Capitolo I

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"Non potrebbe esserci tempo migliore"

La pioggia batteva incessante sulle finestre del salone relax, rendendo l'ambiente scuro, ma rilassante. Marco era steso sul letto vicino alla finestra: gli piaceva osservare l'esterno, magari immaginando una gara tra le gocce di pioggia, che puntualmente finivano per unirsi di nuovo.

Sua sorella scese giù di corsa dalle scale «Marco, vieni di sopra, è successa una cosa terribile.»

Aveva una carnagione che avrebbe dato invidia alla luna, gli occhi di sicuro avevano visto un qualcosa di orribile e tremava.

Marco prese la mano di Sara, così si chiamava sua sorella, e si fece trascinare su per le scale, ciò che vide fu orribile: i corpi dei suoi genitori erano distesi sul pavimento in una posizione non umana, nei loro volti un'espressione terrorizzata. Per tutta la stanza c'era un odore di putrefatto e di morte.

«Cosa è successo?» Marco spezzò quel silenzio imbarazzante con quella domanda.

«N... Non... Non lo so.» Sara era scossa quanto Marco, il suo tremolio si faceva sempre più evidente. «Sono tornata a casa dal supermercato e li ho trovati...»

«Non ti preoccupare, respira piano, troveremo chi ha uccis...» Un urlo riecheggiò nella stanza, un lamento, poi uno dei cadaveri aprì gli occhi, freddi come il ghiaccio.

La Morte è VicinaWhere stories live. Discover now