3 - Camping Life pt.1

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"Hai un dongsaeng? Io ne ho due, ma vanno ancora alle elementari."

"No, Jihyun ha la stessa età di Jungkook."

"Quindi è un tuo amico? Allora perché passi tutto il tuo tempo con Jimin?" la domanda di Taehyung irrita visibilmente Jungkook, è abbastanza suscettibile quando si parla di Jihyun e della loro presunta amicizia.

"Perché anche se è la versione baby di Jiminnie è insopportabile, caratterialmente non è neppure paragonabile a lui, mi ha sempre trattato male." Per quanto adori Jihyun purtroppo è vero, nei confronti di Jungkook ha sempre provato una forma di gelosia patologica, quando da bambino giocavo insieme a loro lo spingeva ogni qualvolta mi si avvicinava. Adesso si è un po' calmato, nel senso che non prova più a buttarlo giù dalle scale o a pizzicarlo così forte da fargli male, però lo stuzzica facendo delle battutine. Ogni volta che lo sgrido mi fa gli occhi dolci e si appiccica come i bambini piccoli, chiedendomi di perdonarlo e finché non lo faccio non mi lascia in pace. E' un ruffiano.

"Gli hai fatto qualcosa per caso?"

"No, Jungkook da piccolo era un bambino dolcissimo e affettuoso, l'esatto opposto di com'è adesso. Mi abbracciava e mi chiamava 'hyung', a Jihyun penso non piacesse vederlo comportarsi così con me, è abbastanza possessivo, quindi gli faceva i dispetti."

"Jimin quelli non erano dispetti, mi odiava proprio, pensa che una volta mi ha spinto giù dalle scale di casa loro" penso che questo sia il trauma infantile di Jungkook, se mio padre non fosse passato di lì in quel momento e non lo avesse preso, probabilmente avremmo dovuto portarlo all'ospedale.

Taehyung sgrana gli occhi "Tranquillo, non è caduto perché mio padre è riuscito a prenderlo, se stavi pensando che è diventato così dopo la botta in testa, ti sbagli. E' colpa dell'adolescenza."

"Ehi, perché la metti come se fosse una cosa brutta?"

"Perché l'adolescenza è una cosa brutta" sospiro, il treno si ferma "Oh, dobbiamo scendere."

Dalla stazione sono circa dieci minuti a piedi, si va sempre dritti in una stradina sterrata finché in lontananza non si vede il cancello e poi la sagoma scura della casa che padroneggia il piccolo cortile. Lo hyung è qui da stamattina, di solito viene qualche ora prima per dare una spolverata e sistemare la spesa, adesso è in veranda che spazza il pavimento, sul quale devono essere cadute le prime deboli foglie e il terriccio.

"Ehi hyung!" grido sbracciandomi, cercando di attirare la sua attenzione.

Mi fa cenno con la mano di averci visto, entra un attimo dentro a prendere le chiavi e poi ci raggiunge sfoggiando un sorriso a trentadue denti "Finalmente qualcuno che può darmi una mano!" apre il cancello.

"Siamo appena arrivati e già vuoi metterci al lavoro?" protesta Jungkook entrando e salutandolo.

"Sì." Risponde candidamente, poi si rivolge a Taehyung presentandosi "Piacere, Kim SeokJin!"

"Kim Taehyung!" si stringono la mano.

Ci avviamo verso la casa, noi lo chiamiamo 'rifugio' come se fosse una casetta ma in realtà è più una sorta di chalet, ha tre stanze ampie al piano terra, la cucina e il soggiorno occupano lo stesso spazio, mentre il bagno e la camera da letto sono separati. Nella tettoia teniamo alcuni oggetti di scorta come le candele in caso di blackout, la cassetta degli attrezzi, qualche coperta, shampoo e saponette ecc...

"Mi serve che qualcuno vada a prendere la legna e qualcun altro finisca di sistemare la spesa."

"Andiamo io e Jimin." Si offre immediatamente Taehyung prendendomi per mano, gli faccio strada verso la legnaia che si trova nel retro della casa all'esterno.

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