False Security

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Sin da quando erano bambini, Ford sapeva che Stanley non era mai stato un tipo puntuale, mai una volta nella sua vita aveva dato la soddisfazione a lui o ai suoi genitori di vederlo puntuale. Ford gli chiedeva come aveva fatto tutti quegli anni a svegliarsi presto per dirigere la propria trappola per turisti se poi non riusciva nemmeno a vestirsi in tempo. Era il vestito di sempre, quello che metteva quando lavorava ancora, non ci voleva molto a mettersi quel vecchio abito.

Ford, di contro, era già pronto. Camicia bianca, gilet grigio, cravatta rossa e completo nero, scarpe incluse; ma nonostante fosse già pronto era ancora davanti allo specchio che si controllava il volto e il collo, dove c’erano i segni delle avventatezze compiute non nella gioventù, ma nella vecchiaia, dove i sensi si affievolivano e il corpo diventava più debole, era facile farsi male, ma ciò aveva anche ferito il suo orgoglio e il suo ego, costringendolo a darsi una regolata con le azioni spericolate.

L’unico segno evidente sul volto era una cicatrice  di qualche mese fa, che gli attraversava trasversalmente la bocca; la trovava antiestetica, anche se Stan continuava a ripetergli che lo rendeva più attraente, per non parlare del brutto segno che si era lasciato sul collo per tentare di rimuoversi quel tatuaggio. L’operazione era riuscita, ma sulla pelle era rimasta una linea sottile che indicava dove era l’attaccatura tra la sua pelle originale e quella ricostruita in laboratorio, per fortuna era molto meno evidente di quella sulla bocca.

Si passò un dito su tutto il percorso della cicatrice, avanti e indietro, per poi passarsi il pollice sul labbro inferiore e quello superiore, cercando di osservare come ad ogni minimo movimento cambiasse la tensione della pelle e della cicatrice.

《Devi baciare qualcuno stasera e fai le prove? 》

La voce di Stan arrivò inaspettata alle sue orecchie, così come la sua figura comparì accanto a quella di Ford accanto allo specchio. L'altro spostò la mano dalla bocca e prese ad aggiustarsi freneticamente il colletto della camicia, per poi essere fermato dalle mani dell'altro che, con molta calma, gliele prese e le spostò giù, facendo cadere le braccia di suo fratello ai lati, lungo il corpo.

《Rilassati. Andrà benone.》

Ford ricambiò appena accennatamente il sorriso rassicurante che gli aveva appena rivolto Stan, per poi tornare a focalizzarsi sullo specchio e prendere un bel respiro."Sì, andrà bene." si ripeteva, mentre la sua testa gli proponeva tutti gli scenari possibili ed immaginabili.

Quando avevano sentito per caso che al loro liceo sarebbe stata organizzata una festa per tutti quelli diplomati il loro stesso anno decisero di andare in New Jersey di corsa, per dimostrare a tutta quella gente ottusa cosa era accaduto in più di quarant'anni e anche per riprendersi qualche rivincita. Ovviamente niente di infantile, ma con classe e maturità; anche se Stan non era dello stesso parere di Ford.

Stan diede un'ultima occhiata allo specchio, mentre Ford era intento a cercare qualcosa nella credenza sotto al cucinino, senza sapere di essere osservato da suo fratello dallo specchio. Tirò tranquillamente fuori la bottiglia di whiskey, per poi versarne il contenuto nella fiaschetta e richiudere il tutto, convinto di non essere stato notato. Mise la fiaschetta nella tasca della giacca, senza poi richiudere l'indumento e lasciando pertanto la giacca aperta, in modo che la sua mano fosse pronta a prendere la fedele fiaschetta nel momento del bisogno.
Il minore dei due sospirò appena, cercando di trovare il coraggio di riavere di nuovo quella conversazione con suo fratello.

《Hai preso le medicine?》

《Sì Stan. 》

Alcool e medicine non erano mai una buona combinazione, specialmente con il tipo di medicine che prendeva Ford, psicofarmaci per il disturbo post traumatico da stress e altri per gli attacchi causati dalla prolungata esposizione all'elettricità, ultima cortesia di quel triangolo maledetto, come se non gli avesse già rovinato la vita abbastanza.

The Structure Of A Broken Heart (Gravity Falls fanfic ITA)Where stories live. Discover now