Capitolo 13 (Parte 2)

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<< Vorresti davvero rinunciare a tutto questo?>>

<< Questo cosa?>>

Porta le mie gambe sulle sue spalle e con la lingua inizia a disegnare dei piccoli cerchi sul clitoride. Faccio un sospiro

profondo cercando di non farmi corrompere.

Mi tiro indietro. << Adesso devo andare dai miei, mi staranno cercando. >> Cerco una scusa credibile per ritornare a ragionare.

<< Davvero? I tuoi?>> Si alza togliendomi la benda. << Ma entro stasera dovrai dirmi se acconsenti o meno. >> Mi punta il dito contro, poi prende la giacca ed esce dalla stanza. Faccio un sospiro. Prendo gli slip e vado in bagno a ricompormi.

Mi dirigo verso la folla e non appena scendo l'ultimo gradino della scala tutta in legno massiccio, vedo mia madre che cerca di farsi notare muovendo la mano per aria.

<< Tesoro, ti stavamo cercando, dove ti eri cacciata?>>

<< Ero andata un attimo in bagno, mamma. >> Odio mentire a mia madre. Ma devo farlo.

<< Hai fatto un meraviglioso discorso. >> Si complimenta. Mentre mi carezza il braccio.

<< Grazie mamma. >> Le faccio un sorriso.

<< Siamo fieri di te, tesoro. Ci manchi tanto. >> Mi abbraccia. Mi sono sempre piaciuti gli abbracci dei miei genitori. Con mio padre mi sento protetta da tutto e da tutti. Lui è l'uomo che non mi farà mai soffrire, mi fido ciecamente. È il mio vecchio. Mia madre invece è il mio sostegno, la mia roccia morale. Mi sono sempre confidata con lei ma di Cade non posso proferire parola.

Il banco del buffet è pieno di persone, zii, cugini, amici, genitori, tutti che parlano e si divertono tra di loro. Sembrano spensierati e felici. Vedo mio padre venirci incontro con tre piatti pieni di cibo, ottimo e appetitoso cibo, dai gamberetti in salsa rosa alle tartine con crema al salmone, il buffet è tutto a base di pesce perché Naomi lo adora, mangerebbe solo quello.

<< Noele...amica mia. >> Esclama una voce sconosciuta alle mie spalle. Mi volto e vedo Beverly che tiene per mano Dakota, ormai fidanzati inseparabili.

<< O mio Dio, ma quando siete arrivati?>> Rimango esterrefatta. Porgo il piatto a mia madre e corro verso Beverly per abbracciarla.

<< Qualche ora fa. Tempo di sistemarci e siamo subito corsi qua. >> Risponde Dakota. Faccio un passo indietro per guardarla per intero, è sempre la stessa, bella come sempre. Indossa un tubino fuxia che le calza a pennello e i capelli raccolti in una coda di cavallo.

<< Che mi raccontate di bello?>> Chiedo piena di curiosità.

<< Abbiamo deciso di andare a convivere, ma a New

York. I genitori di Dakota mi stanno aiutando a cercare

un lavoro. >> Aggrotta la fronte e mi volge un sorriso dolce.

<< E con il negozio di fiori come farai?>>

<< Lo gestirà mia madre. Tranquilla, quando potrò la verrò a trovare e anche a voi ragazze. >> Si avvina di più a me.

<< E con Cade come va?>> Mi sussurra con la mano davanti la bocca.

<< Non lo so neanche io. Però non voglio parlarne per il momento, anche perché ci sono i miei. >>

<< Ah. >> Esclama. << Ma allora non gliel'hai ancora presentato?> Chiede esterrefatta.

<< No e non so se lo farò. >>

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Where stories live. Discover now