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"He was a skater boy
She said see you later boy
He wasn't good enough for her
She had a pretty face
But her head was up in space
She needed to come back down to earth"

Stefano's pov.

Camminavo.
Mi piace camminare.
Spesso è rilassante,camminare senza una meta,ed essere stupiti quando si arriva in un luogo che non ti saresti mai immaginato.
Oppure essere tristi quando ti imbatti in un vicolo cieco.

Quel giorno stranamente sapevo dove stavo andando,ero nel centro della mia città,Firenze.
Ormai era difficile capitare in un posto dove non ero mai stato,faccio questa cosa così spesso che conosco ogni angolo della città.

Mi fermai per mangiare uno snack in un bar.
Quando uscii vidi una persona..particolare ecco.
La prima cosa che mi incuriosì è che aveva uno skate.
Fin da piccolo ne desideravo uno ma mia madre non me lo ha mai comprato.
Ricordo perfettamente le sue parole: "È pericoloso Stefano!Puoi farti male,e la mamma non vuole che il suo tesorino si faccia la bua."

Cazzo,ho pensato ancora a lei.
Quante volte devo ripetermelo,se pensi a qualsiasi cosa che abbia detto o fatto ti ricorderai anche che non c'è più,e ricominci a stare male.

Per distrarmi ritornai a osservare quel ragazzo.
Era vestito in un modo strano,da punk ecco,evidentemente lo era.
Aveva i capelli neri,gli occhi scuri,e un bel fisico.

<<Bello lo skate!>>
Lui non mi rispose.
Si limitò a guardarmi,prese una sigaretta e iniziò a fumarla davanti ai miei occhi.
Perché un ragazzo così bello deve rovinarsi in questo modo?
Decisi di riprovare.

<<Mi chiamo Stefano>>
<<Nessuno te l'ha chiesto>>
Rimasi spiazzato a quella risposta,ma almeno avevo sentito la sua voce,aveva un non so che di arrogante.
Decisi di non avere più niente a che fare con quella persona e feci per andarmene.

<<Sascha>>
Mi girai.
<<È il tuo nome?>>
<<No quello di tua nonna>> disse ridendo. Aveva una..no,non bella,può essere bella una risata?Non è una cosa da innamorati?Bha.
<<Strano come nome>>
<<Sai quanto mi importa che ti piaccia o meno>>
<<Non ho detto che non mi piace,è solo strano,come tutto di te del resto>>
Dissi accennando un sorriso.
Ma credo che lui non l'avesse presa sul ridere.
Mi tirò per la maglia avvicinandomi a se,poi sussurrò al mio orecchio con tono arrabbiato,
<<Moccioso>>
Mi tirò un calcio nello stomaco e se ne andò lasciandomi lì,caspita se faceva male.
Mi rialzai con fatica e ritornai a casa.

Skater Boy||Saschefano Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora