Prologo

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Il signore e la signora Dursley non avevano idea di ciò che stesse accadendo nel salotto della loro abitazione, la notte di quell'afoso sette luglio.

Un lampo di luce aveva preceduto la comparsa di un mago, un uomo dai lunghi capelli biondi legati in una coda bassa ed elegante. I suoi vestiti scuri erano di ottima fattura, il lungo bastone da passeggio che portava con sé era stato ricavato da un albero antico intriso di magia oscura. 

L'uomo aveva al collo uno strano gingillo dorato composto da più cerchi, e al centro di essi vi era incastonata una clessidra - si trattava di una Giratempo, un oggetto assai raro che si pensava fosse andato distrutto ancor prima della caduta del Signore Oscuro. Eppure, Lucius Malfoy (questo era il nome del mago) era riuscito a recuperare una, forse l'unica sopravvissuta alla distruzione che vi era stata al Ministero. Non aveva avuto dubbi in merito quale fosse il giusto uso da farne... Quel piccolo e delicato oggetto rappresentava la più potente arma di riscatto al mondo, e da solo poteva per sempre cambiare il destino della sua famiglia e quello dei suoi compagni Mangiamorte.

Lucius si incamminò verso il sottoscala di casa Dursley. Se quanto dicevano le voci era vero, Harry avrebbe dovuto trovarsi lì, piccolo e mal nutrito, rinchiuso in un buco dai suoi unici parenti. Sibilò un "alohomora", mosse la bacchetta e la porta del sottoscala si aprì di scatto, facendo sobbalzare il piccolo Harry nel letto, che si svegliò di soprassalto.
Vederlo lì gli fece uno strano effetto. Per quanto provasse un odio immenso per il ragazzo che un giorno Harry sarebbe divenuto, provò compassione a vederlo così ridotto. Quali sarebbero state le sue colpe future, ora Harry era solo un bambino, e nessun bambino meritava un trattamento tanto orribile.

"Chi... chi sei?!" Domandò Harry con la voce carica di paura. Un sorriso sottile e gelido si aprì sulle labbra del mago. Harry non ne era consapevole, ma quello sarebbe stato il suo primo approccio con il mondo magico; niente gufi da Hogwarts, niente Hagrid, niente torte di compleanno e acquisti per Diagon Alley - solo un rapimento da parte di uno degli uomini più pericolosi del Mondo Magico.

"Chi sono? Qualcuno di cui puoi fidarti, Harry" il tono di Lucius era affabile, ma nascondeva una agitazione quasi febbrile. Realizzò quanto fosse strano pronunciare il suo nome quando sentì le lettere scivolargli sulla punta della lingua. Harry. Il bambino aveva un'aria incuriosita e affascinata, ma non per questo meno spaventata. Per quanto fascino quello strano signore dai capelli argentati emanasse, era pur sempre uno sconosciuto, comparso dal nulla nella casa dei suoi zii. Si domandò se fosse il caso di fare rumore e svegliarli, ma poi ci ripensò. Cosa poteva accadergli di peggio che subire le angherie continue di Dudley? Quanto poteva essere scortese con lui quell'uomo, e quanto la scortesia sarebbe risultata brutale se messa in confronto a quella dello zio Vernon? 

Lucius allungò una mano verso il viso del fanciullo. Lo fece per accertarsi che tutto quello fosse reale, che la Giratempo avesse fatto il suo lavoro e non si trovasse in qualche sorta di sogno vivido. Il calore della pelle di Harry non mentiva. Erano davvero tornati indietro del tempo, e del ragazzo che avrebbe sconfitto una volta per tutte il Signore Oscuro non vi era alcuna traccia.

Fu in quel momento che Lucius capì di essere, forse, tornato troppo indietro nel tempo. Non aveva mai avuto una grande dimistichezza con le Giratempo, ma il suo piano era quello di tornare a pochi mesi prima del primo anni di Harry. Tuttavia il bambino sembrava troppo giovane per avere undici anni. "Quanti anni hai, Harry?"

Harry esitò qualche secondo prima di rispondere. Non aveva ancora capito come facesse quell'uomo a conoscere il suo nome, ma era del tutto sicuro di non averlo mai visto prima d'ora, e di sicuro non assomigliava nemmeno un po' ai grassocci e pallidi signori che componevano le amicizie dei Dursley. Eppure, nemmeno per un momento l'uomo aveva desistito dal riconoscerlo, anzi, era quasi come lo stesse cercando. Harry decise quindi che forse poteva fidarsi davvero, e gli rispose. "Ho sei anni."

Sei anni! Lucius sentì così ghiotta l'occasione che gli si era presentata che di nuovo percepì le proprie mani tremare leggermente d'anticipazione. Questo era quello che volgarmente veniva definito un "colpo grosso". Una mente malleabile come quella di bimbo della sua età, sarebbe stata perfetta per attuare il piano che rapidamente iniziava a delinearsi nella mente di Malfoy.

"Sei anni! Proprio come mio figlio, Draco. Sono sicuro che sarete buoni amici. Lui ti insegnerà molte cose, Harry. Cose su chi sei davvero e su quello che puoi fare, cose di cui nessuno ti ha mai parlato..." Quei Babbani dispotici stavano crescendo come un Sangue Marcio un ragazzo nelle cui vene scorreva sangue magico potentissimo. L'idea gli diede il disgusto, e Lucius sentì l'urgenza di uscirsene da quella casa con il piccolo Harry al più presto. 

Una volta portato al Malfoy Manor avrebbe cominciato ad istruire Harry, a renderlo un mago potente. Sarebbe stata l'arma del Signore Oscuro, ma non quella che lo avrebbe sconfitto, ma quella che lo stesso Lord Voldemort avrebbe impugnato per guadagnare il potere che tanto agognava. Harry Potter, l'ultimo Horcrux, avrebbe perduto per sempre il suo ruolo di antagonista e sarebbe diventato una pedina fondamentale nell'enorme partita di scacchi a cui Lucius aveva appena dato inizio. 

"Draco?" domandò Harry, incuriosito. L'idea di avere un amico non gli dispiaceva, non ne aveva mai avuti ed aveva sempre invidiato Dudley quando i suoi amichetti venivano a trovarlo. Ricordava di aver ascoltato a lungo le loro risate provenire dal piano di sopra, mentre i bambini giocavano e si divertivano in una delle stanze del cugino.

Lucius strinse le dita lunghe e affusolate contro il polso di Harry, poi piegò le labbra in un sorriso dolce come miele, ma che nascondeva un veleno più spaventoso di quello di Nagini. "Andiamo a conoscerlo, Harry" sibilò per ultima cosa, prima di smaterializzare entrambi lontano da Privet Drive. Nel momento stesso in cui Harry sparì dalla casa dei suoi zii, il tempo si torse, si arricciò, impallidì e poi si ricolorò di nuovo. Tutto era appena cambiato, per sempre.

Malfoy's Harry. • DrarryHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin