Capitolo 4

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Vedo sul cellulare il nome di Carlotta, sto per rispondere, ma lei chiude la chiamata. Poi mi domando...perché mi dovrebbe telefonare? E poi a quest'ora.
Si, é un po' strano lo ammetto. Torno a dormire. Verso mezzanotte mi arriva di nuovo la sua chiamata, sta volta rispondo.

C: Devi venire subito in palestra!

Io: Cosa? Non ci pensare,ho sonno.

C: Dai è urgente.

Io: Ok, arrivo.
Beh, ho un po' paura a prendere l'autobus, non si sa mai.
Arrivo in palestra, trovo Carlotta ed Elena in pedana, io mi avvicino.

E: Ho una notizia per voi...andrete solo voi due alle Olimpiadi.

C: In teoria non si potrebbe gareggiare solo in due.

E: Invece si, ho fatto la richiesta e mi hanno risposto di sì.

Io: Menomale...

Ok, la notizia era questa, ora potete andare. Mentre stiamo andando verso lo spogliatoio, Elena ci chiama.

E: Ragazze la cosa importante non era questa ma bensì un' altra.
Ci avviciniamo.

E: Mi hanno offerto un lavoro all'estero. Ma il problema è che parto oggi...

C: Cosa?
Io: Cosa?

Ci guarda e se ne va. Tornando verso casa, Carlotta mi chiede:

C: Ma poi chi ci allenerà?

Io: Non so, spero qualcuno migliore di lei.

C: Infatti, non mi è piaciuto il suo comportamento. Un' altra cosa, posso rimanere a dormire da te? I miei genitori non ci sono.

Io: Certo, neanche i miei ci sono.
Aspetta, cosa è appena successo?
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É Martedì, dopo ieri sera sono veramente distrutta, ma vado lo stesso a scuola, oggi però in compagnia di Carlotta. All'uscita vedo una cosa sconvolgente. Andrea sta fumando con un gruppo di ragazzi, si gira, mi vede, io scappo e faccio finta di niente. Vado in palestra, Elena non c'è, non ci ha neanche salutate, e troviamo un ragazzo che si chiama Federico.

C: Secondo me questo ci fa filare!
Dice ridendo.

Io: Infatti.
Dico anche io ridendo.

F: Ciao, mi chiamo Federico e vengo da Milano, sostituisco Elena e vi porterò alle Olimpiadi. Già conosco tutto di voi.
Noi rimaniamo sorprese.
Finito l'allenamento, mi reco a casa. Mi trovo sulla porta di casa, mi giro e vedo Andrea che si avvicina con aria minacciosa.

A: Cosa avevi da guardare oggi?
Ma questi sbalzi d'umore?
Entro, gli chiudo la porta in faccia e rifletto. Perché mi ha parlato in quel modo? Lo dovrei lasciar stare?
Più tardi mi arriva una chiamata da Francesca.

Io: Pronto?

F: Sono Andrea.

"Accade"Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt