CAPITOLO 2

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Un suono assordante risuona nella mia testa. Le 5:15, alle 7:15abbiamo il volo. Mi alzo, rifaccio il letto e poi vado dritta in bagno a farmi una doccia. Asciugo i capelli e li lascio sciolti, morbide onde castane ricadono lungo la mia schiena. Torno in camera e inizio a vestirmi, penso che dei semplici jeans e una maglietta a maniche corte andranno bene. "Jennifer!!!!" Urla mia madre "Arrivo" e mi avvio con la mia valigia nel salotto dove i miei genitori e mia sorella, Theresa, mi aspettano. Faremo colazione direttamente in aeroporto. Durante quasi tutto il viaggio dormo. Mi sveglio quando mancano circa 10 minuti all'arrivo in aeroporto, quindi decido di guardare fuori, per ricordare ogni singolo momento vissuto in questa città, ma ora tutto sta per cambiare.
6:25 "Eccoci arrivati" dice mio padre. Tutti scendiamo dalla macchina e decidiamo di andare in bagno e poi a fare colazione. Finita la colazione chiamo i miei amici per sentire come stanno, sono felice che stanno bene ma mi mancano già. Può sembrare patetico ma loro sono gli unici amici che ho avuto in questa città e fa male.......fa davvero male nn poterli più vedere.
UN ORA DOPO
Chiamano il nostro volo e dopo diversi controlli, saliamo sul' aereo. Ok....ci siamo....ora....3..2..1..E VIA!!! SI PARTE.
Guardo fuori e mentre attraverso Los Angeles dal alto, mi tornano in mente tutti i bei momenti passati con i miei amici. Le risate, le avventure, se così possiamo chiamarle, gli scherzi che facevamo alla gente, e soprattutto, cosa più importante, NOI.
QUALCHE ORA DOPO
Atterraggio!
Ed eccoci qui, a Londra. Molti ragazzi sarebbero felici di vivere qui, e in un certo senso anche io sono felice ma mi mancano i miei amici. Senza di loro non è più la stessa cosa.

Due Poli OppostiWhere stories live. Discover now