CAPITOLO 1

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<<Dring...dring...dring>>. Mi svegliai un po' male, grazie alla mia cara sveglia. La spensi e mi alzai per dirigermi verso la cucina per mettere qualcosa sotto i denti.
Entrata in cucina, vidi mia madre sorseggiare un caffè caldo dentro una tazza blu.
<<Buongiorno cara. Dormito bene?>>
<<Buongiorno anche a te! Ho dormito benissimo.Tu?>>. Ero in piedi davanti al tavolo della cucina. Però credo che sia troppo grande per due persone.
<<Lo sai che non posso dormire tanto durante la settimana!>>
<<Lo so. Ma avrai dormito almeno un pochettino, giusto?>>. Lei non può dormire tanto, perché lei fa l'infermiera. Quando mi ha dato alla luce ha dormito sempre di meno.
Mio padre è morto quando ero piccolissima per un incidente in macchina.
<<Comunque ho dormito 3 ore. Le ore più belle della mia vita!>>. Aveva appena finito di fare colazione, ma si fermo davanti al lavello, dove aveva riposto la propria tazza, per chiedermi se volevo un po' di latte e io risposi di sì. Versato il latte in una tazza, mi precipitai a prendere i miei biscotti preferiti, sono al latte e al cacao.
Finito il latte con i biscotti, mi alzai dalla sedia su cui ero seduta per andare a riporre la mia tazza nel lavello.
Andai in bagno per lavarmi i denti e per fare i bisogni.
Finito con il bagno, mi andai a vestire con un maglione sottile, largo e grigio, con dei jeans aderenti e neri e le mie amate all stars basse bianche.
Andai, nuovamente, in bagno, per mettermi l'eyeliner nero e un velo di mascara.
Guardai l'orologio che segnava le 7:30 e l'autobus passa alle 7:33.
Mi precipitai fuori di casa per andare alla fermata ed aspettare l'autobus. Per fortuna ero in tempo.
Arrivato l'autobus, potei vedere che c'erano tante persone, di conseguenza eravamo stretti come sardine. Ad una curva molto larga un ragazzo mi colpì. Quando alzai la testa per vedere chi era, mi accorsi che era Nash e i suoi amici, che frequentano i miei stessi corsi.
Lui sbiancò, però dopo pochi secondi disse:<<Scusa, mi dispiace molto. Ti ho fatto tanto male?>>.
<<Non fa niente, non è successo nulla...Dico davvero!>>.Lui si mise un po' più a suo agio e poi iniziò nuovamente a parlare.
<<Sei Charlotte, quella dell'ultimo anno alla Headley Road School?>>.Ero incantata dai suoi occhi. Sono di un blu intenso.
<<S-si, e tu sei Nash, giusto?>>. Lui non mi aveva mai rivolto la parola in 2 anni e adesso, come se niente fosse, stiamo avendo una conversazione normale. Io sono scioccata!
<<Si, se non sbaglio noi due frequentiamo gli stessi corsi, no?>>
<<S-si>>. Finito lo scambio di parole, scesi dall'autobus e prosegui a piedi fino a scuola.
Mi infilai le cuffie nelle orecchie e mi misi ad ascoltare musica random.
Ad un certo punto senti delle mani avvinghiarmi il bacino.
Mi tolsi le cuffie e guardai le mani con un tocco dolcissimo.
<<Tranquilla, non ci sto provando.>>Alzai la testa e vidi il volto di Nash vicino al mio.
Mi staccai dalla sua presa e gli chiesi:<<Perché lo hai fatto?>>gli feci la domanda non con il tono che avrei desiderato. Il mio tono era molto sgarbato.
<<Scusa, ti volevo soltanto salvare da un brutto incidente. Solo se mi è concesso>>. Lui è fin troppo dolce con me ed io invece no.
Noi due, da piccoli, eravamo molto amici, sia perché eravamo vicini di casa e sia perché abbiamo frequentato le stesse scuole fino alla fine della terza media.
Dalla prima alla terza superiore era fuori città. Adesso è sbucato all'improvviso, all'inizio dell'anno, ovvero 5 mesi fa.
Io gli ho sempre voluto bene, ma lui non si è più fatto sentire, anche se avevamo l'uno il numero cellulare dell'altra.
All'improvviso aggiunse, mentre proseguivamo per una strada rovinata che conduceva verso la scuola.
<<Stai bene?>>. Io non sapevo cosa dire. Ma poi gli dissi la casa più ovvia che dicono tutti.
<<Sto bene. Mi dispiace che tu ti sia preoccupato tanto.>>
<<Non c'è nessun problema.>>
Mi fece l'occhiolino e io, senza volerlo, gli sorrisi e gli proposi:<<Allora...mi chiedevo se...oggi sei libero?>>. Sorrise a quest'idea e aggiunsi
<<Per ripagarti del gesto eroico appena fatto...>>mi fermò e mi disse:<<Non mi devi ripagare per l'azione fatta poca prima, perché io lo avrei fatto lo stesso se tu fossi stata la persona che odio di più. Hai capito?>>.
<<Io non sono una persona che ripaga tanto spesso quindi ti consiglio di ascoltarmi. Io ti potrei concedere un po' del mio tempo per fare qualunque cosa tu voglia, ma niente cosa sconce o schifose. Quindi io direi alle 15:30 a casa tua. Che ne dici?>>. Poi rispose un po' rattristato <<Oggi non posso. C'è mio fratello a casa.>>.
<< Oh su via non è tanto male tuo fratello. Lui è più piccolo di te di circa 3 anni, giusto?>>. Mi guardò un attimo in faccia e poi aggiunse:<<Si, hai ragione non potrà essere tanto male con una ragazza bella come te!>>. Arrossì.
Mi accorsi che, nel frattempo che stavamo parlando, eravamo giunti a scuola.
<<A dopo. Mi sa che questo pomeriggio mi divertirò!>>. Risi a fior di labbra e poi andai in classe per la lezione di matematica.
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FINE GIORNO SCOLASTICO
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Presi lo stesso autobus dell'andata. Giunta a casa andai subito a dormire un po'.
Quando aprì gli occhi e guardai il mio orologio da polso vidi che erano le 16:15.
Mi alzai velocemente. Percorsi il lungo corridoio correndo e mi infilai le scarpe precedentemente tolte da me. Presi il cellulare ed usci di casa e mi sono diretta verso la casa di Nash.
Arrivai circa un quarto d'ora dopo.
Bussai alla porta e mi apri un ragazzo un po' più alto di me e senza maglietta. E' molto bello. Intuì che era il fratello di Nash.
<<Ciao. C'è Nash?>>. Il ragazzo mi sorrise e mi disse:<<Nash c'è, io ci sono e c'è, a quanto vedo, anche una ragazza molto carina.>>. Non so perchè ma questo ragazzino sta pensando un po' perverso di quanto non dovrebbe farlo. <<Mi potresti far entrare, per favore?>>. Senti una voce familiare che diceva:<<Dai Hayes, falla entrare. Non si trattano così gli ospiti...e mettiti anche una maglietta.>>.
Appena il ragazzo si spostò, vidi il viso carino e dolce di Nash.
<<Hey là. Io ti aspettavo circa un'ora fa. Dai entra.>>. Quando si spostò dalla porta, lo seguì.
Poi aggiunse:<<Vuoi guardare un film?>>. Annuì. Vidi sbucare Hayes da camera sua, credo.
<<Guardiamo un film horror?>>.Intervenì lui.
<<Il remake di La casa ?>>. Per me, Hayes, è "okay". Io risposi:<<Okay!>>
Nel frattempo, che i due ragazzi con gli occhi più belli del mondo cercavano il film, io li stuzzicavo toccandogli le orecchie oppure tirandogli i capelli.
<<Adesso tu ti subirai tutto il fastidio del mondo che ti procureremo noi. Okay?>>. Mi avvertì Nash. Io mi misi a ridere.Intanto i due sprofondarono nel divano senza lasciare un posticino per nessuno.
<<Hey ragazzi, che ne dite di farmi spazio?>>. I due erano distesi sul divano e non mi avevano lasciato neanche uno spazio minuscolo.
Poi Hayes iniziò a dire:<<Se ti vuoi sedere, devi riuscire a farti spazio>>. Decisi di mettere il mio sedere vicino alle teste dei due rompiscatole.<<Per me ci puoi stare tutto il tempo che vuoi.>>. disse, presumo, Nash con la voce un po' soffocata per via della sua posizione.
<<Allora vi decidete ad alzarvi?>>. Dissi un po' irritata dal loro comportamento infantile.
<<Si. Stavo scherzando prima, quando ho detto che ci potevi stare tutto il tempo che volevi. Però mi devi promettere che stai vicino a me. D'accordo?>>. Sorrisi al suo essere geloso.
Quando mi tirai sù, Nash mi prese per il bacino, delicatamente, e mi mise vicino al lui.
<<Wow. Tu da ora in poi ti chiamerai Mr Gelosia.>>. Mentre lo dicevo, indicavo con il dito Nash.
E' troppo carino quando fa il geloso.
<<Si forse lo sono, ma mi piace la tua compagnia!>>. Mise il broncio, poi io dissi:<< Mi piace anche a me, però c'è anche tuo fratello. Però resterò lo stesso vicino a te, Mr Gelosia.>>
<<Smielati allo stato puro, guardiamo il film oppure no?>>. Disse Hayes. Mise il broncio anche lui. Erano carinissimi quando mettevano il broncio tutti e due.
<< Per me è okay. Iniziamo il film, se no dopo non lo posso finire.>>. Dissi.
Così iniziammo il film.
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FINE DEL FILM
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Mi alzai dal divano e salutai Hayes dandogli un bacino sulla guancia, mentre Nash mi accompagnava alla porta.
<<Hey. Visto che non ho il tuo numero. Che ne dici di darmelo?>>. Nash mi fermò e mi fece voltare verso di lui, con la sua voce bellissima.
<<Io ho il tuo numero. Che ne dici se dopo ti mandassi un messaggio?>>. Dissi un po' titubante.
<<Vabbè. Se lo dici tu, ti credo.>>. <<Che responsabilità mi metti sulle spalle!>>. Nel frattempo lui si avvicinò alla mia guancia e la baciò. <<Buonanotte!>>. Dissi. Fuori nel lasso di tempo che parlavamo e guardavamo il film, si fece tardi. Precisamente erano le otto e mezza di sera. Così decisi di dirigermi a casa.
Arrivata a casa non vidi nessuno. Decisi che era tempo di andare a dormire.
Finito di struccarmi e di lavarmi i denti e di fare altre cose, mi ricordai che dovevo mandare un messaggio a Nash. Così mi diressi verso la mia camera da letto e mi misi il pigiama

IO: Ciao Nash. Scusa se ti ho scritto così tardi, ma me ne ero completamente scordata. Buonanotte mio
Mr Gelosia!
Finito il messaggio, riposi il telefono ed andai sotto le coperte.

SPAZIO D'AUTRICE
Scusate per gli eventuali errori grammaticali. Li correggerò presto.

Una bella coincidenzaWhere stories live. Discover now