GENERE

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Eccoci per un nuovo capitolo. Dunque il genere...

Perché è importante capire subito la direzione che si vuole prendere con la propria storia? Semplice: ogni genere ha le sue regole.

Per quanto la scrittura creativa sia in generale libera o "creativa" appunto, esistono delle linee guida o regole che non è possibile ignorare. Non posso, per esempio, utilizzare locuzioni moderne, tipo "okay", all'interno di un high Fantasy; così come non posso lasciare che due personaggi parlino in modo colloquiale se ad esempio ho ambientato la storia nel Settecento.

Di generi ne esistono una quantità estremamente varia, perciò quelli che andrò a elencarvi saranno solo la punta dell'Iceberg e rappresenteranno per lo più i Macro-generi.

FANTASY

Il Fantasy è un genere assai vario che riesce a mettere d'accordo diversi gusti. Eppure, una prima distinzione potrebbe essere fra quelli che io chiamo per semplicità Fantasy Classico e Fantasy Moderno.

Il Fantsy Classico è quello che, per intenderci, ricalca le orme del Signore degli anelli: in esso troviamo una vasta gamma di razze, ognuna delle quali ha delle caratteristiche specifiche che non possono essere ignorate. Ad esempio, un nano non sarà mai dal temperamento mite e accondiscendente, così come un elfo non sarà mai scurrile. In questo Macro genere un bel po' di spazio viene occupato dalle descrizioni. Chi si vuole misurare con questo genere deve, per forza di cose, inventare un mondo e per farlo deve descriverlo. L'ambientazione deve essere accurata e dettagliata, nulla può essere lasciato in disparte. I punti forti di questo genere sono l'estrema creatività dell'autore (qualunque cosa la vostra mente possa partorire troverà spazio nella storia); i punti "scomodi" sono la proprietà lessicale (perché dovendo fare descrizioni è necessario un ottimo vocabolario) e l'attenzione per la forma epica del racconto (scontri, lotte, battaglie... tutto deve essere epico).

Passiamo al Fantasy Moderno: in questa categoria inserisco tutto quanto sia fantastico e al contempo ambientato "ai giorni d'oggi". Qui la libertà è leggermente più ristretta perché dobbiamo fare i conti con un universo che è reale. Non possiamo far circolare uomini dalle orecchie a punta o nani guerrieri per le strade di Milano, ovviamente. Ecco che, allora, la scelta delle "razze" si restringe parecchio e si limita a creature che possono essere scambiate facilmente per esseri umani: vampiri, licantropi, angeli, demoni, streghe e similari. Pensate a Harry Potter: nessuno sospetterebbe mai che dietro a quegli occhiali tondi si possa celare uno dei più grandi maghi della storia, no?

Il punto forte di questo genere è sicuramente la minor accuratezza stilistica e dialogica: dobbiamo narrare una storia contemporanea perciò non c'è bisogno di fare una ricerca particolare sul linguaggio.

Il punto debole, invece, è rappresentato dalla quantità. Di Fantasy Moderni ne esistono in commercio una varietà estremamente varia e il rischio di incorrere nel "già letto" si fa molto alto.

Parola d'ordine: originalità.

FANTASCIENZA

Sotto questa macro categoria vanno tutte quelle storie che raccontano di mondi lontani o vicini dotati di una tecnologia estremamente avanzata. Per fare un semplice elenco di tecnologie potrei dire: laser, navicelle, robot, virus, cloni, viaggi nel tempo.

Ovviamente ne esistono tante quante la vostra mente è in grado di partorirne e tutto è nelle vostre mani. Un sottogenere molto interessante è il cyberpunk perché usa un linguaggio grezzo e volgare per parlare di una Terra ormai corrotta.

Il punto forte di questo genere è l'assoluta libertà di immaginazione tecnologica: non esiste limite se non quello che voi stessi vi darete.

Il punto debole è la capacità di coniare un linguaggio appropriato e una fisica verosimile. La fantascienza muove da basi scientifiche reali per creare qualcosa di stupefacente.

Parola d'ordine: verosimile.

HORROR

Eccoci a uno dei generi più maltrattati di tutti. Perché dico maltrattati? Perché spesso la gente scambia l'horror per splatter. Questo genere, esattamente come quelli precedenti, ha una serie di sottogeneri fra i quali lo splatter, il paranormale, creepy pasta. La regola principale dell'horror è SPAVENTARE. Non basta mettere sangue e mostri insieme. Non è neppure sufficiente far morire delle persone. Il linguaggio che l'autore deve usare deve evocare paura e ansia e, vi dico in tutta sincerità, non è facile per niente.

L'autore Horror deve avere un ottimo vocabolario e deve sapere far "ballare" il proprio stile: il ritmo narrativo deve crescere in un climax unico.

Il punto forte di questo genere è la libertà di contenuti, ovvero potrete parlare di una qualsiasi delle vostre paure.

Il punto debole è che bisogna essere molto bravi con le parole e la sintassi. L'uso della punteggiatura per velocizzare o rallentare una scena, per esempio, sono fondamentali.

Parola d'ordine: paura.

ROMANCE e EROTICO

Eccoci a un'accoppiata decisamente in voga in questi ultimi anni. Quale differenza c'è? Molto semplice: nel primo c'è una storia d'amore che prevale sulla storia sessuale; nel secondo la storia sessuale prevale su quella amorosa.

Di recente è emerso un gran numero di fan del BDSM (Bondage-Dominazione-Sado-Maso) soprattutto dopo il successo di 50 Sfumature, ma l'errore è dietro l'angolo. Per quanto il genere sia libero, dopotutto dovete raccontare un rapporto fra due persone, necessita di un linguaggio decisamente curato.

Quando si scrive sesso bisogna fare una scelta stilistica: voglio fare del porno o un erotico? Nel primo caso le parole usate saranno volgari e le descrizioni scenderanno fin nei minimi dettagli. Nel secondo, molta della "fatica" la farà l'immaginazione, mentre l'autore dovrà impegnarsi a creare la "tensione erotica" che non è per nulla semplice. Inoltre, se la vostra intenzione è quella di scrivere di BDSM o di pratiche "particolari" dovrete informarvi: fare ricerche sia per gli strumenti usati sia per il lessico particolare.

In generale, i punto forte di questa doppietta di genere è la leggerezza narrativa: non sarà tanto importante l'ambiente ma i personaggi. Il punto debole è il lessico (da scegliere con cura), la creazione della tensione erotica (o attrazione fra due persone) e la cura per i dettagli psicologici.

Parola d'ordine: Gusto.

STORICO

Un genere assai difficile che necessita di una conoscenza elevata del periodo in cui si vuole ambientare la storia. Non basta leggere un paio di cose su Wikipedia per scrivere uno storico, perché la storia deve essere respirata a pieni polmoni dal lettore. Ogni periodo storico ha la sua politica, il suo linguaggio, il suo abbigliamento e la sua cultura. Bisogna fare molta attenzione a questi dettagli, altrimenti si manda in fumo tutto l'apparato narrativo.

Una storia può anche essere bella, ma se dal punto di vista "storico" è debole tanto vale cambiare il genere.

Punto forte: la grande ricerca che vi sta dietro. Punto debole: la grande ricerca che vi sta dietro.

Parola d'ordine: ricerca.



In generale la regola che vi consiglio di seguire è questa: ogni genere ha le sue regole e il suo stile, ma quale di questi si sposa bene con il mio modo di scrivere? Badate bene che la risposta a questa domanda è fondamentale per uno scrittore. Non è l'autore che si piega al genere, ma è il genere che si sposa con l'autore. Ognuno di noi ha il suo modo di scrivere e di esprimersi, e per quanto ci possiamo sforzare ci sarà sempre un genere al quale siamo decisamente più portati. Scoprite qual'è e vedrete con quanta semplicità riuscirete a dare forma alla vostra immaginazione. Perseverate nello scrivere un genere non appropriato per voi e le storie non decolleranno.

Bene, spero che anche questo capitolo vi abbia dato degli psunti di riflessione.

Ci vediamo settimana prossima con un altro capitolo!

B.


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