🌸one🌸

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Gli sembrò la milionesima volta che raccontava quella storia, la testa cominciava a fargli male e la gola a seccarsi, tanto da obbligarlo ad alzarsi per andare in cucina, aprire il frigo e scolarsi tutta la bottiglietta d'acqua.

Quando tornò dal branco, erano ancora tutti come li aveva lasciati

<< Quindi, non hai la più pallida idea di chi possa aver mandato quell'uomo ad ucciderti?! >> parlò Scott.

<< No, e non mi interessa chi sia. Voglio solo trovarlo e ucciderlo. >>

Come al solito, Derek era per le maniere forti, il suo scopo era quello di protreggere la cittá, e non avrebbe permesso a nessuno di intralciare questa sua missione.
Forse questo era uno dei tanti motivi per cui aveva perso la testa per l'umano.
Lui era intelligente, aveva intuito e formulava stategie d'attacco che nemmeno sua madre avrebbe potuto battere, e ci sará stato un motivo per cui lei era l'alpha. Era la migliore.
Ma in questo, Stiles la batteva.

Erano come due poli opposti.
Stiles era la fragilitá e la dolcezza, ma allo stesso tempo l'intelligenza e la tenacia.
Mentre lui, era forte e scorbutico, con troppe ferite da rimarginare e troppi problemi alle spalle, eppure con un cuore immenso e un grande senso di protezione verso il suo branco e le persone importanti per lui, tra cui il piccolo Stilinski.

E faceva male, tremendamente, perchè lui non sarebbe mai stato ricambiato.
Aveva questi poteri soprannaturali, la vista, l'olfatto, la forza, la velocitá, eppure di fronte a quell'amore si sentiva così impotente, e questo stava consumando il suo animo, giá troppo logorato dal passato per poter resistere ancora a lungo.

Uscì da quel loft, in cui ormai si respirava aria pesante, troppo opprimente, invasa dalla preoccupazione, e questo non faceva bene al giovane Hale.

Si diresse nel bosco, l'unico posto che riusciva veramente a calmarlo.

Il rumore prodotto dalle foglie, smosse da quel vento autunnale, i raggi del sole che penetravano tra i rami degli alberi fino ad abbattersi sulla vegetazione, i piccoli scoiattoli che raccoglievano cibo per l'imminente inverno.

Si, quella era casa sua.

Ma la calma si infranse quando sentì un rumore non molto distante da lui.
Decise di seguirlo, ritrovandosi quasi subito nella parte centrale del bosco.

Scorse una figura, che camminava tranquillamente, con le mani nelle tasche della felpa, fin troppo familiare. Infatti, Derek capì subito che si trattasse di Stiles, percependo finalmente il suo odore, così dolce e paradisiaco, da mandarlo in estasi.

Poi, un altro rumore lo distrasse.
Il cellulare di Stiles. Stava squillando.

Quando il più piccolo lo prese per controllare chi fosse, si girò e Derek si dovette nascondere dietro un albero.

Il più piccolo sbuffò, era Malia.
Quella ragazza stava diventando veramente opprimente, eppure le settimane precedenti non lo calcolava nemmeno, anche se erano fidanzati.

Rispose
<< Ehy Malia >>
Derek quasi si strozzo con la sua stessa saliva, al sentire quel nome
<< Mhmh, si certo. Nono, stavo solo facendo una passeggiata, ehm... si arrivo subito >> il tono con cui stava parlando era molto scocciato, e questo non sfuggì a Derek
<< T-ti amo anch'io >> disse alla fine, eppure il lupo lo sentì. Il cuore di Stiles aveva perso un battito, ciò stava a significare che stesse mentendo.
Ma perchè? Si chiese Derek.
Perchè continuare a stare con Malia, se non l'amava più?
Ma soprattutto, cosa gli aveva fatto cambiare idea sui suoi sentimenti?

In quel momento, Derek, vide un barlume di speranza. Vide anche la più piccola possibilitá, che quella notte fosse stata significativa non solo per lui, ma anche per Stiles.

Così, senza perdere tempo, uscì dal suo nascondiglio, camminando verso il più piccolo, che quando lo vide, sgranò gli occhi. Sentiva le guance andare a fuoco e il cuore martellargli nelle orecchie.
E tutto questo, ancora, non sfuggì al giovane Hale, che fece un sorrisino divertito.

<< E-ehi Derek >> lo salutò Stiles, impacciato
<< Stiles! Come mai da queste parti? >> e fu lì che l'umano si sorprese. Pensava che il loro primo incontro, dopo quella notte, sarebbe stato... diverso. Tipo Derek che gli urlava contro di averlo lasciato solo la mattina seguente o il perchè della sua sparizione improvvisa di in quelle tre settimane.
<< Io... facevo un passeggiata >> disse, con lo sguardo basso. Non poteva guardarlo negli occhi, non dopo quello che gli aveva fatto.

Che strano, pensò.
Aveva sempre creduto che se si fosse aperto a Derek, se gli avesse rivelato i suoi sentimenti, lui l'avrebbe fatto soffrire, magari dicendo che gli faceva schifo e rifiutandolo, eppure, era stato lui lo stronzo della situazione.
Aveva illuso Derek.
Lo aveva fatto soffrire.
Quel 'ti amo' sussurrato contemporaneamente, era stato così importante e intenso che non era riuscito a gestire la cosa e allora aveva fatto la scelta più facile. Fuggire con la coda fra le gambe, come il codardo che era.

Era così concentrato ad offendersi mentalmente, che non si accorse di Derek, che ora era proprio di fronte a lui, riusciva a vedere le sue scarpe, perchè si, ancora non aveva alzato lo sguardo, ma aveva percepito subito il suo odore.
Così forte e mascolino, il quale quella notte era ancora più intenso, facendogli perdere la testa.

Derek mise due dita sotto al suo mento, facendoglielo alzare, incastonando le sue iridi verdi, in quelle ambra di Stiles.

Lì, in quel momento, insieme, si sentivano così giusti, così perfetti, che anche il sole e la luna li invidiavano.

Non ce la fecero più.

Si fiondarono l'uno sulle labbra dell'altro, cercando di alleviare quel peso sul cuore che li aveva oppressi in quelle tre settimane.

Era un bacio disperato, pieno di parole non dette, di scuse, ma non di promesse. Sapevano che non avrebbero potuto promettersi niente.
Stiles, perchè non sapeva se poteva mantenerle e Derek, perchè non poteva sopportare un'altra delusione.
Allora le esclusero compleatamente, cercando di concentrarsi solo sul presente, sul bacio.

<< D-Derek io... >> cercò di dire Stiles, quando si staccarono
<< Shh >>
Cominciò a baciargli tutto il viso, scendendo sulla mascella, fino a ad arrivare al collo, dove rimarcò i segni che gli aveva lasciato, i quali si stavano sbiadendo, e no, non poteva accettarlo.

Voleva che Malia li vedesse, perchè era sicuro che lei avesse capito qualcosa.

<< Vieni da me >> sussurrò Stiles.

Derek sorrise.

<< Con piacere >> disse, prendendolo per mano e camminando tra gli alberi.

Quello che non sapevano, era che una figura li stava osservano, proprio dietro uno di quegli alberi, e si, aveva un piano!

Angolo autrice
Hiii, non picchiatemi, sono in ritardissimo. Sorry
Anyway, spero vi piaccia, è stato davvero un parto sto capitolo.
Alla prossima xx
Yolo

Flowers (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora