Capitolo ventisette - End

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Chissà Jamie cosa avrebbe pensato. Arrosii al solo pensiero.

-Aspetta Charlotte, aiutami per favore ad indossare questo-

Tirai fuori dal cassetto dello scrittoio il laccetto di velluto bordeaux che lei mi legò al collo; un tocco di colore che sembrò quasi voler dimostrare la punta di peccato di cui ero macchiata sin dalla nascita. Ironico.

-Per il tuo odore ho trovato qualche boccetta con quell' intruglio che aveva preparato Louise, quindi dovresti riuscire a coprirlo per tutta la sera- mi rassicurò porgendomi una piccola boccetta, che conteneva un liquido dal tanfo nauseante.

Lo bevvi tutto d'un sorso e scoprii che il sapore non era poi così male.

-Mi sa che è giunta l'ora- constatai osservando il cielo dalle sottili vetrate della mia stanza, la luna era già alta.

-Si dovremmo proprio andare-

*

Le note degli strumenti a fiato e degli archi si levavano per tutto il castello, e man mano che io e Charlotte ci avvicinavamo alla Sala Grande si facevano più forti. Ci sfilavano davanti centinaia di vampiri mascherati, agghindati dalla testa ai piedi, in un meraviglioso scenario di colori sgargianti. Non si riusciva a capire a quale estrazione sociale appartenessero, se fossero servi o nobili. Tutti si amalgamavano perfettamente. Sarebbe stato difficile trovare Jamie, Selene e Benjamin.

-E' così meraviglioso...- mormorò Charlotte, con lo stesso stupore negli occhi di una bambina di fronte ad un giocattolo nuovo, non appena varcammo la soglia della Sala.

-Già- boccheggiai un po' anche io per la sfarzosità dell'evento.

-Il ballo d'inverno in confronto sembrava la sagra di Liderlick- dissi provocando la sua risata.

-Ha fatto le cose in grande il signorino- mormorò la rossa volgendo lo sguardo al festeggiato seduto sul trono, che sorrideva con una coppa di vino in mano. Aveva indosso la divisa reale, la corona d'oro e una maschera a scacchi rossa e nera.

Che ironia, pensai. Deal stava indossando una maschera, quando lui la maschera l'aveva indossata da sempre.

-Un po' troppo in grande- asserii.

Spostai lo sguardo al suo fianco, e in piedi di lato al signorino c'era Corinne. L'abito rosso era dello stesso colore con cui aveva scelto di tingersi le labbra e indossava la stessa maschera di Deal. Lo guardava con ammirazione e pendeva dalle sue labbra, lo venerava con gli occhi dell'amore.

Ma solo guardandomi intorno notai che tutti mi stavano osservando, chi in malo modo, chi sorpreso, chi incuriosito. Forse il vestito di Lirit dava troppo nell'occhio che mi ritrovai impacciata e a disagio.

Fu il festeggiato a salvarmi dall'ulteriore imbarazzo. Con il calice in mano, si alzò in piedi e annunciò –Ringrazio tutti per essere venuti al ballo che ho organizzato in onore del mio compleanno. Indossate delle bellissime maschere e dei bellissimi travestimenti e sono sicuro che questo ballo rimarrà nella storia proprio per la sua unicità-

Alle sue parole i vampiri presenti iniziarono ad applaudire e ad acclamare il suo nome.

-Inutile dilungarmi troppo- continuò -Non è un vero ballo se non si iniziano le danze, quindi miei cari amici, danziamo!-

A quelle parole l'orchestra cambiò ritmo, intonando una canzone più calzante e ritmica. Gli invitati si disposero al centro della sala e iniziarono a danzare. Prima che potessi rendermene conto due vampiri si avvicinarono a me e Charlotte, facendo un lieve inchino.

Blood Ties - Il principe dei dannati (#Wattys2017)Where stories live. Discover now