«L' aereo sta per atterrare, allacciare le cinture di sicurezza.»
Una voce femminile mi fa tornare con i piedi per terra, e l'ansia mi percorre attraverso un brivido che parte dalla schiena e arriva alla punta dei piedi.
«Calma, Alex.» continuo a ripetermi.
Rileggo i messaggi che gli avevo scritto prima di partire.
«Ancora non ci credo. Tra due ore sono lì.»
«Ti aspetto all'aeroporto, non vedo l'ora di vederti.»
Sorrido.
E così, dopo ben un anno che gli scrivo attraverso un cellulare, lo incontrerò davvero.
Non riesco a smettere di sorridere, incontrerò il mio migliore amico, l'unica persona che mi abbia mai capito, che mi abbia mai fatto davvero stare bene.
L'aereo atterra, e il mio cuore continua a perdere battiti.
Scendo dalla scaletta, e mi immergo tra la folla, cercando quel paio di occhi verdi che riconoscerei ad un chilometro di distanza.
All'improvviso sento un urlo.
«Alex!»
È lui. È la sua voce.
Per quanto possa ritenersi impossibile, il mio sorriso si allarga ancora di più.
«Drew!» urlo di rimando, e lo vedo, sorride anche lui, è come l'ho sempre immaginato.
Mi corre incontro, e quando arriva, mi stringe in un abbraccio così forte che, anche se per poco, mi manca il respiro.
Inspiro a fondo il suo profumo, è un odore dolce che mi inebetisce.
È molto più alto di me.
Ridacchio, e alzo lo sguardo.
Incontro i suoi occhi, lo fisso.
È un'opera d'arte.
Lui fissa me.
C'è come una forza irresistibile, che distrugge le mie inibizioni, le abbatte, e mi fa compiere il gesto che sto per fare.
Farlo o no? Farlo o no?
Prima che possa pensarci due volte, lo faccio.
Mi alzo sulla punta dei piedi, metto una mano dietro la sua testa, chiudo gli occhi e mi avvento con desiderio sulle sue labbra.
Lui si irrigidisce per un attimo.
E per un attimo mi crolla il mondo addosso, non ricambia.
Ma poi succede che ricambia, infila la sua lingua nella mia bocca e mi bacia, stringendomi tra le sue braccia con fare possessivo.
Perdo il senso del tempo, esistiamo solo io e lui, Alex e Drew, so solo questo, il resto sparisce, e una certezza mi invade la mente, mi fa venire le farfalle allo stomaco, mi fa stare così felice da fare schifo.
Mi stacco lentamente da lui, e lo guardo negli occhi.

Io lo amo.

«Alex...» sussurra lui.
«Io ti amo, Drew.»
I suoi occhi si fanno lucidi, mentre mi sorride, e io mi scordo come si fa a respirare.
«Anche io.» dice soltanto, e mi abbraccia di nuovo.
«Anche io.» ripete, accarezzandomi dolcemente i capelli.

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