Capitolo 1 (seconda parte)

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"Non riesco a credere che diventeremo papà," rispose Louis, mordendosi il labbro. "Ho sempre pensato che Zayn sarebbe stato il primo a mettere incinta qualcuna."

"Parlamene" Harry ridacchiò "devo ammettere che non mi sarei mai, mai aspettato che questo accadesse."

"Lo so," sospirò Louis, "Oh Dio, mia mamma mi ucciderà".

Harry non poté fare a meno di trasalire quando si rese conto che avrebbe dovuto dirlo anche a sua mamma. Fece un passo indietro e tentò un divertente autoironico sorriso, "un gioco da ragazzi". Poi sospirò e si grattò la nuca mestamente, "Credo che abbiamo molto di cui parlare prima, huh?" Louis annuì e si strofinò gli occhi. Harry annuì verso il loro divano. "Vai e siediti e io faccio per noi una tazza di tè. Pensi di tenerla giù?"

Louis annuì di nuovo e si lasciò cadere sul loro divano in pelle, "in realtà..." Harry si fermò sulla soglia della cucina e tornò indietro alla richiesta di Louis, "potresti magari non aggiungere il latte per questa volta? Sembra che al... ehm... al bambino non piaccia in questo momento."

Il cuore di Harry perse un battito nel sentire finalmente Louis usare la parola bambino. Ma rilassò i suoi lineamenti in un sorriso accomodante "naturalmente. Sarò lì in un minuto amico."

Quando tornò, si sedette sul lato opposto del divano in modo da essere l'uno di fronte all'altro, soffiando il bordo delle rispettive tazze. Improvvisamente Louis mise la sua giù sul pavimento e scavò in profondità nella tasca posteriore. Harry aggrottò le sopracciglia quando egli tirò fuori un pezzo di carta e glielo porse. "Quasi dimenticavo," disse Louis, mantenendolo "questo è per te."

Harry lo prese e lo tenne sotto la luce. Era possibile che la terra potesse essersi appena aperta sotto di lui, quando capì che cos'era, almeno fu certamente come il suo stomaco si sentiva mentre fissava l'ecografia. Questo era il loro bambino. La gola di Harry improvvisamente si chiuse. Non aveva davvero avuto la possibilità di apprezzarlo veramente quando Louis era stato collegato alla macchina l'altro giorno. E... si sentiva... era una sensazione così potente. Dio... Quello era il suo figlio in quella foto. Istintivamente girò la foto e individuò la scritta in alto.

Feto maschile - 15 settimane - 11,43 cm - 11 ottobre

Non poté fare a meno di misurarlo tra le dita. Wow, era abbastanza grande per così presto. Louis ridacchiò, "Sì, è più grande di quanto ci si aspetterebbe, ma il mio stomaco è ancora piatto, non si poteva capire."

Harry alzò lo sguardo verso di lui, sapendo che stava probabilmente sorridendo come un pazzo, "Non posso credere che questo è nostro figlio." Indicò l'immagine.

Louis sorrise, ancora tentennante, "beh questa è tua, la puoi tenere. Avremo una foto migliore alla ventesima settimana." Harry arrossì, compiaciuto, e la piegò per metterla nel suo portafoglio. Louis si chinò e prese il suo tè di nuovo. Bevve un sorso attentamente e poi mormorò: "Sono contento che sia tu però... tra tutti".

Il colore di Harry si fece più scuro e abbassò un po' la testa, straordinariamente felice di saperlo. "Anche io". Caddero in silenzio per un lungo momento. Poi Harry chiese: "Allora... cosa ha detto McKenna? Devi ritornare?"

Louis annuì, "Ha detto che, anche se tutto sembra normale, poiché questo è un territorio inesplorato, vuole seguirmi con attenzione. Ho un milione di vitamine e cose da prendere ogni giorno e devo tornare Lunedi prossimo, per un controllo. Ma dopo ha detto che avrei avuto solo bisogno di un controllo ogni due settimane o giù di lì - se non ho problemi diversi da quelli dei tipici sintomi della gravidanza.

"Nausea?" Replicò Harry, annuendo consapevole.

"Tra le altre cose," disse Louis, facendo una smorfia.

Una Sanzione Non Comune (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora