Lei annuì sorridendo.
<Ho sentito bene e, se devo dirtela tutta, sono convinta che tu provi appena un pochino di gelosia.> aggiunse avanzando verso di noi.
<Ma cosa ne sai tu, e poi non è vero.> le chiesi, stupito.
Rise.
<Chi vuoi prendere in giro, Puth? Si vede il modo in cui le tue guance si fanno rosse rosse quando la vedi con Shawn!> mi disse la castana, mentre con una mano mi stritolava la guanca a mo' di nonna.
<Shh, non dire queste cavolate, ci sentono!> sussurrai massaggiandomi la faccia.
Sia Luke che Ariana sorrisero per la scena buffa.
<Tranquillo amico, il tuo segreto è al sicuro con noi!> mi rassicurò Hemmings, e Ariana fece un cenno di approvazione.
Insieme tornammo al tavolo, ma con un gesto veloce Selena mi prese per il braccio e mi trascinò fuori dalla mensa.
<Vieni.> mi sussurrò sensulamente.
Mi trascinò nell'ascensore più vicina mentre io chiedevo spiegazioni che lei ignorava.
Appena le porte si chiusero, Gomez non digitò nessun piano, bensì prese il mio volto tra le mani e mi lasciò un bacio a stampo sulle labbra.
Un bacio che andò avanti per cinque lunghi secondi, se non avessi reagito l'avrbbe fatto durare anche dieci.
La spinsi per le spalle e la allontanai dal mio corpo.
<Che cazzo fai!?> gridai infuriato.
Già, ero davvero incazzato. Non avevo mai dato il mio primo bacio, lo avrei voluto dare alla mia futura ragazza, non a una deficiente già impegnata!
<Oh, sì, era da un sacco di tempo che lo volevo fare!> disse soddisfatta, passandosi la lingua sulle labbra.
La fulminai con gli occhi, passandomi il braccio sulla bocca per togliermi il suo sapore di lucidalabbra.
<Come fa a piacerti quella sfigata?> domandò improvvisamente.
<Come si chiama? Verity? Sembra il nome della marca di qualche sacchetto dell'immondizia.>
Mi dirisi verso le porte dell'ascensore per andarmene, ma lei oppose resistenza.
<Ti ho fatto una domanda, bello.>
<Lasciami in pace, Selena.>
<Qualcosa non va, Charlie? Non vuoi sentir parlare di quella lì? Perchè? Anche a te da fastidio quella sottospecie di ameba deformata?>
Ameba deformata? Seriamente?
Ridacchiai un po' per il nome che le aveva attribuito, lei sorrise e si avvicinò.
<Hai voglia di venire in camera mia?> mi chiese, appoggiando una mano sulla mia spalla.
Di colpo il mio sorriso sparì. Non potevo picchiare una donna, ma avrei voluto tanto strangolarla.
Levai la sua mano da me.
Colui che mi salvò da quella situazione fu un cinquantenne che chiamò l'ascensore. Entrò.
<A che piano dovete andare?> domandò educatamente.
<Quindicesimo.> risposi svelto. In quel momento avevo solo voglia di buttarmi sul letto e riflettere.
Selena mi guardava continuamente, io ignoravo i suoi occhi.
Appena arrivato corsi verso la camera come un cerbiatto in fuga. Aprì svelto la porta e la chiusi velocemente dietro di me, appoggiandomici. Dopo pochi secondi mi resi conto che Verity era lì. Lì, seduta sul suo letto, abbracciata al cuscino e con la testa che ci affondava. Lei notò me, e le vidi addosso una strana espressione: occhi con lievi borse e naso un po' rosso.
Amore, cos' hai?
<Ciao.> le sussurrai, posando sul comodino le chiavi.
Bravo Puth, dopo giorni di silenzio te ne esci fuori con un "ciao" detto dopo essere stato baciato da un'altra?
Ehi, però non è stata colpa mia.
<Ciao, Charlie.> rispose lei.
VERITY'S POV
Tirai su col naso, cercando di nascondere il mio volto cadaverico dietro un debole sorriso.
Non puoi mostrare che hai pianto, Verity, non ora, non qui.
<Stai bene?> chiese, scrutando il mio viso da lontano.
<S-si, tu?>
Non riuscii a spiccicare una parola in più. Oggi a pranzo ho avuto molti problemi. Mi sono vista con Shawn, e avrei voluto non incontrarlo, almeno oggi. Esatto, dopo settimane di amicizia e di risate, improvvisamente viene a dirmi di non voler più trascorrere tempo con me.
"Penso che sia ora di conoscere qualcun altro, credo che staccarci un po' faccia bene ad entrambi." Queste furono le parole che balbettò prima di sparire da quella serie di tavoli.
Ed io? Sono sola, ancora. Colley non si sta facendo più sentire, mamma sarà sicuramente impegnatissima col lavoro e Charlie...beh, è come se lui non ci fosse, come se fosse qui solo perchè costretto. So che se avesse avuto scelta, avrebbe preferito non stare con me in stanza.
<Tutto okay.> rispose, e poi il silenzio.
<Puth...da quando ti trucchi?> chiedo, notando le sue labbra più colorate del solito.
<Cosa?> chiede lui, stupito.
<Ah, no, non mi trucco, non è niente.> disse poi, strofinandosi le labbra con la mano.
Una scena che mi strappò un lieve sorriso.
Lui me ne strappa tanti, ma ci sono momenti in cui è talmente tenero che lo vorrei sbaciucchiare. E non posso. Io non posso mai fare quello che vorrei.
Ho perso un ragazzo fantastico. L'ho perso quattro anni fa. E di lui non ho più niente, se non una canzone.
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●We don't talk anymore●
FanfictionLui, carattere riservato e un sorriso come maschera. Lei, occhi luminosi che nascondono un passato triste. Lui, innamorato e poi deluso. Lei, innamorata e poi persa. L' unica cosa che hanno in comune è l'innata passione per la musica. Ed è proprio q...
I'm going crazy
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