Prologo

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Neve.

Neve sugli alberi, sul grande manto erboso usato per l'addestramento mattutino, questo tutto quello che gli occhi potevano vedere, che il piccolo spazio di mondo offriva per augurare la buona giornata.

Lei poggiò la mano sulla grande vetrata e si avvicinò con le labbra, appannando una minuscola sezione circolare, mentre un dolce sorriso si creava sulla sua bocca.

Per un momento, un piccolo momento la pace era tornata nella sua mente, la natura le era stata di nuovo amica, e protettrice.

"Hai idea di come gestirlo?"

Ma questa volta non era abbastanza. Quella non era una bella giornata. La neve era candida, immacolata, ma ciò che stava per accadere, o sarebbe meglio dire accadere nuovamente, era esattamente il contrario, e forse per ciò la voce maschile dietro di lei le parve tanto fastidiosa. La donna staccò la mano dalla finestra, prese un respiro e rilassò le spalle, girandosi per affrontare l'uomo che ora riusciva a fissare negli occhi.

"Semplice... non si può."

Era tutto come allora, come quando tutto era cominciato: dannatamente complicato.

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