Capitolo 1 - L'arrivo

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Poco dopo le 18, superarono il cartello verde con la scritta bianca "Benvenuti a Crystal Lake" sul lato destro della strada. A breve distanza iniziarono a vedere le varie strade sterrate che conducevano alle proprietà esterne alla città, poi finalmente i primi edifici. Jasmine osservava tutto con estrema attenzione, cercando di non farsi sfuggire un dettaglio. La madre la guardava dallo specchietto, un po' preoccupata da tutto quell'interessamento, che generalmente la figlia non dimostrava, e scoccò un'occhiata al marito, che le rispose con un'alzata di spalle quasi impercettibile. Seguendo la strada principale tagliarono a metà la zona abitata, tornando a vedere solo la foresta e qualche stradina.

Davanti ad una di quelle stava ferma una Hyundai Genesis nera, con lo sportello del guidatore aperto e un signore in camicia azzurra seduto dentro, che scese non appena avvistò i viaggiatori.

La famiglia accostò al bordo della strada, seguita dal camion. Il signore in camicia, madido di sudore, scese dal suo veicolo e gli venne incontro. Lo stesso fecero Robert ed Anna, seguiti da Jasmine e Finn, che non vedeva l'ora di scendere e scorrazzare un po' in giro, iniziando ad annusare tutto ed espletando anche qualche bisogno fisico.

"Signor Hatefield, Signora Hatefield! Felice di rivedervi!" Esclamò l'uomo con un sorriso a trentadue denti, stringendo le mani ai due.

"Piacere nostro, Ian!" Rispose suo padre per entrambi. Capì subito che si trattava dell'addetto dell'agenzia incaricato di occuparsi di loro.

"E questa bella ragazza dev'essere vostra figlia, vero?" Tese la mano verso Jasmine "Ian Blake, piacere."

"Jasmine, felice di conoscerla." Rispose lei, stringendogli la mano fortunatamente non sudata, tirando fuori il miglior sorriso di circostanza che riuscisse. Non era molto incline a fare nuove conoscenze.

Intanto li raggiunsero anche i due autisti del camion, Dan e Jack, se non ricordava male. Dopo una veloce presentazione, Ian comunicò che il camion non sarebbe potuto arrivare fino alla casa, perché poi non avrebbe avuto lo spazio necessario alla manovra per tornare indietro. Decisero quindi, su consiglio dello stesso Ian, di noleggiare un furgone e fare più viaggi. L'agenzia avrebbe contribuito alla spesa dato che avevano dimenticato di avvisarli di questo problema per tempo e Ian si era già informato per il furgone. Tirò fuori il cellulare e fece una chiamata, a breve sarebbe arrivato il mezzo. Per tutto il tempo Jasmine aveva continuato a guardarsi intorno, scrutando attentamente ogni metro della foresta circostante, alla ricerca di segni della presenza di qualcuno all'infuori del suo gruppo. Non era preoccupata della possibile presenza di un serial killer che li stesse osservando, anzi era curiosa di scoprire se davvero vi fosse. Certo non era tanto stupida da andarlo a cercare apertamente, ma si sarebbe concessa qualche passeggiata nel bosco.

Ian aveva notato questo continuo guardarsi intorno della ragazza, così come tutti gli altri, che di tanto in tanto si voltavano a controllare. L'agente immobiliare sembrava quello più preoccupato, ma non diceva nulla al riguardo. Doveva assolutamente riuscire a vendere quella casa. Nessuno era riuscito a farla comprare. Appena scoprivano dove si trovava, tutti la rifiutavano categoricamente. Se fosse riuscito nell'impresa, Ian era sicuro che avrebbe ottenuto un bell'aumento e la stima del suo capo, magari anche una promozione.

"Che ne dite di andare a vedere la casa? Ci vorrà un po' prima che il furgone arrivi." Disse ad un certo punto.

A quelle parole, Jasmine si illuminò, voltandosi verso i suoi genitori, in attesa di un "Sì" che non tardò ad arrivare. Risalirono quindi nelle macchine e lasciarono disposizione a Dan e Jack di iniziare a fare il primo viaggio se il furgone fosse arrivato prima del loro ritorno.

Ian apriva la strada e loro gli stavano dietro. il percorso era tutto dritto, se si escludevano delle leggere curvature. In due minuti arrivarono davanti la casa, molto diversa dall'appartamento in centro in cui avevano vissuto a Columbus.

Welcome to Crystal Lake (ITA)Where stories live. Discover now