«È stato imbarazzante» dissi a Hebe mentre raccoglievamo assieme la legna. «Ah ah» «Però non capisco perché si sia comportato così, non mi sembra un tipo come... Umh, che so, Jason?» continuai «Ah Ah» «Poi quando è arrivata Wren a difendermi è stato ancora più imbarazzante. Mi intimorisce quella ragazza» ammisi. All'ennesimo "Ah ah" mi voltai verso di lei. «Ma mi stai ascoltando?» chiesi infastidita «Ah ah» replicò lei. «Guarda che me lo puoi dire che non te ne frega niente» replicai risentita. «No. Ti stavo veramente ascoltando. Solo che sto pensando» mormorò con strana educazione. Mi misi a fissarla in silenzio mentre raccoglieva altra legna. «Posso farti una domanda?» chiesi a Hebe «Dipende» replicò lei. Ma io gliela feci ugualmente «Sei innamorata di qualcuno?» chiesi di punto in bianco. La legna tra le sue braccia cadde. Si affrettò a recuperarla. «Cosa te lo fa pensare?» chiese insospettendo mi ancora di più. «Sai, ho fiuto per queste cose» dissi. Mi guardò male. Malissimo. «Torniamo indietro, altrimenti vanno alle terme senza di noi» si limitò a rispondere. Decisi di non insistere. Probabilmente non eravamo ancora abbastanza amiche per certe confidenzialità.

Anche andando verso le terme, ero avvolta da una sorta di delusione. Certe volte mi sentivo così sicura di me, in grado di fare tutto. Ma altre mi rendevo conto di non essere nessuno. Di essere molto meno importante di quanto pensassi.
«Che hai?» mi affiancò Frannie con il suo solito sorriso gentile. «Niente» mentii. Mi stampai un sorriso in faccia per cercare di non sembrare la depressa della situazione.
Le terme erano il relax più assoluto. Lasciare che il calore dell'acqua ti sommerga e ti distenda tutto ciò che si ha di teso. Non avrei potuto chiedere di meglio.
Nessuno parlava, tutte eravamo immerse nell'estasi di quella tranquillità. Feci delle bollicine con la bocca. «Chissà cosa stanno facendo i ragazzi, non sarebbe male stare con loro» commentò Cammie ad un tratto, con l'asciugamano sulla fronte e gli occhi chiusi. Frannie le spruzzò l'acqua in faccia. «Pervertita. Hai un ragazzo» le disse «Infatti mi immaginavo lui» affermò tranquillamente. «A differenza di te. Non sei curiosa di vedere Hellman in questo momento?» la prese in giro ricambiando la spruzzata. «Non è vero!» brontolò la biondina ancora più rossa in volto. «Probabilente i ragazzi staranno pensando la stessa cosa. Pervertiti come sono» disse Wren con aria saccente. «Non penso che i ragazzi siano tutti così» protestò ingenuamente Frannie «Così come? Persone che usano più il materiale tra le gambe che quella grigia? Li sopravvaluti, Fran» commentò Hebe. «Perché parliamo di questo?» esclamò imbarazzata Frannie «Tutta colpa tua, Cam!» esclamò. «Mia povera, piccola, ingenua, casta, Frannie» sospirò Hebe. Io, d'altro canto, trovavo l'argomento interessante. Non mi sarebbe dispiaciuto stare in mezzo a quei gran manzi. «E tu che ne pensi? C'è qualcuno tra i ragazzi che vorresti particolarmente vedere senza vestiti?» mi chiese Cam sorridendo maliziosamente. Nella mia mente balenò il volto sorridente di un ragazzo eccentrico e sorridente. Scacciai in fretta l'immagine dalla testa. «Sono tutti bei ragazzi, certo che non mi dispiacerebbe» affermai sorridendo. Mi voltai per trovare Hebe fissarmi. «Che c'è?!» chiesi sulla difensiva. «Niente» fece lei sommergendo anche la testa sotto l'acqua.

«Le terme sono così rilassanti!» esclamò Frannie stirandosi. «Già, la mia schiena non è mai stata così felice» commentò Xavier. «Che ne pensi, Matt?» chiese dando una gomitata all'amico. «Mmm» replicò in assenso senza guardare. Quel ragazzo sembrava parecchio apatico. Frannie invece era il contrario. «Dovremmo tornarci, vero Matt?» insistette la ragazza sorridendogli raggiante. «Sì» replicò dandole un'occhiata per poi proseguire a camminare. Frannie ci rimase chiaramente male. Non capivo che cosa si aspettasse da lui. Evidentemente era fatto così. «È la prima volta che sono venuto alle terme» mi disse Lance. «Sul serio?» chiesi con tono di scherno. «Io ci sono andata una volta» feci una pausa «E questa è compresa» Lui mi guardò stranito per poi ridacchiare. «Divertente, Clayton» mi disse. Sorpresi di nuovo Hebe a fissarmi prima che distogliesse lo sguardo.

«Il... Gioco della bottiglia?» balbettò Frannie rossa in volto. «Sì! Sarà divertente!» esclamò Xavier «Partecipa anche Matt, vero Matt?!» gridò poi rivolto all'amico, che fece un'alzata di spalle. «Ma che senso ha baciarsi così?» chiese Cammie. «È coraggio di buttarsi a capofitto in qualsiasi cosa.» fece Xavier. «Io ci sto, sembra divertente» intervenne Tony. «Anche secondo me» fece Lance. «Cosa? Sei d'accordo?» chiesi «Perché no? Siamo nel ventunesimo secolo. Un bacio non significa quel che significa.» replicò sorridendomi «Peccato ci siano poche ragazze.» commentò Xavier. «Che problema c'è, ci si bacerà anche tra quelli dello stesso sesso. Sarà più divertente» commentò Lance ridendo. «Piano, amico. Sono etero» scherzò Tony. Risi. «Vado a chiamare le altre allora» mi offrii.

«Io non partecipo» disse Wren categorica «È stupido» affermò continuando a rimanendo sul suo libro. «Sono con lei.» commentò Hebe bevendo un sorso dalla sua bottiglia di birra e le cuffie alle orecchie. «Andiamo! Non fate le due guastafeste! Partecipa persino la coppiette felice!» disse Xavier raggiungendoci. Arrivarono anche gli altri. Cosa? E a loro vanno bene che il proprio patner baci qualcun altro? «Se volete sbacciuchiarvi a vicenda senza motivo, fatelo. Ma chiamatemi fuori.» fece Hebe rimettendosi le cuffie. «Non hai il coraggio di dare un semplice bacetto a qualcuno che non sia il tuo principe azzurro?» la schernì Xavier con un sorriso maligno. «Non ho paura di baciare un idiota qualsiasi» lo guardò male lei. «Allora dimostralo! Partecipa» Hebe scattò in piedi e raggiunse Xavier a grandi passi che indietreggiò d'istinto. Lo prese per il colletto della maglia e lo attirò a sé, scoccandogli un bacio a fior di labbra davanti a tutti. Notai che a Wren era scivolato il libro di mano e anche l'espressione contrariata di Tony. «Vedi? Non ho nemmeno problemi a baciare idioti come te. Semplicemente non mi va di partecipare» disse tornando al suo posto. Xavier si riprese dallo shock. «Baciare me è facile, non vale.» commentò tornando a sorridere. «Se non vogliono giocare, lasciamole in pace. Ci divertiremo anche fra noi» commentò Theo timidamente. «Appunto, non dovremmo obbligarle» intervenne Frennie seria.
«Va bene, mi arrendo.» sbuffò il proprietario dello chalet.

Tyler girò la bottiglia di Beck's e gli toccò baciare la dolce Frannie. «Non ti dà fastidio?» sussurrai a Cammie. «Per nulla. È solo un bacio dettato da uno stupido gioco. Finché sono consapevole che mi ama, non mi preoccupo di certe sottigliezze.» mi disse lei con un sorriso sincero.
Avevano modificato il classico gioco della bottiglia. Chiunque avesse girato doveva dare un bacio sufficientemente appassionato secondo gli altri, anche se si beccava ragazzi dello stesso sesso, altrimenti la penitenza era scolarsi una bottiglia di birra. Toccò alla ragazza a girare. La bocca della bottiglia si fermò tra Matt e Lance, costringendola a rigirare. La seconda volta puntò su Xavier che sembrava divertirsi un mondo. I giri continuarono e misi da parte la stranezza che provavo, vedendo i volti sorridenti degli altri. Scoppiai a ridere quando i ragazzi si dovevano baciare tra loro, subendo perlopiù la penitenza. «Tocca a me!» dissi euforica dopo aver baciato la mia prima ragazza. È stato come diceva Cammie, un semplice gioco.
La bottiglia continuava a roteare, creando un vortice verde ipnotico, ma presto la velocità diminuì. Pensai che avrebbe puntato a me, invece si spostò verso Lance. Senza neanche pensarci, mi voltai verso di lui, lo afferrai per il volto e lo baciai come se non aspettassi altro, come se fosse naturale, come se fosse l'unica cosa che avessi aspettato. Non avevo ancora bevuto, poiché avevo accettato ogni sfida. Eppure mi sentivo ubriaca, provavo vertigini e mancanza di equilibrio. Con gli occhi chiusi sentii solo le sue labbra e il sapore dolciastro della bevanda sulla sua lingua. Quando una parte della mia mente mi fece sentire il coro di applausi, mi risvegliai. Lance è fidanzato! Fu il mio unico pensiero. Mi staccai immediatamente e mi stampai sul volto un sorriso di indifferenza. Non osai guardarlo mentre cercavo di riprendere fiato. «Umh, devo bere?» «Assolutamente no! È stato il migliore fino ad adesso!» esclamò Xavier «Persino meglio dei miei, vero Matt?» scherzò il ragazzo dando una gomitato all'amico. «Ti prego, non farmici più pensare.» disse questo alzando una mano facendo ridere tutti. «Non ficcarmi mai più la lingua in gola» aggiunse. «Solo perché la vuoi da altre parti, amor mio, ammettilo» scherzò di nuovo. Sentendomi osservata, mi voltai verso Lance e ritrovai il suo sguardo puntato su di me. «Che c'è?» chiesi. «Niente, è che... Pensavo.» disse stranamente serio appoggiandosi distrattamente le dita sulle labbra. «Lance, è solo un gioco. Non ci pensare troppo, okay?» mi ritrovai a dirgli. «A proposito, tocca a te» ripresi senza fargli replicare. «È pronto da mangiare!» ci venne a chiamare Wren in quel momento.

Angolo Autrice

Bah, questo capitolo ha poco senso haha però mi è piaciuto un mondo scriverlo. Soprattuto il bacio 😂. Che cosa disagiata. Lui è maledettamente fidanzato! Ma vi è tutto chiaro di quel che scrivo? Se non ricordate i personaggi ditemelo, così di faccio un chiarimento 😁. Beh, non so che dire, quindi ciao.

Insicura (COMPLETA)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora