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Perché è dovuto risuccedere?

Perché per una cazzo di volta non posso avere una vita normale?

Perché sei una merda viziata. Cosa ti aspettavi, di avere una vita normale? Le bimbe come te devono solo essere schiacciate, sono utili come gli insetti.

Me lo ripeteva sempre Michele: era il mio migliore amico e dopo qualche anno è diventato come tutti i ragazzi della mia vecchia scuola.

In seguito a questa frase mi tornano alla mente tutti i loro giudizi, uno dopo l'altro.

"Uscita dalla mia testa"

Urlo non curante se qualcuno è presente in bagno con me mentre un pugno rompe lo specchio, mentre raffigura le lacrime rigarmi il viso.

I pezzi si sbriciolano sotto la mia pelle tagliando le nocche delle mani.

Non brucia, ho sofferto di peggio.

Vorrei sfogare la mia tristezza e il mio dolore sulla mia pelle con questo vetro di specchio.

Mi asciugo le lacrime mettendomi in ordine il trucco.


Ce la fa posso fare, devo combattere contro questo essere.
Esco dal bagno dirigendomi verso la mia classe.


Quando entro noto che ila si é messa il piercing e sta mettendo lo septum a Niall: é buffissimo.

Ilary ha sempre avuto la passione per i tatuaggi e i piercing: qualche mese fa ha convinto suo padre a lasciarle il permesso per poter chiamare il tatuatore per un piercing al naso.

Un brillantino.

Le sta molto bene, non è volgare e neanche troppo invisibile.

Mi guardo intorno e vedo che ognuno dei miei compagni di classe sta parlando con il proprio vicino di banco; suppongo che l'insegnante ci abbia lasciato la libertà di conoscere il proprio compagno di banco. Fantastico
Giro lo sguardo verso il banco dove ero seduta pochi minuti fa e Johnny mi sta guardando come se fossi una gazzella e lui il leone, si lecca le labbra e se le morde con forza, ma non riesco a capire se è eccitato oppure se sta trattenendo una risata.

Che gli passa per la testa?

Sarà quel che sarà, ma é bello: occhi azzurri, capelli neri come la pece, i muscoli scolpiti sul petto si vedono dalla maglia nera e sul sopracciglio ha un piercing nero.
Ma la cosa che di più mi attrae sono i suoi tatuaggi neri su tutte le braccia, sembra un foglio bianco pieno di inchiostro nero.
"Che cazzo hai da guardare?"
Non mi ero accorta che lo stavo osservando, ma i suoi disegni sul corpo hanno un non so che di attraente: un attraente perverso.

Scuoto la testa per distogliere lo sguardo dalla sua pelle a macchie e mi siedo al mio posto con il basso capo.
"Allora!?"
"Scusami, é che i tuoi tatuaggi sono..."
"Sono cosa troia!?"

Doveva per forza usare quella parola? La storia si ripeterà.

Perry che cazzo stai per dire?
Se parli é finita

"Sono strani"

Brava pirla

Come immaginavo si mette a ridere come un matto.
"Sono quello che sono, e per me sono quello che serve per far paura alle bambole di porcellana come te"

La sua mano si posa di nuovo sulla mia gamba, ma non con la stessa volenza di prima, sembra voler un secondo fine
Non rispondo e mi concentro sugli ornamenti della chiesa che dà sulla strada fuori dalla finestra.

Non sono mai stata brava nel riconoscere lo stile delle chiese, eppure ho fatto un liceo artistico, ma penso sia barocco.
"Non fingere di ignorarmi.
É penoso, proprio come chi lo fa"
"Ma che vuoi da me? Non mi conosci neanche e già cominci a fare il prepotente"
La prof è uscita poco fa per un caffè, ma cerco comunque di non urlare, non voglio fare scenate.

"Perché i più piccoli vanno subito messi in riga, e prima é, meglio é"

                                       ***

"Allora con Niall come va?"
Chiedo ad Ila mentre mordo il mio panino al salame che mi sono portata da casa.

Non ne vado matta, ma come al solito, non posso prepararmi nulla
"Emh...perché me lo chiedi?"
"Ho visto come ti guarda, e come tu lo guardi"
La vedo diventare rossa mentre lo guarda prendere un pacchetto di patatine.
"Ho sentito cosa ti ha detto Johnny quando la prof non c'era. Se vuoi venire vicino a me dillo e parlarne subito con qualcuno, non voglio farlo io perché voglio che tu prenda in mano la tua vita e devidi decidere tu, ma parlarne con qualcuno"
"Tranquilla"
Sposto lo sguardo e vedo Johnny baciare avidamente una ragazza molto bella, troppo bella.
Distolgo lo sguardo quando quei zaffiri posano gli occhi su di me.
Non so che effetti ha su di me, ogni volta che mi guarda sento caldo dentro di me, ogni volta che lo guardo mi viene da sorridere, nonostante io non lo conosca e mi abbia fatto sentire uno schifo.

E ora mentre quella ragazza che lo sta baciando mi fa morire di gelosia, forse è la sua ragazza, ma se lo fosse perché mi ha guardato con aria di sfida?

La invidio: ha un bel fisico, capelli lunghi marroni e dei lineamenti molto naturali, non ha del trucco, se non un leggero mascara.

Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe mentre sento gli occhi di quel ragazzo su di me.

Perché continua a guardarmi?

Ha la lingua di quella ragazza completamente in bocca e continua a guardare me.

Forse ha capito che in qualche modo lui mi attrae?

Sono veramente un libro aperto per lui?

La ricreazione è finita e mi tocca tornare in aula.

Non penso di farcela con quel ragazzo vicino a me.

Conto fino a tre per poi raccogliere quel poco coraggio rimanente ed entrare nell'aula.

Prossima lezione è italiano, il prof è un maschio sulla cinquantina, capelli neri, ma con la presenza di qualche capello bianco a distruggere il suo caparbio nero e lucente come appena uscito dalla doccia, straordinariamente alto, muscoloso, anche troppo per la sua età.

Entra in classe posando la sua enorme valigia sulla cattedra e una custodia da computer, ma non fa in tempo a sedersi alla sedia che la maggior parte delle mie compagne iniziano a sbavare sui banchi.

Perché le persone si fermano sempre e solo a osservare l'aspetto fisico delle persone: potrà essere anche un gran figo come dimostrano le loro salive, ma voglio veramente vedere come è dentro, e se devo dirla tutta non mi importa.

Potrebbe essere mio padre, data la mia e la sua età.

Scrollo il capo quando mi accorgo che ho ancora gli occhi puntati su Johnny e quella ragazza.

Perché mi fa questo effetto, non provo nulla per lui, quindi perché mi sento così ferita?

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