Capitolo 24- Flirt in volo e confidenze.

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"Norah, Norah, Norah." Disse dolcemente a pochi centimetri dal mio viso. Trattenni il respiro quando una delle sue mani sfiorò il mio braccio, salendo fino ad arrivare alla mia spalla, poi infine alla mia mascella. "Mi sottovaluti sempre. Come mai?"

"Non è vero." Dissi debolmente. "Voglio dire, lo faccio, ma solo quando si tratta di divertirsi. Ti sto praticamente costringendo a rilassarti con me."

"Ti ricordi quando ti sei intrufolata nel mio ufficio?"

Lo spinsi via da me scherzosamente con un sorrisetto in viso prima di sedermi. "Già, e tu mi hai cacciata in trenta secondi spaccati."

"Se ricordo bene, ho provato a scoparti prima."

"O mio dio," Brontolai, facendo cadere la mia testa tra le mani imbarazzata. "Sei così.. volgare."

"Penso che ti piaccia."

"Non è vero."

"Davvero?" Disse dolcemente. Lo guardai con la guardia alzata mentre si avvicinò e nascose la faccia nel mio collo, dandomi un piccolo bacio sulla pelle, creando brividi per la schiena. "Penso che ti piaccia quando parlo così. Scommetto che in realtà sei molto pervertita sotto tutto quella finta innocenza."

"Harry!"

Rise contro la pelle del mio collo e alzò la testa, mantenendo le nostre dita intrecciate. "Non l'hai negato."

"Va bene, non s-"

Prima che potessi finire la frase mi prese e mi spostò sul pavimento, coperto da una moquette marrone, riuscendo a non farmi sbattere la testa, ma allo stesso tempo intrappolandomi col suo corpo sopra al mio.

"Pensi di finire la frase?" Provocò. I suoi occhi verdi brillarono di divertimento. Gli feci la linguaccia e cercai di spostarmi da sotto si lui, causandogli di prendere le mie braccia e fissarle al pavimento, sopra la mia testa.

Gli mandai un'occhiataccia. "Non mi piace quando sei-"

Questa volta mi zittì pressando la sua bocca alla mia velocemente, chinando leggermente il suo capo di lato mentre ci baciammo. Avvolsi le mie gambe al suo torso, incrociando le caviglie sulla sua schiena ed intrecciai le mie dita tra i suoi ricci alla base del collo.

Si staccò troppo presto, causandomi di mettere il broncio. "Hai un'ultima occasione per dirla."

Strinsi gli occhi nella sua direzione sentendomi sfidata. "Va bene. Non mi piac-"

Le sue labbra fecero contatto con le mie prima che potessi dire metà frase. Lo spinsi via da me causandogli di cadere al mio fianco, piegato in due dal ridere, cercò di controllare le risate mettendosi una mano davanti alla bocca. "Tu.." Disse senza fiato. "Non sei riuscita.."

"Non mi piace quando sei volgare!" Lo interruppi con un urlo vittorioso. La sua risata profonda smise subito ed io mi alzai, correndo dietro ad una sedia prima che potesse farmi altro. "Ho vinto!"

Lui si alzò senza sforzo, pulendosi i pantaloni con un sorrisetto intimidatorio. "Va bene, hai vinto. Ora vieni qui." Comandò, offrendo la sua mano come segno di pace.

Scossi la testa. "Oh no. Non ci casco nel tuo 'fingerti innocente', il quale, se posso, sta fallendo orribilmente perchè sei la cosa più lontana dall'innocenza. Scommetto che il secondo in cui prenderò la tua mano mi butterai sul divano."

"Pensavo più a scoparti sul divano, ma andrà bene anche quello. E non penso che tu sia tanto innocente quanto dai a vedere."

"Lo sapevo!" Sorrisi. "E quindi? Se non lo sono?"

Lui alzò le spalle ed iniziò a camminare verso di me nella piccola cabina. Appena vidi il suo sguardo mi pentii di aver deciso di giocare alla lotta con lui per due ragioni. Uno, per la mancanza di posti dove nascondersi. Due, perchè essere intrappolati in una stanza con Harry Styles per più di un'ora non è mai una buona idea. E ne erano passate già almeno quattro.

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