Fenji-fiction

6

-Ciao Fede!- urlai mentre riconoscevo la sagoma del ragazzo che si stagliava vicino al cancello.
Mi avvicinai, e gli battei il cinque
-Mitico! È da un bel po' che non ci si vede a scuola o fuori, vero?-
-Eh già- fu la sua risposta, accompagnata da un timido sorriso.
-bene! Possiamo rimediare stasera!- ammiccai io sorridendo, mente mettevo una mano sulla vita della ragazza che mi stava accompagnando, Lucia, mi pare
Si chiamasse...
-Senti Ben, che ne dici di lasciare
In pace sto sfigato e di andare a bere qualcosa?-
Sorrisi, per poi darle una pacca sul sedere -lui è un mio amico, non uno sfigato...- dissi ridendomela di brutto.
-Comunque Fede.. Sei qua con qualcuno?- a quella domanda sembró cascare dalle nuvole..
-eh? Nono! C'è dentro una mia amica che mi sta aspettando,
Si chiama Barbara!-
Il mio sorriso, a quelle parole si spense, e, purtroppo il ragazzo e la ragazza che mi accompagnavano se ne accorsero.
La mia "concubina" mi guardò stizzita (si scrive così?), mentre il biondo sorrideva sotto i baffi, notando il mio disappunto.
Cercai di stemperare la tensione, così ne uscii con un -Bhè, meglio non far aspettare la tua ragazza, entriamo!-
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Ci trovammo davanti un giardino immenso, rasato alla perfezione, con delle piccole luci da giardino che illuminavano i vialetti.
Delle file di lampadine colorate si estendevano da un lato ad un altro del giardino, sovrapponendosi nell'aria, rendendo così l'atmosfera magica.
Purtroppo, l'effetto dell'illuminazione era smorzato è rovinato dalla musica da discoteca, che variava dai remix della trapcity alle canzoni dei waterparks.
Vicino alla piscina c'erano delle casse e delle luci da discoteca,
Mente, nella parte di giardino che andava dalla consolle del DJ fino alla piscina si trovava un gruppo di ragazze e ragazzi sudati che si dimenavano a ritmo di musica.
Mi voltai a guardare Federico, il quale, però era già spartito..
Non ci feci tanto caso, ma presi per mano Lucia e mi gettai nella mischia
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Pov Fede
-Cazzo Fede!-
La ragazza sotto di me stava gemendo e urlando, mentre muovevo i fianchi a ritmo di musica, affondando in lei.
Stavamo scopando da più di un'ora, quando mi venne voglia di sesso orale.
Mi svuotai nel preservativo e uscii dal suo fiore, alzandomi in piedi; lei capì subito e si inginocchiò davanti al mio pene eretto, iniziando a succhiare.
Stavo godendo come non mai quando mi venne in mente Benji, e iniziai a immaginare che ci fosse lui al posto della ragazza, che fossero le sue labbra a racchiudersi intorno a me,
Che fosse lui a farmi urlare il suo nome.
Venni urlando, ma, la ragazza si staccò da me, aveva un'espressione cupa.
-Federico, chi è Benji?-
Spalancai gli occhi e mi resi conto di una cosa
Ero da care venuto urlando il suo nome.
Ma che bravo che è Fede!