26. Realizzazione

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I ragazzi finirono la loro esibizione e sparirono. Hebe mi trascinò con lei e raggiungemmo i camerini sul retro.
«Ma possiamo entrare?» chiesi a Hebe.
«Certo che sì, sono speciale.» affermò la ragazza con un ghigno divertito.
Spalancò la porta, trovando la band a chiacchierare animatamente e a farsi i complimenti a vicenda.
«Devo dire che siete stati più bravi rispetto alla altre volte. Magari qualche manager di successo vi ha messo gli occhi addosso questa volta.» affermò Hebe entrando senza tante cerimonie.
«Detto da te è un onore» scherzò Gryf sollevandosi il capello.
«Davvero, soprattutto l'ultima canzone, non ve l'avevo mai sentita alle prove, è stata una sorpresa.» esclamò entusiasta sedendosi tranquillamente nel posto libero accanto a Theo. Feci lo stesso.
«Io mi sono commossa, veramente bella. L'hai scritta tu, vero?» chiesi voltandosi verso Theo. Il ragazzo si accarezzò la nuca imbarazzato.
«Non è niente di che. Tony mi ha avvertito solo due giorni fa che avrebbe inserito la canzone in quaranta esibizione. Per questo non abbiamo avuto molto tempo di provarla.» spiegò. Hebe si voltò verso Tony che beveva l'acqua da una cannuccia infilata nella bottiglietta.
«Perché questa improvvisa decisione?»
Tony fece un' alzata di spalle e allungò le gambe sul tavolino di vetro.
«Era una bella canzone. Volevo inserirla.» disse con gli occhi verdi che risplendevano sotto la luce soffusa della stanza.
«Non pensavo che saresti stata qui oggi. Avevi detto che eri occupata.» fece notare cambiando argomento.
«Azura aveva bisogno di schiarire la mente.» replicò Hebe semplicemente. Le feci un sorriso di ringraziamento.
«Comunque sia, siete stati bravi. Forse dovrei passare meno tempo con voi dato che create meraviglie senza di me.» scherzò Hebe.
«No! Ma io ti voglio!» esclamò Gryf teatrale facendo ridere i fratelli.
«A noi farebbe molto piacere se ti unissi più spesso. Tony mi ha detto che molte sue canzoni sono migliorate grazie a te, potresti aiutare anche a me a scriverle.» fece notare Theo aggiustandosi gli occhiali. Mi sembrava totalmente fuori posto in quel luogo, come d'altronde lo ero pure io.
Hebe gli sorrise. Un sorriso gentile come non ne avevo mai visti sul suo volto:«Affare fatto».

Quando Hebe mi riportò a casa era già tardi ed ero sicura che la mattina dopo non sarei riuscita ad alzarmi dal letto. Ma era meglio così. Significava che non avrei incrociato Ace.
«Ti senti meglio?» mi chiese la ragazza mentre tenevo la portiera ancora aperta.
«Sì. Credo di sì.» dissi con sincera gratitudine nel tono. Per mezzo secondo, mi venne voglia di confessarle che pensavo di essermi innamorata del suo fratellastro. Per capire cosa ne pensasse lei. Ma qualcosa mi bloccò. Hebe non notò la mia esitazione e mi salutò.
In camera mia, misi finalmente in carica il telefono e scoprii le notifiche che mi avevano mandato Hebe e Lance. Ce n'era una anche di Xavier.

Xavier:
Hebe mi ha detto che hai avuto problemi, tutto okay? Dimmi se domani sei a scuola, così ti passo a prendere. 😎

Io:
Dove mi porterai domani? 😏

Xavier sta scrivendo...

Xavier:
Sulla luna. Ti sta bene come idea? 

Io:
Sarà meglio che sulla luna ci porti Wren, caro mio. Magari un una ricoperta di miele😘

Xavier:
Molto divertente 😒 per ora sei tu la mia ragazza quindi sulla luna ci vieni tu.

Rimasi un po' spiazzata da quella risposta. Stavamo insieme? Oppure stava scherzando?

Io:
Per quanto tempo dovremmo mantenere questa messa in scena?

Xavier:
Ti ho già stufato? 😜

Insicura (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora