Maturità

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Torna sul grande schermo (del pc)... "Io e te è grammaticalmente scorretto"!
Non starò a dilungarmi sul perché di questa scelleratezza, ma vi lascerò scoprire tutto leggendo, per cui... buona lettura!

***

Ho sempre avuto paura di volare.

Un classico inizio ad effetto, vero?
Tuttavia, in questo caso non si tratta di una romantica frase volta a suscitare il bello e il sublime nel lettore; semplicemente me la sto facendo addosso perché io-ho-paura-di-volare.

Da circa un'ora penso a quel bastardo che me l'ha fatto fare, ma, purtroppo, la persona in questione sono proprio io. Avevamo già deciso, quando ho avanzato l'idea di prendere l'aereo anziché il traghetto.
Si poteva benissimo prendere un maledetto traghetto.

Il fatto è che volevo sperimentare qualcosa di diverso dalle vie marine, dato che sono nata e cresciuta a Venezia, e quindi, pur non essendo mai salita nemmeno su un autobus, ho eroicamente proposto il viaggio in aereo, senza pensare che in realtà avrei passato l'intero tragitto a desiderare di scendere.
Voglio scendere.

"Quanto manca?" chiedo a Lorenzo evitando di girarmi per guardarlo, ma continuando a tenere gli occhi chiusi.

"Scusa, Nelli, rispondo un secondo al terrorista che sta minacciando di dirottare il volo e sono subito da te." risponde sarcasticamente, sicuramente dilettato dalla sua lettura di moda. Infatti sento il fruscio di una pagina che viene girata assieme alla sua risatina compiaciuta.

"Non sei affatto simpatico."

Lui sbuffa muovendosi per fare non so cosa, probabilmente per ruotarsi nella mia direzione e guardarmi con aria seccata. "Me l'hai chiesto un minuto fa; datti un contegno, per piacere."

Emetto un gemito di disapprovazione e torno a sforzarmi di visualizzare pony danzanti su un laghetto color arcobaleno, con scarsi risultati. Sto affrontando il primo viaggio in aereo della mia vita e lo sto affrontando di merda. Perché? Spiegatemi perché la mia fantasia deve sempre monopolizzare le mie aspettative.

Cosa credevo, che mi sarebbe piaciuto? A cinque anni vomitavo sul brucomela e a undici ho avuto un crollo emotivo quando hanno inaugurato il ponte di Calatrava, detto anche ponte di vetro, da cui temevo di precipitare solo respirando.

L'unica cosa che mi trattiene dall'inscenare un pianto isterico e farmi scendere all'aeroporto più vicino è che, primo, sono maggiorenne, e quindi l'intendere e il volere non mi salvano, secondo, la destinazione è la mia terra promessa da un anno, per cui sarebbe demenziale mandare tutto a monte.

Tutto sommato, sono qui assieme a tutti i miei ex-compagni di classe e se dovesse succedere qualcosa, moriremmo insieme.
Vedete? Ho spirito di squadra.

"Ehi, Nelli, hai le cuffie?" la domanda mi arriva da dietro, dal sedile di Pierpaolo Scilla.


Credo che il grugnito con cui gli rispondo sia già di per sé un'esauriente spiegazione.

"Stai ancora facendo meditazione? Guarda che l'aereo è decollato da un po'."

Mi volto rompendo il mio idilliaco sipario di pony danzanti e guardo Pierpaolo dritto negli occhi: "Senti, Paul Tibbets, se ti dico che ho paura di volare, la cosa riguarda tutto ciò che è relativo all'azione del volare. Decollo, tragitto, atterraggio. Se ce ne sarà uno."

Il mio amico alza le sopracciglia continuando a masticare la sua gomma: "Ti ordino una camomilla."

Gli rivolgo uno sguardo assassino e ritorno nella mia posizione, fissando il poggiatesta del sedile di fronte al mio. Potrò anche sembrare innocua e spaventata ora, ma appena scendo da qui giuro che gli faccio pentire di essere sempre così maledettamente calmo. Visto che mi considera una psicopatica, gli darò dei buoni motivi per fondare la sua convinzione.

Io e te 2 - Io e te non è completamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora