me non devo, ma sento di farla comunque.
Scrivo a Christopher.
«Ciao Cris, non voglio più saperne di Alexander dopo oggi, se tu ci tieni davvero e mi vorrai ancora, voglio darti una possibilità, anzi voglio che ci diamo una possibilità.»
Leggo il messaggio una decina di volte.. Non so se inviarlo o meno, ma decido di inviarlo comunque.

La risposta di Christopher non si lascia attendere.
«Ciao Jessica, penso che tu lo stia facendo solo per ripicca contro Alexander, ma non voglio perdere quest'occasione per averti solo mia.»
Io non so se la mia é solo una ripicca, oppure é una possibilità che voglio dare anche a me stessa per essere felice, con qualcuno di più stabile.
Ma, io amo la pazzia, amo forse Alexander in tutto ciò che fa e non so cosa portò mai provare per Christopher..

«Stasera al locale di Alexander! Voglio fargli capire che tu sei mio.» dico a Christopher.
«22 vengo a prenderti» mi risponde subito dopo Christopher.
Ho già l'ansia, ho fatto una cazzata, così facendo Alexander davvero lo perderò per sempre.

Prima di vedermi con Christopher mi masturbo un paio di volte,ottenendo dei modesti orgasmi,cosa che vorrei provare solo con Alexander.
Immagino lui mentre infilo il mio dito in vagina e continuo fino a raggiungere l'orgasmo.
Quando finalmente lo raggiungo.. È solo grazie all'immagine di Alexander che ho nella mente.
Mi vesto, mi trucco e aspetto Christopher.

«Baby, non sai quanto desideravo questo momento.» mi dice appena mi vede, con i suoi occhioni azzurri.
È davvero bellissimo..
«Ciao..» rispondo.
«Che entusiasmo» dice Christopher provocandomi.
«Andiamo dai..» dice lui proseguendo la frase.
Dopo una decina di minuti, passati maggiormente in silenzio e con imbarazzo arriviamo al locale.
Mi sorprendo nel vedere che Alexander non c'è.
"Già che penso subito ad Alexander non va bene..» penso e noto che Christopher abbia compreso i miei pensieri.
«Stai pensando a lui, lo so.» mi dice Christopher.
Decido di andare dal barista a prendere un cocktail il più forte che ha, tanto non guido stasera.
«Eccoti» mi dice il barista sorridendo.
Io non lo cago neanche, non ho la testa.
«Ti vedo sempre o triste o pronta a fare la guerra..» mi dice cercando di farmi parlare.
«Già, fammi la cosa più forte che puoi» gli dico.
«Jessica, sei sicura? Tu sei astemia..» mi dice il barista tutto tatuato.
«Come lo sai?» dico sbalordita.
«Non prendi mai nulla, se non cose leggere e sembri già andata..» mi dice sorridendo.
«William comunque» mi dice sorridendo, è davvero bellissimo. "Tutti fighi in sto posto" penso.
«Piacere, ora per favore fammi il cocktail, forte,ma non da morire grazie» gli dico sorridendo.
Afferro il drink lui sta per dirmi qualcosa, ma arriva Christopher alle mie spalle.
«Jessica..» mi dice Christopher.
Io non so perché, ma non ho voglia di sentirlo, non é lui che voglio.
«Ascolta voglio andarmene un po' da sola a sentire gli altri cantare.» gli dico duramente.
Oggi c'è un amico di Alexander, si chiama Michael ed è un rapper fantastico secondo me.
Voglio solo bere, non pensare a nulla e sentire la musica di Michael, dove alla sua maniera parla di storie d'amore come la mia con Alexander.
Una storia in cui uno dei due si innamora e l'altro mai.
Vado in bagno, dopo aver bevuto quasi tutto il drink, mi scappa pipì e sono un po' ubriaca.
Vado in bagno, ma sento dei rumori strani provenire dalla stanza affianco, dove ho fatto l'amore con Alexander, già per me é stato così.
Sento ansimare, sarà quella puttana di Luana con Flavio.
Cazzo.. Ma, se fosse Luana con Alexander come l'altra volta?

Spogliami ora! (#Wattys2021)Where stories live. Discover now