ONE SHOT.

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La ragazza dai lunghi e lisci capelli bianchi, era adagiata sul bordo della finestra, con lo sguardo perso e rivolto verso qualche parte di cielo

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La ragazza dai lunghi e lisci capelli bianchi, era adagiata sul bordo della finestra, con lo sguardo perso e rivolto verso qualche parte di cielo.

Uno sguardo vuoto.
Uno sguardo scuro, cupo.
Uno sguardo privo di sentimenti, ma invaso di rabbia, o meglio, di dolore.
Uno sguardo stanco, di chi aveva provato a rialzarsi troppe volte, e non cadere più.

Holly osservava il tramonto, osservava con soggezione quella palla rosso fuoco, che iniziava la sua discesa all'orizzonte. Osservava come il cielo cambiava d'aspetto, quando, le nuvole grigie e spesse che facevano da cortina sospesa nel firmamento, si sfaldavano per lasciare il posto a una tavolozza di colori. Istante dopo istante, il quadro vivente che le si trovava di fronte agli occhi, sembrava trasformarsi in qualcosa di nuovo, qualcosa di unico.
Rimase stupita da tale incanto, Holly era così.
Amava la natura, quei piccoli particolari che spesso venivano sottovalutati, o addirittura non venivano affatto presi in considerazione. Quei dettagli di cui non si curava nessuno, a lei piacevano.

Holly era semplice, tanto semplice quanto bella.

Eppure non voleva rendersene conto.

Ripensava a ciò che era successo qualche ora prima, nel cortile della scuola.
Non riusciva a scacciare via quella brutta immagine.
In un solo momento, le era crollato il mondo addosso.
Pensava e ripensava, perché la gente doveva essere tanto crudele? E soprattutto, come riusciva ad esserlo?

Era dell'idea che in giorni come quelli, era meglio stare a letto con le coperte sulla testa, le cuffiette, e magari riuscire ad isolarsi dal resto del mondo.

Avrebbe anche potuto accontentarsi, ma infondo, è così che si diventa infelici.

Il rumoroso suono del cellulare che vibrava, scacciò via ogni suo pensiero.
Le era appena arrivato un messaggio dal ragazzo che l'aveva completamente rapita, con un solo sorriso, fin dal primo istante. Proprio il ragazzo che l'aveva ridotta in quello stato.
Due sentimenti eterni in perenne lotta, una lotta piuttosto dolce.
Uno era alla ricerca dell'ordine, mentre l'altro era tale al fascino del caos.
Così diversi e simili allo stesso tempo.
Quel ragazzo era Armin.

Cercava, invano, di scusarsi con Holly, la paura di perderla era più grande di qualsiasi cosa.

Messaggio dopo messaggio, chiamata dopo chiamata.

E continuò.

- È difficile non pensarti, mi manchi. -

Ma Holly non rispose, era ferita, delusa. Anche se, per un attimo pensò di star esagerando, forse era colpa sua, forse. Forse, o sicuramente, aveva sbagliato qualcosa, pensava.
Forse se l'era meritato.
Forse.

- Uno stupido!! Ecco cosa sono!!!
È stato un errore.
Rispondimi, ti prego, ho bisogno di sentirti.. -

E si ricordò di troppe cose, che a riprovarle tutte insieme gli fecero male al petto.

ONE SHOT / Armin - Dolce flirtWhere stories live. Discover now