Capitolo 29 <Valek>

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Dopo lo sfortunato incontro con Belaris, il nostro viaggio si svolse in maniera tranquilla, quasi monotona. La tigre d'ombra riusciva a percorrere migliaia di chilometri in un solo giorno, il che accorciò di molto i tempi. Scendevamo dalla sua groppa solamente per mangiare e riposare qualche ora: Kira non si lamentò mai per l'andatura sostenuta e questo mi fece riflettere sulle parole che mi aveva detto nella radura.
Aveva ragione su tutta la linea.
Avevo passato tutta la mia vita a proteggere Mina che non riuscivo a concepire l'idea di una ragazza-guerriera, però...
Mi sarei sforzato di trattare Kira come un compagno d'armi, un aiuto prezioso, e non come una una mera  responsabilità.
Le sfiorai le mani per l'ennesima volta, giusto per sincerarmi che stesse bene. Quando avevo visto la lama che saettava verso di lei, diretta al suo cuore, mi ero sentii morire, ma, fortunatamente, i miei poteri si erano attivati istintivamente, trascinandola lontano da Belaris.
《Piantala di pensare...》borbottò Kira, stringendomi la vita.
Credevo dormisse dato che si era appoggiata interamente a me, rilassandosi, ma forse mi ero sbagliato. Stava capitando sempre più spesso ultimamante.
《Non sto pensando.》la smentii, incurvando le labbra in un sorriso.
《Sì, certo, come no!》mi derise lei, sistemandosi meglio.《Sei la persona più pensierosa che io abbia mai conosciuto.》
《Ma non mi dire...》ridacchiai, incitando la tigre ad aumentare l'andatura: sapevo che Kira adorava la velocità.
Più stavo in sua compagnia più ridere, respirare, vivere, diventava più facile. Non ne comprendevo il motivo, ma non aveva molta importanza: volevo solamente assaporare quella sensazione.
《Piuttosto...》Il tono di Kira si fece serio, scacciando gli ultimi stralci di stanchezza.《Quanto manca?》
《Credo che riusciremo ad arrivare in serata.》le risposi in tono sicuro, pensando a come potevamo entrare al Clan.
《Il tuo villaggio... Com'è?》domandò lei, in tono incerto e titubante, come se volesse rimangiarsi le parole.
《Freddo e tetro... I raggi del sole raramente lo raggiungono... Non è un bel posto dove vivere, ma... È l'unico che abbia mai conosciuto...》La mia voce sfumò fino a spegnersi: ripensare al Clan mi rendeva triste e furioso allo stesso tempo.
《Mi dispiace... Non volevo turbarti...》Il tono di Kira era dolce ed affettuoso.
Impossibile resistere.
Le presi una mano e le baciai lievemente il dorso.
《Non preoccuparti... Ripensare a quel luogo mi rende sempre un po'...》Non riuscii a finire la frase perché nemmeno io sapevo esattamente come mi faceva sentire vivere in un villaggio a cui ormai non appartenevo  più da molto tempo. Ma anche perché avevo percepito una presenza e, dalla stretta della sua mano, capii che l'aveva captata anche Kira.
La lasciai per affondare entrambe le mani nella mia tigre d'ombra, espandendo i miei poteri fino a coprire una distanza di almeno tre chilometri.
《Trovato?》mi chiese Kira, con tono urgente, in allerta.
《No...》Non riuscivo a rintracciarlo. E non capivo il motivo finché...《Dannazione!》imprecai a denti stretti perché, finalmente, sapevo di chi trattava.
Ed era un incontro che avrei preferito evitare.
《Che c'è? Che succede?》La mia compagna era in tensione, pronta a dar battaglia, anche se non aveva alcuna idea del nostro avversario, o meglio avversaria.
《Niente di buono.》le risposi, concisamente, pensando alle possibili opzioni.
Potevo spronare al massimo la tigre e forse l'avremmo scampata. Oppure potevamo affrontarla, sconfiggerla e sperare di non morire provandoci.
《Bentornato a casa, Valek!》esclamò una voce femminile e suadente, terribilmente familiare.
Kira rinserrò la presa sulla mia vita, raggelata  da quel tono melenso e, fintamente, amichevole.
《Estia! Che ci fai nella foresta?》domandai, continuando a spronare la tigre che, obbediente, correva e saltava ostacoli a velocità folle.
《Stavo cercando qualcosa da mangiare, ma ora... Ho trovato te...》La voce proveniva da qualche punto imprecisato sopra di noi.《Perché non mi presenti la tua compagna? Non dirmi che finalmente ti sei deciso ad abbracciare la tua vera natura?》
Quelle parole mi riportarono al periodo oscuro della mia adolescenza quando Nikolas aveva cercato di blandirmi, cercando di farmi sperimentare la sua... dieta.
《Valek...》La voce di Kira riuscii a farmi uscire dal pantano dove la mia mente si era incastrata.
《S-sì... Ci sono...》balbettai senza fiato, cercando di riportare il mio cervello in carreggiata.
All'improvviso una fiammata scaturì dal terreno, sbarrandoci la strada; la tigre virò verso destra, ma il fuoco ci seguì, bloccandoci in un cerchio di fiamme.
Maledizione!
《Dobbiamo scendere.》avvisai Kira, che obbedì senza discutere.
Scesi anch'io, facendo svanire la tigre, e mi avvicinai alla ragazza.
《Estia è un tipo... particolare, manipola il fuoco, come avrai di certo notato, e non conosce la pietà.》le spiegai brevemente mentre il calore iniziava a farmi sudare.
《Comincio a pensare che siano tutti particolari quelli del Clan delle Ombre...》borbottò, a mezza bocca, per poi scoccarmi un'occhiata di scusa.《Senza offesa...》
《Nessuna offesa.》la rassicurai, alzando un angolo della bocca in una specie di sorriso.《Allora, Estia, sei sempre la solita nullafacente?》
Forse non era il modo migliore per scovare una pazzoide che manipolava il fuoco, ma odiavo quella donna dal profondo del cuore.
《Ah, mio caro Valek... Non sei cambiato per niente...》mi rispose in tono malinconico. La sua voce proveniva dalle fiamme.
Lentamente le lingue di fuoco si aprirono lasciando passare Estia: una donna slanciata, dal fisico asciutto, ma muscoloso, con corti capelli viola scuro e gelidi occhi color fumo.
《Credevo che tutti questi anni passati sotto la guida di Nikolas ti avessero migliorato, ma noto con rammico che non è così...》aggiunse, chiudendosi la muraglia di fuoco alle spalle.
L'aria stava diventando soffocante ed i vestiti si appiccicavano alla pelle in maniera irritante.
《Nikolas non migliora le persone. Lui le corrompe.》affermai in tono freddo, ricordando quanti si erano schierati con lui solo per assaporare una fetta di potere.
《Il solito idealista...》ridacchiò lei, scrutando Kira con occhi famelici.《Vedo che hai portato a compimento il tuo incarico... Ha un'aria così appetitosa...》Si leccò le labbra rosso sangue mentre fissava la mia compagna come se fosse un banchetto.
《Lei non si tocca.》ringhiai, allungando un braccio davanti a Kira, che, stranamente, rimase in silenzio.
《Ahahahah! Sei proprio divertente!》Estia rise di gusto, ma tornò immediatamente seria.《A Nikolas non importerà se le manca un pezzetto... Io ho fame...》

Il Figlio delle OmbreWhere stories live. Discover now