Capitolo II Raffiche argentate

35 1 0
                                    


Capitolo II

Raffiche argentate

26 dicembre 2016 , ore 23:50

Nel bel mezzo della notte , mentre stavamo riposando dopo aver cenato , decisi di fare quattro passi ed andare a sciacquare le bende, ormai colme di sangue; in lontananza sentivo scorrere dell'acqua , quasi quasi quello scrosciare si confondeva con il russare violento di Kriss , la quale era profondamente addormentata. "Porca miseria , ma è una donna o un trattore?" pensai in quel momento "Ben gli sta , così impara ad allontanarsi mentre in suo sergente è ferito". Iniziai ad incamminarmi , il dolore delle ferite e i sensi di colpa nei confronti di Kriss , per averla lasciata sola , erano duri da sopportare , ma continuai a camminare fino ad arrivare ad un piccolo ruscello che scorreva lieve , dopo essermi tolto le bende notai che il proiettile era ancora conficcato nella mia spalla destra , "Kriss, sei un'ottima soldatessa , ma come medico fai davvero schifo": estrassi il coltello dalla mia tasca posteriore destra , poggiai le bende umide su una roccia , presi un ramo e iniziai a stringerlo tra i denti mentre cercavo di estrarmi il proiettile dalla spalla, il dolore era insopportabile quanto le grida che emanavo , silenziate grazie al ramo che stringevo tra le mandibole. Dopo aver estratto il proiettile , mi rimisi le bende e iniziai a fissare la luna che si rifletteva nell'acqua del ruscello , e ripensavo sempre a come vigliaccamente ho abbandonato i miei alleati e li ho lasciati morire , per cosa poi? Per lasciar fuggire un codardo nel quale nutrivano speranze, ed ora eccomi qui , impotente e privo di idee. Ad annullare il mio pensiero fu il rumore di foglie che proveniva da qualche parte lì vicino, mi alzai immediatamente e estrassi la pistola che precedentemente avevo preso da Kriss mentre era addormentata, mi voltai ovunque ma non vedevo nessuno, allora cominciai ad urlare , "Chi va la? Esci fuori se hai le palle, così posso staccartele!", per qualche istante non ebbi risposta ,ero in netto svantaggio, non avevo idea in quanti fossero i nemici e per giunta loro sapevano anche che ero ferito, oltre al fatto che avevo solamente una pistola con 5 miseri proiettili al suo interno. Cominciai a correre più veloce che potevo , volevo raggiungere Kriss per vedere se era ancora viva, ma prima che potessi giungere all'accampamento, una raffica di proiettili sopraggiunse , uno mi sfiorò il polpaccio facendomi cadere a terra e procurandomi un graffio "Merda non ci voleva , quelli sono proiettili d'argento ,se mi colpisce anche solo al braccio , sono morto , ma da quando gli uomini del TBOW usano un metallo prezioso come l'argento per le loro armi? Eppure Vector è sempre stato avaro come pochi", mentre mi accingevo a rialzarmi , sentii un coltello che arrivava alla mia destra , riuscii a bloccarlo procurandomi solo un graffio superficiale alle falangi , in quel momento ringraziai il mio defunto generale per avermi addestrato in modo impeccabile, "Devi addestrarti ancora un bel po' se vuoi uccidermi, non sperare che un coltello possa mettermi fuori gioco ,forza esci fuori!" ci furono circa venti secondi di silenzio , poi sentii dei passi provenire alla mia destra, la loro sequenza mi fece intuire che era solo un nemico , ciò mi fece tirare un sospiro di sollievo, ma non potevo abbassare la guardia , dopo un po' vidi in lontananza la figura di un ragazzo , man mano che avanzava , la sua immagine era sempre più chiara : aveva i capelli color argento, una maglia nera strappata , un paio di guanti in pelle laceri, un paio di jeans strappati e malridotti ed un paio di scarpe blu. Iniziò a puntarmi la torcia legata all'arma che impugnava dritta negli occhi, costringendomi a ripararmi col braccio, "Chi sei, e cosa volete tu e la tua amica dalla mia postazione!?" "Le hai per caso fatto del male?" " Tranquillo, sta bene non le ho fatto del male" Il suo tono era sicuro e deciso , ciò mi spinse a fidarmi di lui, mentre dialogavamo avevo sempre la mano infilata nella tasca posteriore , pronto ad estrarre la Desert Eagle qual ora ne fosse stato necessario, "Come ti chiami , e perché mi hai attaccato senza motivo?" "Non dovresti mantenere quel tono ,di fronte ad uno che ti tiene sotto mira con un M4A1, qui le domande le faccio io e se ti azzardi a fare brutti scherzi con quella Desert Eagle , ti faccio saltare via il cervello, ora getta l'arma verso di me e poi cominciamo a parlare" "Ok come desideri", dopo aver udito quelle parole , poggiai la pistola a terra e con un calcio la lanciai verso di lui, la cosa non mi sorprese affatto , chissà da quanto mi stesse spiando , mi sorpresi solo che non avesse menzionato il coltello con il quale mi sono estratto il proiettile dalla spalla, dopo aver obbedito ai suoi ordini , continuammo a parlare, "Molto bene ora dimmi il tuo nome , e il motivo per il quale tu e la tua amica avete messo piede nella mia postazione" "Mi chiamo Wolf , e la mia amica si chiama Kriss, siamo stati presi in custodia dai membri del TBOW , siamo riusciti a scappare grazie ad un' imboscata organizzata dai nostri, io e lei... siamo gli unici superstiti di quell'imboscata ,i nostri hanno sacrificato le loro vite per farci scappare , sono il capo della ribellione che da anni combatte il TBOW per mettere fine al regno del terrore di Vector e ristabilire l'ordine. Purtroppo sono rimasto ferito mentre la mia amica mi trasportava sulle spalle e per puro caso siamo entrati in questa foresta, cercando riparo , ma non sapevamo che questo fosse il tuo territorio, credimi...!" "E tu ti aspetti che io creda a queste menzogne , chi credi di prendere per il culo?!" "Ti prego devi credermi..." "Basta! Ti ucciderò subito e poi ucciderò anche la tua amica!", udendo tali parole , con uno scatto fulmineo afferrai il coltello che si trovava nella tasca posteriore, vicino a dove precedentemente c'era la pistola, afferrai il coltello e lo scagliai verso il nemico , ferendolo al braccio , "Maledetto, muori!" I suoi spari erano altamente imprecisi , dato che mentre sparava cercava di estrarsi il coltello dal braccio, ciò mi permise di correre verso di lui , e con un calcio in pieno stomaco lo feci piegare, estrassi il coltello dal suo braccio e con un secondo calcio gli tolsi l'arma dalle mani , e con il braccio destro gli diedi un pugno in pieno viso , confondendolo momentaneamente , giusto in tempo per correre ad afferrare il suo M4A1, lo raccolsi e glielo puntai addosso, "Ora faccio io le domande se non ti dispiace , sacco di merda", era ancora stordito dal pugno che gli ho tirato , ma fece cenno di comprensione con il capo , e così iniziai ad interrogarlo, "Come ti chiami? Perché mi hai attaccato senza motivo ben preciso?" "Mi chiamo Silver, ero un comune soldato che faceva parte dell'esercito Statunitense, sono stato inviato qui a Praga dopo esser stato promosso , prima di partire però mi diressi in Italia per dare ai miei genitori la buona notizia, ma quando arrivai , la città era completamente rasa al suolo , per le strade c'erano i corpi senza vita delle persone che hanno provato a combattere contro i soldati del TBOW , ma hanno perso la vita, corsi verso casa mia sperando con tutto me stesso che non fosse successo niente ai miei genitori e a mio fratello , ma appena arrivai...mi accasciai a terra, le forze mi abbandonarono alla vista di quello scenario terribile: la casa era completamente distrutta , le auto del quartiere erano tutte in fiamme , ed impiccati ai pali della luce lì vicino c'erano i corpi senza vita dei civili che abitavano quella zona , e tra loro.. c'erano anche i miei genitori...giurai vendetta , vidi crollarmi il mondo addosso , ciò in cui avevo creduto , ciò per cui avevo lottato , erano bugie ed inganni..." Mentre parlava vidi le lacrime di Silver scendere dal suo volto illuminato dalla luna, e dentro scoppiavo di rabbia al pensiero di quanta sofferenza, quel povero ragazzo aveva sofferto; dopo qualche istante si calmò e riprese il discorso, ma all'improvviso sentimmo dei passi provenire alle mie spalle.

Il branco che gridava al lupoजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें