Capitolo 1

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Eccomi qui, in macchina per andare nella mia nuova scuola...
Non so come sarà, io non sono abituata alle prestigiose scuole di Buenos Aires!
Vengo dal Messico, e lì non ci sono scuole lussuose...
Mi sono trasferita a casa di mia zia qualche mese fa, dopo la morte dei miei genitori...
Zia: Karol, siamo arrivati
Io: d'accordo, ciao zia
Zia: me lo fai un sorriso prima di andare?
Sorrisi cupamente e uscii dall'auto
Odio la mia vita...
Davanti a scuola ci sono una centinaia di ragazzi che parlano, con indosso delle orribili uniformi...non dovrò indossarla anche io?!
Entro nell'edificio e vado in presidenza.
Busso alla porta e sento una voce che dice "avanti", così entro.
Preside: oh, tu devi essere la signorina Sevilla giusto?
Io: si
Preside: bene, la tua classe è la 4^D! Ah, ecco a te l'uniforme!
Presi l'uniforme ed uscì dall'ufficio senza salutare...
Dov'è che sono i bagni qui?!
Passa un ragazzo moro davanti a me, chiederò a lui...
Io: scusa?
Il ragazzo si volta verso di me
Xx: dici a me?
Io: si, potresti dirmi dove si trovano i bagni? Sono nuova e...
Xx: attraversa questo corridoio, è la prima porta a destra
Io: grazie...
Vado dove mi ha indicato il ragazzo e...oh eccolo qua!
-
Sono pronta. Ripeto, questa uniforme è davvero orrenda...
Suona la campana e cerco tra tutte le aule la 4^D, trovata!
La porta è aperta, il professore non c'è ancora.
Entro in classe vado subito a sedermi in fondo all'aula.
Non c'è ancora nessuno, meglio così..
Ho parlato troppo presto! Subito entrano in classe tutti gli altri studenti e alcuni di loro mi guardano sorpresi, altri confusi
Perfetto, vicino a me non si è seduto nessuno, voglio stare sola.
Entra in classe una professoressa e si siede alla cattedra
Prof: buongiorno ragazzi, oggi inizia un nuovo anno scolastico e con noi sarà presente una nuova studentessa... Signorina Sevilla, può venire qui perfavore?
Sento tutti gli sguardi verso di me e lentamente vado verso la cattedra
Prof: bene, vorrebbe parlare di lei alla classe?
Wow, qui mi danno del lei?!
D'un tratto si spalanca la porta ed entra in classe un ragazzo...ma è quello di prima!
Prof: signor Pasquarelli ancora in ritardo?!
Xx: mi scusi professoressa!
Il moro mi guarda e mi sorride, io volto la testa e abbasso lo sguardo...
Prof: ora aspetti lì! La sua nuova compagna di classe stava parlando...
Mi fece cenno con la testa di parlare, e così feci
Io: ehm, sono Karol Sevilla e vengo dal Messico e mi sono trasferita qui...per lavoro!
Non voglio raccontare a nessuno dei miei genitori, non voglio sentire quelle stupide parole come "mi dispiace" o "poverina"...
Prof: va bene, vada a posto! E anche lei signor Pasquarelli...
Tornai al mio posto e il moro si sedette affianco a me, bene...
Xx: ciao!
Io: ciao
Xx: non mi sono presentato prima, io sono Ruggero!
Io: Karol
Rugge: si, l'hai detto prima! Che lavoro fanno i tuoi genitori?
Io: che ti interessa?!
Rugge: hai detto che ti sei trasferita qui per lavoro, posso sapere che lavoro fanno?
Io: no, non puoi...
Rugge: scusa...
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É l'ultima ora, non vedo l'ora di uscire da questo inferno...
La campanella suona, finalmente!
Metto tutte le mie cose nello zaino ed esco dalla classe
Dovrò andare a piedi quindi è meglio che mi sbrighi...
Qualcuno mi prende per un braccio, mi giro ed è Ruggero...cosa vuole ancora?!
Io: che vuoi?!
Rugge: vai a casa da sola?
Io: e allora?
Rugge: se vuoi ti posso accompagnare io!
Io: no grazie, non c'è bisogno...
Rugge: c'è mio padre con la macchina, dai su vieni!
Io: ehm...okay
Mi prese il polso e mi trascinò verso un'auto rossa stupenda! Deve costare un sacco...
Rugge: sali
Aprii lo sportello e salí dietro, mentre Ruggero salì davanti
Ruggero: papà lei è una mia nuova compagna di classe, potresti accompagnarla a...ehm dove vivi?
Io: vivo a due isolati da qui, nella zona ovest...
Sign: d'accordo, dimmi tu la strada okay?
Io: d'accordo...
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Io: può accostare qui, sono arrivata...
Ruggero: è qui che vivi?
Io: si, grazie mille per il passaggio
Rugge: ci vediamo domani!
Scesi dall'auto e corsi verso casa mia.
Nel giardino c'è mia zia intenta ad innaffiare le piante
Io: zia! Puoi aprire perfavore?
Zia: è già aperto
Entrai in casa e mi buttai a peso morto sul divano, buttando a terra lo zaino
Zia: Karol, un po' di ordine...
Prese lo zaino da terra e lo portò in camera mia.
Zia: allora? Com'è andata a scuola?
Io: abbastanza bene
Zia: ne sono contenta, hai conosciuto qualcuno?
Io: si, un ragazzo...
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Hiiii💞
Ecco a voi la mia seconda storia RUGGAROL
Spero vi piaccia!😊
Lasciate un voto🌟
e un commentino👍
Byeeeee👋




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