La verita'

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Passavano settimane e cominciavo a stare meglio, il morale era migliorato e la mia situazione pure, facevo fatica a reggermi in piedi ma ogni giorno miglioravo.
Una domenica Reachel si presentò puntualmente nella mia stanza , con il suo solito sorriso e con un piccola coppa di gelato nascosta nella borsa:" una piccola sorpresina" disse...
In effetti non potevo mangiare gelato ma era uno dei piccoli strappi alla regola che potevo permettermi ogni tanto e lei era mia complice.
Quello stesso giorno la guardai, la guardai per minuti e non pensavo ad altro che a lei, il perché della sua presente , la sua ostinatezza nel prendersi cura di me ogni giorni e fu così che mi feci coraggio e le chiesi:" perché ... perché fai questo per me?".
Lei mi guardo alcuni istanti, ogni tanto lasciava scappare qualche sorriso ma non capivo, mi prese una mano e mi disse:" ti ho visto...sofferente malconcio... ma non ho potuto fare a meno di guardarti negli occhi, non so se ricordi quella sera, ma i tuoi occhi mi hanno risvegliato qualcosa".
Rimasi folgorato da quelle parole , non potevo neanche immaginare una cosa del genere , sinceramente pensavo che le facessi pietà e che si prendeva cura di me soltanto perché non avevo nessuno che lo facesse , così continuai a fissarla e le dissi:" non capisco, io non ti ho mai vista prima d'ora e non ricordo nemmeno di averti incontrata, come fai a dirmi questo se neppure mi conosci ?"
Lei rispose:" non ti ho mai visto, ma mi sembra di conoscerti da una vita , forse penserai che io sia pazza ma non è così , in te io ho visto qualcosa di nuovo, non ho idea di cosa sia ma vorrei scoprirlo."
Mentre ascoltavo quelle parole non sapevo cosa mi passasse nella testa , non riuscii a fare altro se non osservarla , osservare i suoi occhi che brillavano e sentire quella mano calda che stringeva la mia, trasmetteva calore , un calore che sentivo dentro di me.
Quel giorno ci raccontammo qualcosa di noi, qualcosa che non conoscevamo ancora , le nostre stupidate , le nostre serate tipiche oppure la nostra pizza preferita e piano piano mi addormentai.
Mi svegliai nel cuore della notte e notai che lei era ancora lì, appoggiata al letto con la mano che stringeva la mia , così cercai di appoggiarla allo schienale di quella poltrona e le misi la copertina che avevo sul comodino, la osservai per una mezz'ora e con il pensiero delle sue parole e la serenità del suo viso , mi addormentai.
Quella stessa notte sognai proprio lei, lei accanto a me al cinema con un barile di pop corn tra le braccia, mi ricordai il suo sorriso , quel bellissimo sorriso che mille trasmetteva mille misteriose emozioni.

Poi arrivi tu...Where stories live. Discover now