Primi passi verso l'amore per il Natale

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D: vuoi venire a una festa preNatale?

E:devi sapere che io ODIO il Natale

D: oh... ok allora dovrò insegnarti un sacco di cose...

E: su che?

D: ... sul Natale...

E: ah ok... ma.non ci sperare troppo, sono in tanti che hanno cercato di farmi amare il Natale, ma non c'è riuscito nessuno.

D: vedrai che io ce la farò.

E: vedremo

D: scommetti?

E:che cosa?

D:.che se Riesco a farti innamorare del Natale.... tu dovrai uscire con me.

E: *rido* questa si che è bella.

D: dico sul serio...

E: ok... affare fatto.

D: e nel frattempo vieni alla festa...

E: no! Non era nei patti.

D: da adesso lo è.

E:ok, va bene ci sentiamo...

D: ci sentiamo..

Metto giù al telefono e subito dopo chiamo René per raccontarle tutto quello che è successo.

Lei è contentissima, perché anche lei ha sempre provato ogni anno di farmi amare il Natale. Non riesco neanche a pronunciarlo.

In tutto questo sono le 16:00 del pomeriggio, sono uscita alle 15:00 da scuola e non ho ancora mangiato.

Vado nel bar di sotto a prendere una brioches salata.

La prendo e mentre esco dal locale vedo un uccellino così bello,delicato,grazioso,piccolo...

Non ero mai restata a lungo a guardare un uccellino.

Ritorno in casa e mi metto sul letto con il mio computer a fare ricerche di vario genere.

Ad un certo punto vedo un immagine che mi colpisce, una delle pubblicità.

Una ragazza tutta grigia, anche I suoi vestiti, il suo sorriso , il suo viso... e un ragazzo accanto che invece è a colori, lui sfiora la ragazza e pian piano si colora anche lei.

Allora decido di spegnere il computer e andare alla finestra a osservare la gente.

C'è un po di vento e sento freddo, poi ad un certo punto comincia a piovere, chiudo la finestra e me ne torno a letto.

Mi sveglio con in mano il libro di Maze Runner la fuga in mano,e lì capisco di essermi addormentata.

Sono sotto le coperte, sono caldissime, e accanto a me trovo il mio computer acceso.

Non capisco più niente, non mi ricordo niente.

Questa cosa mi capita spesso, quindi non ne faccio tanto caso.

Non so dove ho preso la forza di volontà di alzarmi ma ora sono in cucina che bevo una cioccolata calda.

Suona il campanello.

Vado ad aprire.

Pensavo che era mio papà.

Ma era Derek.

Piove ancora.

Io gli apro.

E: hey che ci fai qui?

D: pensavo di fare un giro da te.

E: ma piove ancora!

D: ah sta piovendo?

( dice in modo ironico )

E: si direi di si. Entra.

Derek entra e ora noto che ha in mano dei cioccolatini.

D: questi sono per te

E: oh grazie. Non dovevi disturbarti.

D: ma figurati! Pronta per la prima lezione?

E: che lezione?

D: quella sulla scommessa...

E: ah quella scommessa!

D: già... allora cominciamo?

E: si.

D: hai cominciato a guardare di più il mondo che ti circonda vero?

E: si... ho guardato un uccellino poco fa e prima mi sono posizionata alla finestra a guardare chi passava per quella vietta.

D: bene siamo già a un buon punto.

E: ma non hai ancora iniziato...

D: a volte le parole possono cambiare le persone, e dipende anche che persone.

Arrossisco.

E: ok...

D: mettiti le scarpe

E: cosa?

D: mettiti le scarpe

E: o ok

Mi metto le scarpe e mi dice anche di mettermi il giubbotto.

Usciamo di casa e andiamo per negozi.

Ci fermiamo davanti a una vetrina di giocattoli.

D: hai visto?

E: che cosa?

D: l'amore per figli.

E: ... emh... no

D: immagina, quella mamma sta comprando un regalo per suo figlio, avrà sei anni perché sta comprando​ una bicicletta blu, ed è piccola per un bambino di otto.

Immagina quando questo bambino vedrà la mattina di Natale  il suo regalo che ha chiesto a Babbo Natale.Il suo sorriso sulle sue labbra, la sua gioia negli occhi, gli sguardi dei genitori felici a vedere il loro bambino che impara ad andarci.

Non è meraviglioso?

Scoprire la Magia del Natale Where stories live. Discover now