-Piccola riflessione di un personaggio assai strano-

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<<Vedi..>>, disse bagnandosi leggermente i baffi di vino, <<io non ti sopporto. E tu mi chiederai, giustamente, perché. Io, da buon ragazzo insicuro su tutto quale sono, ti dirò che non lo so. Ti dirò che non lo so e ne sarò anche leggermente felice. Ti guardo e dico "non la sopporto", anche se poi non vedo l'ora di riassaporarti ancora una volta, l'ennesima ultima volta. No, io non ti sopporto e non so perché.>> Danielle abbassò gli occhi e Vincent finì il suo bicchiere di vino. Passarono circa cinque secondi in silenzio. <<Hai presente Catullo? Quello di 'Da mi basia mille', presente? Ecco, brava. Catullo era un po' un coglione, perché dedicava le sue poesie, discutibili eh, a Lesbia, che invece era una ragazza abbastanza aperta..>>
Danielle cambiò immediatamente sguardo.
<<..no no, aspetta, non sto dicendo questo, assolutamente no..>> ed ecco che Danielle ritornò ad uno sguardo perso mentre Vincent parlava.
<<..stavo solo dicendo che Catullo era, sotto sotto, un coglione perché stava veramente male per il comportamento di Lesbia, la sua musa, eppure continuava a dedicarle poesie. Poesie discutibili, lo sottolineo. Quindi, vedi.. io sono un po' come Catullo. Ti dedico poesie, fieramente posi nei miei lucidi occhi che diventano tali ogni qualvolta parlo di te e ti regalo i miei quadri.. anch'essi discutibili, molto. Io non ti sopporto, perché mi fai essere come Catullo ed io non voglio essere innamorato veramente. Io non voglio essere Catullo, non voglio essere un'anima persa in un mare di sconforto, non voglio essere un coglione. Capisci, adesso, perché non ti sopporto?>>

-piccola riflessione di un personaggio assai strano-

(Tengo a precisare che questa non è una poesia, ma una parte di un possibile racconto).

Poesie d'amore.Where stories live. Discover now