"Louis, perché non ti prendi una pausa? É tutto il giorno che stai chiuso qui dentro. Non hai neanche mangiato. Il tuo turno è finito da un pezzo" sono immerso in verbali e scartoffie varie quando il commissario entra nel mio ufficio, quello che divido con Daniel, l'agente che sto sostituendo
"Commissario, sto sostituendo l'agente Sweet. Il suo turno finisce fra due ore"
"Louis, sei qui da stamattina alle nove e sono le sette di sera. Non puoi continuare con questi ritmi. Vai almeno a prenderti un caffè al distributore"
"sto bene, davvero. Ha detto lei di darci da fare e cercare più informazioni possibili sul caso del serial killer. Lo sto facendo, sto rileggendo tutti i verbali e le dichiarazioni delle famiglie delle vittime" si avvicina alla scrivania sedendosi alla sedia davanti a me e mi guarda negli occhi. Il commissario è un uomo sulla quarantina, professionale, serio, ma molto disponibile con noi agenti. È un ottimo capo e una guida da cui prendere esempio.
"Louis non mi riferivo di certo a te! Tu fai più di chiunque altro, qua dentro. Prendi una boccata d'aria. Esci, vai a casa dal tuo ragazzo" il mio capo sa che sono gay e non ne ha mai fatto un problema, conosce anche Harry. Sono due anni che lavoro in questo commissariato e il riccio è venuto diverse volte a prendermi al lavoro o a portarmi il pranzo.
"Io.. Non.. Ci siamo lasciati" dico in un sussurro, passandomi una mano nel ciuffo
"Oh Louis, mi dispiace. Non avevo idea. È per questo che ti ammazzi di lavoro? Per non pensare?"
"Diciamo che stare a casa senza di lui non è la stessa cosa." Mi guarda, poggia le mani sulla scrivania e sospira
"È qualcosa che si può risolvere?"
"Non credo. Ho fatto un grande sbaglio e lui non riesce a perdonarmi" la voce si incrina non permettendomi più di parlare. Non posso mettermi a piangere qui, soprattutto davanti al mio capo
"M mi scusi commissario. Adesso mi riprendo"
"Non scusarti Louis. Sai, io sono sposato da 20 anni. Ho conosciuto mia moglie quando aveva 16 anni ed io 18. Abitava nella casa accanto alla mia, con i suoi nonni. Era bellissima, piccolina, delicata, me ne innamorai all'istante. Ci mettemmo insieme dopo poco e due anni più tardi ci sposammo. Tutti pensavano che fossimo dei pazzi a sposarci a quell'età. Lei aveva appena compiuto 18 anni, ma a noi non importava. Ci amavamo. Prendemmo una piccola casa in affitto accanto alle nostre famiglie e io cercai subito lavoro, feci domanda nella polizia e mi presero. Amavo quel lavoro, e ritrovarmi a soli 20 anni in un corpo importante come quello della polizia non mi fece più ragionare. Iniziai a trascurare mia moglie. Pensavo solo a far carriera e a studiare per avanzare di livello. Tornavo a casa la sera e a stento la salutavo. I primi anni di matrimonio dovevano essere i più belli ma non furono così. Un giorno, circa al terzo anno di matrimonio, venne da me con le lacrime agli occhi e mi disse che mi aveva tradito. Era andata a letto con un altro uomo e si era innamorata di lui. Disse che lui le dava le attenzioni che io non le davo più e che la sera stessa se ne sarebbe andata. L'ho odiata Louis, tanto. Non le dissi nulla. Preparò le valige e andò via. Non la vidi più per circa 4 mesi. In quel periodo mi buttai a capofitto nel lavoro diventando, a solo 23 anni, vice commissario di questo commissariato. Era il sogno della mia vita, ma non ero felice, non ero appagato. Una sera, tornando a casa, trovai mia moglie seduta, al buio, sul divano. Non avevo mai cambiato la serratura e lei aveva ancora le chiavi di casa. Mi disse che aveva lasciato il suo compagno perché con lui non era felice, che non era vero che lo amava e che se ne era andata via solo per avere una mia reazione. Lì mi accorsi di aver sbagliato tutto, Louis, stavo perdendo la cosa più bella della mia vita. Era colpa mia se mi aveva tradito, se i primi anni di matrimonio non erano stati belli e se ci trovavamo in quella situazione. Piangemmo tanto quella sera, entrambi, parlammo di tutto quella notte, dei miei sbagli, delle mie mancanze e del suo essersi sentita sola. La mattina dopo, ci ritrovammo a far l'amore più innamorati che mai. Dopo nove mesi nacque il nostro primogenito, seguito, negli anni, da due gemelle e un altro maschio, l'ultimo arrivato, di appena 3 anni. Adesso mi ritrovo a 40 anni, sposato da 20 anni, con quattro figli e una moglie che amo e mi ama più del primo giorno. D'allora non ho mai più trascurato mia moglie, e sì, il lavoro è ancora importante per me, ma non è fondamentale. La cosa che più conta è la mia famiglia. Da vice commissario sono, poi, diventato commissario di questa struttura, lo sono da 10 anni, ma se devo prendermi un giorno di festa per stare con la mia famiglia lo faccio. Quando ho bisogno di staccare, Louis, lascio tutto nelle mani del vice commissario e dell'assistente commissario e torno a casa dai miei figli e da mia moglie, sono loro la cura di ogni male". Ho ascoltato il discorso del commissario con molta attenzione, non sapevo avesse avuto problemi all'inizio del matrimonio e non sapevo neanche avesse 4 figli.
"È un grande uomo, commissario. Ha avuto il coraggio di capire i propri sbagli e ripartire da quelli. Io l'ho capito il mio errore, ma non riesco a recuperare, Harry non si fida più di me e mi ha detto chiaro e tondo di volersi rifare una vita senza di me. Nell'ultimo periodo l'ho trascurato, per un assurdo motivo, ero convinto stessi con lui, dopo 5 anni, solo per abitudine, e non più per amore. Un mese fa, l'ho tradito, sono andato a letto con un altro uomo, nella nostra casa, nel nostro letto. Harry ci ha scoperti e d'allora non vuole più saperne di me. Abbiamo parlato, gli ho spiegato tutto e gli ripeto costantemente che è stato un unico sbaglio che non ho intenzione di ripetere. Non si fida e lo capisco, ma io lo amo, lo amo e non posso vivere senza di lui. Sa commissario, ieri, dopo un mese in cui, tutti i giorni, gli ho scritto e lasciato post-it davanti la porta di casa, mi ha chiesto di vederci. Sono andato a casa sua e mi ha dato la notizia più bella del mondo, mi ha detto di aspettare un bambino. Ha già fatto due ecografie e mi ha fatto vedere le foto, non ho mai visto nulla di più bello." Il commissario mi sorride posando una sua mano sulla mia, per incoraggiarmi
"Che aspetti, allora? Louis, fai di tutto per riprenderti la tua famiglia! Hai già fatto troppe ore qui dentro, oggi. Vai a casa, chiama Harry, chiedigli di vedervi. E non esigo un no come risposta, è un ordine, Tomlinson!" Si alza dalla sedia, con sguardo serio, avvicinandosi alla porta
"Grazie commissario"
"Poi voglio sapere se è un maschietto o una femminuccia" mi fa l'occhiolino uscendo definitivamente dalla stanza.
Dopo il messaggio che gli ho mandato stamattina, non ho più visto il cellulare, troppo preso dal lavoro. Lo caccio dalla tasca della divisa e vedo diversi messaggi. Uno da parte di Zayn, uno da parte di Liam e tre da parte di Harry

Da my little angel 8:50
Buongiorno Louis, io e pallina stiamo bene. Abbiamo dormito tranquillamente e adesso siamo affamati. Buon lavoro, mi raccomando, non stancarti troppo.

Da pakistano dei miei stivali 13:00
Sono andato da Perrie stamattina, abbiamo parlato a lungo. Poi ti racconto, intanto l'ho convinta ad uscire domani a cena. Ho incontrato anche Liam, poco fa, abbiamo conversato un sacco, gli manchi tanto anche tu, proprio come ti dicevo io. Chiamalo appena stacchi dal lavoro.

Da my little angel 13:35
Hey Louis, tutto bene? Non mi hai risposto stamattina e sono un po' preoccupato. Scusa, sarà la gravidanza

Da Payno 14:01
Hey Lou, come stai? Ho incontrato Zayn e mi ha detto che stai lavorando tanto. Puoi rispondermi appena stacchi? Avrei bisogno di parlarti.

Da my little angel 19:05
Ho chiamato Zayn e mi ha detto che sei ancora a lavoro. Non stai mantenendo la promessa. Pallina è preoccupata per il suo papà. Puoi farti sentire appena stacchi?.

Sorrido leggendo tutti i messaggi, soprattutto quelli di Harry. Rispondo un attimo a Zayn e Liam e alla fine mi dedicherò a Haz

A pakistano dei miei stivali
Credo che non torno a casa per cena, andrò da Harry, mi ha mandato tre messaggi, oggi. Sono contento per te e Perrie, appena torno mi racconti tutto. Liam mi ha preceduto, mi ha cercato lui. Magari, almeno con lui, le cose possono mettersi a posto.

A Payno
Hey Lee, ho letto adesso il messaggio. Sto staccando ora ma credo di andare da Harry, ieri abbiamo parlato e mi ha detto del bambino. Possiamo vederci domani a colazione?

A my little angel
Scusa angelo, sono stato impegnato tutto il giorno e ho visto adesso il messaggio. Ho finito ora il turno, più che altro il commissario mi ha costretto a staccare. Ti va se ci vediamo? Porto da mangiare. Non è che a pallina andrebbe del cibo cinese?

Sorrido come un cretino, questo è l'effetto che mi fa il solo pensiero di mio figlio

Da pakistano dei miei stivali
Vai e fai di tutto per riprenderti la tua famiglia, saluta pallina ed Harry per me.

A pakistano dei miei stivali
Farò di tutto per riprendermi Harry e proteggere mio figlio. Grazie Zee.

Da Payno
Domani mattina va benissimo. Mi manchi Louis e mi dispiace non esserci stato in questo mese.

A Payno
Tranquillo Lee, mi manchi anche tu, ci vediamo domani.

Da my little angel
Meglio se non ci vediamo, sono stanco e voglio andare a letto. Ho già mangiato.

Il sorriso che avevo si spegne all'istante e una lacrima è pronta a scendere dai miei occhi. Prima che possa piangere qui, raccolgo la mia roba e corro fuori dal commissariato, scoppiando poi in un pianto disperato, come un bambino. Non so più che fare, qualsiasi cosa non serve a nulla, tutti i miei sforzi sono vani e questo fa davvero male.

A pakistano dei miei stivali
Sto tornando a casa, cibo cinese e gelato, ci stai?.

Mi metto in macchina ma prima di partire devo calmarmi un attimo, ho le mani che tremano e le lacrime che continuano a scendere. Mi squilla il cellulare, è Zayn. Rispondo subito
"Louis che è successo? Perché torni a casa?"
"Zee" il mio è un sussurro tra le lacrime
"Lou! Che è successo?"
"I io sto tornando a casa, ti spiego tutto appena torno. Ho solo bisogno delle tue braccia, adesso"
"Harry non ha voluto andassi da lui, vero?" Piango più forte e capisce che ha ragione
"Torna subito a casa, ordino io dal cinese e scendo al market sotto casa a prendere il gelato"
"G grazie". Spengo la chiamata e lascio ancora un po' alle lacrime il permesso di scendere. Quando mi sono calmato abbastanza, metto in moto e cerco di arrivare a casa il più presto possibile.

|angolo di bi|

Anche questo capitolo è pieno di gioia e allegria, yeeee, (si noti l'ironia) per il momento però le cose non possono andare diversamente. Harry ha comunque bisogno di metabolizzare il tutto, un tradimento non è mai cosa facile da digerire. Presto però ci saranno passi avanti e il nostro Louis, anche se scoraggiato, saprà cavarsela.

Sorry ❀ L.SWhere stories live. Discover now