vuoto

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Era già un mese ormai, che io e Chiara ci stavamo frequentando, le cose tra noi andavano alla grande, così decisi di portarla in un ristorante. Accettò di buon grado. Alle 20:30 ero già sotto casa sua, scese subito dopo, era bellissima. I lividi quasi non si vedevano, tutto era al posto giusto. Mi salutò con u bacio, che ricambiai. "La piccola Alex?" chiesi "sta bene, ma... Di notte si sveglia piangendo, e non riesco a farla riaddormentare" mi disse in tono triste "se non vuoi, capisco" dissi "tranquillo, è solo per una sera, le ho spiegato che sarei tornata presto" mi disse sorridendomi. Ricambiai il sorriso.
Erano le 22:45, quando riporta i Chiara a casa, Dio se era bella. Eravamo ancora in macchina quando "ci vediamo domani" mi disse "okay, ciao piccola" "ciao Hank". Uscì dalla macchina, aspettai che salisse nel suo appartamento, e me ne andai. Un vuoto calò su di me, un vuoto che solo Chiara può colmare, con la sua risata, i suoi baci, la sua presenza. Solo Chiara. Non vidi l'ora che fosse il giorno seguente.


Quando un caso diventa presente Where stories live. Discover now