Capitolo 8

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Mia, stesa sul letto, con la stessa faccia inespressiva che la contraddistingueva sempre, rimase impassibile hai quei suoni soffocati, che tante volte le sue orecchie avevano udito; erano spari di pistole munite di silenziatore. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei colpi e poi, il silenzio che richiamava la morte in persona.

Bastarono pochi secondi per poi sentire delle voci avvicinarsi velocemente alla lettiga su cui Mia era sdraiata.

- Signorina Mia, ora la portiamo via di qui- annuncio' una voce femminile.

Mia non si scompose e non guardo' nemmeno la donna che le aveva rivolto la parola, semplicemente alzo' una mano e comincio' a strapparsi senza precauzione i lunghi fili infilzati nel suo braccio con appuntiti aghi.


Una nuova voce parlo' alla donna che  si trovava accanto a Mia

- Signora, qui accanto c'e' un paziente che ha visto troppo. Che ne facciamo di lui?-

La donna che nel frattempo stava aiutando Mia ad alzarsi, si volto' di colpo con il viso tirato dalla rabbia

- Di cosa vuoi che me ne faccia di lui? fatelo fuori come tutti gli altri- sentenzio' la donna


- Come vuole- rispose l'uomo estraendo dal profondo fodero la pistola con il silenziatore e puntandola alla testa del ragazzo.


- No- ordino' secca Mia, scatenando la sorpresa nei presenti

- Lui viene con noi. Mettetelo a tacere per un po'. Di lui me ne devo occupare personalmente- continuo' Mia senza ammettere altre discussioni.

L'uomo e la donna si guardarono per qualche secondo, cercando di capire il motivo di quella decisione da parte di esperimento 666, ma alla fine la donna fece un cenno all'uomo di ubbidere al volere di Mia.

L'uomo non perse tempo, prese una siringa che si trovava su un tavolino in acciaio li accanto, e la riempi' con uno strano liquido contenuto in una fialetta che portava nella tasca sinistra della sua giacca.

Si avvicino' al ragazzo, che con gli occhi completamente spalancati, continuava a premere ripetutamente il pulsante di chiamata per le infermiere.

- Inutile il tuo tentativo ragazzo, tra poco questo posto diventera' un'ospedale fantasma, ritieniti fortunato che esperimento 666, per qualche strano motivo, ti ha concesso qualche ora in piu' di vita. Ora fa il bravo e collabora- spego' l'uomo.


Il ragazzo capendo che nessuno sarebbe corso in suo aiuto, comincio' a dimenarsi il piu' possibile, cercando di allontanare l'uomo, che nel frattempo, accorciava la distanza che li separava sempre di piu'.

L'uomo, armato di siringa, blocco' senza fatica il ragazzo debole e temporaneamente infermo, e conficco' con forza la siringa nel braccio, premendo senza riguardo lo stantuffo e facendolo cadere, in pochi secondi, in stato di incoscienza.


Mia, sostenuta dalla donna e da un'altro seguace del serpente piumato, venne condotta nell'automobile appena fuori dall'ospedale, mentre il ragazzo venne rapidamente infilato in un sacca per i panni sporchi e chiuso nel bagagliaio dell'automobile.

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