-James! No che non stai bene! Sono... sono stato io! Sono stato io a farti questo!- grida Remus con improvvisa consapevolezza

-Si, beh, chissene frega! Può capitare!- dice l'altro ragazzo, con un sorriso

-Può capitare? No, James, non può capitare. Io ti ho fatto del male!- esclama Remus sempre più arrabbiato.

-Remus, calmati. Calmati. Ti ricordi quando ti ho versato il caffè bollente addosso? E quando ti ho chiuso il dito nell'armadio? E tutte le volte in cui ti ho schiantato? Anche in quel caso io ti ho fatto del male. Quindi siamo pari!- dice James, calmo

Il ragazzo biondo sembra calmarsi un po'.

-Grazie James. Chiunque sarebbe scappato da me. Ma tu sei rimasto- dice

James apre la bocca per ribattere, ma poi la richiude.

-Dov'è Sirius?- chiede allora Remus, rompendo il silenzio -se n'è andato, vero? Perché ti ho colpito. Ho colpito anche lui?-

-Sirius, vedi... penso che tu... insomma che... - James prende un profondo respiro -è messo abbastanza male- dice poi

-Peggio di te?-

-Molto peggio di me-

James indica un letto occupato poco distante dal loro.

Remus si alza immediatamente scacciando via le coperte

-Lunastorta, dove vai? Devi riposare! Sirius sta dormendo, cosa che dovresti fare anche tu!- grida James, senza essere però ascoltato.

-Beh, io devo tornare a lezione, la McGranit mi ha dato un permesso solo di mezz'ora. Torno dopo!- dice il ragazzo, venendo ignorato esattamente come prima.

Remus intanto si avvicina al letto di Sirius. Il ragazzo dorme tranquillo, sembra un angelo, anche se ha vari tagli alla faccia. E il licantropo non vuole nemmeno immaginare cosa avrà fatto nel resto del corpo.

-Dovresti essere a letto- dice l'infermiera, giunta silenziosamente alle spalle del ragazzo

-Come... come sta?- chiede Remus

-Il signor Black? Abbastanza bene. Dovrebbe essere completamente guarito entro un paio di giorni. Solo, ha una ferita alla schiena che ha fatto una lieve infezione, e adesso è in preda alla febbre- risponde Madame Pomfrey.

L'infermiera poi se ne va e Remus resta solo con Sirius

-Oh, Sirius, mi dispiace così tanto! Sono un idiota. Io... ti ho colpito, non so neanche perché. Non meriterei un amico come te. E tu, quando ho incominciato a farti del male, avresti dovuto andartene, lasciarmi a me stesso. E invece immagino che tu sia rimasto li, per non lasciarmi solo, giusto? Ma io devo stare da solo. È la cosa giusta da fare. Non dovrei neanche stare con voi. Non dovrei essere a Hogwarts. Perché non lo merito- balbetta, mentre calde lacrime gli scendono lungo le guancie e finiscono a bagnare la coperta bianca.

-Rem...- balbetta Sirius nel sonno, aprendo leggermente gli occhi.

-Lo so, sei arrabbiato con me. Hai ragione. Odiami. Hai tutto il diritto di farlo. Anche io mi odio, mi odio sempre, ma ora più che mai. Non dovrei nemmeno esistere. Faccio schifo, anzi peggio, sono pericoloso. Faccio del male alle persone che amo. Non merito di esistere- le lacrime ora scendono copiose lungo gli occhi del ragazzo.

Sirius apre gli occhi, svegliandosi, ma Remus non se ne accorge

-No, non merito di esistere. E non esisterò. Metterò fine a tutto questo, così non vi farò più del male-

-Remus ti prego smettila. Stai dicendo così tante cazzate che mi scoppia la testa. O forse è la febbre- duce debolmente Sirius

-Felpato! Oh per Godric come stai? Che domanda stupida, è ovvio che stai male! Ed è tutta colpa mia!-

-Remus, smettila per favore!-

-No! No che non la smetto! Avrei potuto ucciderti! Tutte le lune piene avrei potuto uccidervi. E stavolta ci sono andato vicino!-

-Lunastorta, se non te la smetti ti faccio smettere io!-

-Ho fatto del male proprio a te, che sei il più importante per me, l'unico che...-

Ma a questo punto non può più proseguire, perchè ha le labbra calde di febbre di Sirius attaccate alle sue. Dopo pochi secondi, il moro si stacca e i due ragazzi si guardano negli occhi.

-Sirius, che cosa?- chiede incredulo Remus

-Continuavi a blaterare cose senza senso. Era l'unico modo per farti zittire-

I ragazzi si guardano in silenzio, in attesa che qualcuno dica qualcosa. Alla fine, è Sirius a parlare.

-E l'ho fatto anche perché ne avevo bisogno. È da quando ho aperto gli occhi e ho trovato le tue labbra a pochi centimetri dalle mie che ho sentito la necessità di baciarti- dice.

-Probabilmente sto delirando- aggiunse poi

-Probabilmente si- concorda Remus "ma ne avevo bisogno anche io"- pensa rendendosi conto un attimo dopo che l'ha detto a voce alta.

Sirius sorride e poggia di nuovo le sue labbra su quelle di Remus

"Sta delirando" pensa il ragazzo biondo, mentre lo bacia "è colpa della febbre e domani non si ricorderà più niente"

-Io... dovrei andare adesso- balbetta Remus tutto rosso, quando si staccano.

Fa per alzarsi, ma Sirius lo afferra per un braccio, trattenendolo

-Resta- sussurra, prima di addormentarsi

"Resta."

Quelle parole aleggiano nella mente di Remus per un po', probabilmente le uniche parole che avrebbe voluto sentire.

Scosta un po' la coperta e poi si sdraia vicino al ragazzo moro.

Quando Madame Pomfrey torna per dire a Remus di andare a riposare, trova i due ragazzi abbracciati, che dormono come due angeli.
L'infermiera sorride e poi torna a occuparsi degli altri suoi pazienti.

Angolo Autrice
Questa è la prima Wolfstar che pubblico (questa sarà una raccolta) e devo dire che sono abbastanza soddisfatta.

Le vicende si svolgeranno tutte durante il settimo anno dei ragazzi (se non sarà così lo scriverò all'inizio) ma non seguiranno un filo logico preciso, saranno solo momenti Wolfstar.

In questo non succede molto, lo so, ma è all'inizio e vi prometto che le prossime saranno più belle.

Alla prossima Wolfstar!

Nonostante tutto siamo qua ||wolfstar||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora