It's just a matter of time a few days ago
I saw you, you were fine
Remembering what you said
About the book you read
The one I got you
The Beginning of the End
Oh how we'd talk
For hours upon end
What I would give
Just to do it again
But you're lying there
In this hospital bed
Won't you open your eyes
And let's talk once again
"Mikoto, mi dispiace..."
Parole sconnesse dette per telefono.
E la mano trema, e il cervello non pensa.
E corri.
Verso dove? Non lo sai.
O forse sì, ma non vuoi saperlo.
Corri.
Corri e ti fai largo tra la massa di gente di una città che non dorme mai.
E poi arrivi.
Sicuro di voler entrare?
No, non lo sei. Ma entri lo stesso.
Per lui. Per voi.
365.
Un numero.
Sicuro di riuscire ad afferrare la maniglia?
Ti trema la mano.
La stessa mano che prima faticava a stringere quella maniglia di ferro, ora cerca spasmodicamente quell'altra mano, la sola e unica con cui possa intrecciarsi perfettamente.
Poi la trova.
Immobile, gelida.
If you fly away tonight
I want to tell you that I love you
I hope that you can hear me
I hope that you can feel me
If you fly away tonight
I want to tell you that I'm sorry
That I never told you
When we were face to face
"Non te ne andare." dici mentre lo guardi.
"Non mi lasciare." dici, e gli accarezzi il viso.
"Ho bisogno di te." e fai combaciare ancora quelle labbra fredde e lisce con le tue calde e screpolate.