Capitolo 1 - L'arrivo

Magsimula sa umpisa
                                    

Il rivestimento in legno era dipinto di bianco, mente gli infissi erano grigio chiaro, come le imposte e la porta d'ingresso. Le tegole del tetto erano invece di un grigio più scuro. Accanto alla casa, a sinistra, un casotto dagli stessi colori era il garage. Le due auto parcheggiarono una dietro l'altra, per lasciare spazio al furgone. In effetti lo spiazzo in cui si trovava la casa lasciava pochi metri liberi attorno ad essa, prima di ritrasformarsi in foresta. Scesero dalle vetture e subito Ian salì i tre scalini di fronte la porta d'ingresso, proprio al centro della facciata e del portico. Tirò fuori dalla tasca un mazzo di chiavi e aprì la porta, lasciando passare per primi i nuovi padroni. Jasmine si prese qualche secondo per godersi la vista della casa e della foresta e non potè trattenere un sorriso. Salendo anche lei i gradini, con Finn accanto, si rallegrò del fatto che la porta d'ingresso non avesse finestre ma solo lo spioncino. Ci teneva molto alla privacy, così come sua madre. Le due finestre ai lati della porta non la preoccupavano, sarebbe bastato mettere delle tende.

Appena entrati ci si trovava nel soggiorno - sala da pranzo. Le pareti erano ricoperte da una carta da parati beige nella parte superiore e da pannelli di legno in quella inferiore. Un bel divano tre posti era posizionato perpendicolarmente alla porta, mentre in parallelo si trovava un divano due posti dalla parte della porta e una poltrona dal lato opposto, tutti di un beige più scuro rispetto a quello delle pareti. Di fronte ad essi un caminetto, davanti al quale già Jasmine si vedeva durante l'inverno. Oltre i divani si trovava una bella tavola di legno per otto persone e una credenza anch'essa in legno appoggiata alla parete di fondo. I suoi genitori avevano fatto in modo che i colori si abbinassero perfettamente con i vecchi mobili che avevano deciso di portare con loro dalla vecchia casa. Già immaginava dove sua madre li avrebbe sistemati. A destra si trovavano le scale che portavano al piano di sopra, mentre sotto di esse una porta conduceva in cantina. Accanto alla credenza stava un'apertura ad arco che immetteva in cucina. Anche qui i mobili richiamavano il legno, ma erano bianchi, con i piani da lavoro in quello che sembrava marmo nero. Era abbastanza piccola, ma non angusta, probabilmente per dare più spazio alla zona giorno. Anche qui la porta sul retro era grigia, ma in questa la vetrata c'era ed era anche piuttosto grande. Tutti gli elettrodomestici erano già presenti, lavastoviglie compresa. Tornando indietro, alla destra delle scale una porta conduceva ad un bagno con doccia, tutto sui toni dell'azzurro, ad eccezione dei sanitari. Sua madre aveva insistito, da brava italiana, per avere un bidet in almeno uno dei bagni, ed era stata accontentata. Un'altra porta invece era quella di una stanza vuota, che sarebbe diventata uno studio. Vi era solo un tavolinetto in legno con un vecchio computer sopra, che serviva per le telecamere di sorveglianza, e le pareti erano decorate come quelle del salone. In cantina c'erano la lavanderia e un mucchio di scatoloni e vecchio mobilio. Jasmine adocchiò subito una sedia a dondolo e si ripromise di andare a controllare tutto in seguito. Poteva saltare fuori qualcosa di interessante o, magari, di inquietante.

Salirono poi al piano di sopra. A sinistra delle scale si trovavano un altro bagno, in fondo, decorato questa volta con piastrelle bianche e nere e con una vasca, e due camere, una a sinistra e una a destra. Quella a destra era la camera padronale. Le pareti erano ricoperte da carta da parati ocra. Un bel letto matrimoniale in legno, con un'alta testiera, stava di fronte ad un grande armadio a sei ante dello stesso stile, identico a quello dei comodini e della cassettiera, sormontata da un grande specchio con una cornice che sembrava, ma non era, di bronzo antico. L'altra camera, quella di sinistra, era anch'essa vuota e sarebbe stata una camera per gli ospiti. Alla destra delle scale si trovavano due camere a sinistra, una a destra e la botola della soffitta in alto. Anche le due camere a sinistra erano vuote e sarebbero servite per gli ospiti, ma Jasmine già sapeva che una sarebbe anche stata il suo studio, dove avrebbe letto e giocato ai videogames.

La stanza di destra invece era la sua. La carta da parati qui era di un leggerissimo verde chiaro. Il letto in ferro battuto da una piazza e mezza aveva un decoro a foglie e quelli che a prima vista sembravano fiori di ciliegio. Un armadio ad angolo a sei ante bianco era l'oggetto che più attirava attenzione, ma lei aveva messo gli occhi su una libreria a ripiani rettangolari 2x5 e una grande scrivania accanto alla finestra. Completavano l'arredamento un comodino con tre cassetti e un comò con quattro. Tutto era rigorosamente bianco, a parte il letto e i pomelli che erano neri, e in stile finto anticato. La camera le piaceva moltissimo, anche perché era molto più grande di quella che aveva prima e avrebbe potuto sbizzarrirsi con la sistemazione delle sue cose.

Anna mise una mano sulle spalle di Jasmine "Ti piace, tesoro?"

"Oh mamma, è bellissima!" disse sorridendo, un sorriso vero stavolta. Quasi i suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime.

"Finalmente avrai più spazio per te. Ti piacciono i mobili?" le chiese suo padre.

"Sono stupendi! Grazie!" Anche Ian non poteva fare a meno di essere felice per loro, anche se più per se stesso. A questa famiglia la casa piaceva molto, tutto stava andando bene.

E Jasmine sperava davvero che tutto sarebbe filato liscio.







Angolo Autrice

Ciao a tutti! Spero di avervi incuriosito un po' con questo primo capitolo. A breve pubblicherò il secondo, intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questo ;) Qua non dirò molto, preferisco far parlare voi, quindi se avete qualche consiglio o critica costruttiva saranno bene accetti. Ovviamente qua non succede molto, ma il capitolo introduttivo per presentare contesto e personaggi credo sia d'obbligo per chi non sia un professionista. Detto questo, lascio a voi la parola! A presto!

Welcome to Crystal Lake (ITA)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon