Dopo che Stephan ebbe lasciato il mio appartamento, misi a posto e poi mi preparai per andare da Clarissa...dato che, anche se eravamo a fine settembre, a Roma c'erano ancora quasi 30 gradi mi misi un paio di pantaloni neri ampi che arrivavano alla caviglia, una canotta stretta bianca che metteva in risalto il seno e mi lasciava la pancia parzialmente scoperta...era un abbinamento che avevo comprato con Stephan due giorni prima e che lui aveva definito "molto elegante...ma con il giusto tocco di sensualità"...abbinai un paio di sandali a listini neri e mi feci una coda alta....presi uno dei miei occhiali a specchio e poi uscii...decisi di prendere l'auto e di parcheggiarla nel solito parcheggio sotterraneo nei pressi del palazzo di Clarissa. Io e Ste avevamo deciso che per quella sera non ci saremmo visti e quindi mi ero accordata con una delle mie poco conoscenze femminili per fare un aperitivo in centro.
Quando arrivai da Clarissa erano da poco passate le tre...non avevo pranzato perché di solito la mia datrice di lavoro faceva preparare qualche tramezzino. Infatti la trovai intenta a sbocconcellare un club sandwich "Tesoro mio...ma che bella che sei"
"Smettila altrimenti mi monto la testa" mi sedetti sulla poltrona e presi un tramezzino alla greca "Dio che fame"
"Il tuo cliente ti fa bruciare calorie?"
"Può darsi" alzai gli occhi al cielo e lei rise "Dopo la nostra telefonata ho curiosato su Internet e ho visto qualche vostra foto"
"Sono già in giro? Perfetto direi" presi il tablet di Clarissa e guardai l'articolo che circolava su una pagina Facebook...tutto aveva preso piede dopo la foto postata da una ragazza che ritraeva me e Ste a cena, io che lo imboccavo e poi noi che ci baciavamo dolcemente "Avevo notato la ragazza con il telefonino"
"Sembrate veramente una coppia affiatata..."
"Bhe diciamo che c'è molto feeling..."
"Sessuale...bhe è un bellissimo ragazzo e tu sei una Dea"
"Esagerata..comunque sessuale ma anche...in generale..."
"Andate d'accordo...bhe è una buonissima cosa"
"Già..senti Clarissa ho due cose da dirti..." presi il mio bicchiere d'acqua e lo sorseggiai lentamente "Prima di tutto ho deciso che questo sarà il mio ultimo lavoro..ho bisogno di staccare e con tutto quello che mi darà Stephan potrò finalmente fare quel viaggio in Australia"
"Mi pare giusto"
"Insomma sono 7 anni che lavoro per te e..."
"Sei stanca"
"È una stanchezza mentale...ho bisogno di fare altro...vedere cosa c'è lì fuori per me..insomma ci sarà pure qualcosa no?"
"Ovvio che c'è qualcosa..."
"Poi..ho dato a Stephan il mio vero nome"
"Come mai?"
"Non lo so...forse sono semplicemente stufa di essere un'altra...con lui non voglio fingere...vivremo due mesi praticamente appiccicati ed è il lavoro più lungo che io abbia mai accettato...e lui è...solo un ragazzo molto solo che ha bisogno di qualcuno che gli faccia ritrovare la fiducia in se stesso..è come se dovessi fargli tornare il sorriso.."
"Ti stai innamorando"
"Cosa? Assolutamente no...non si tratta di amore.."
"Ah no? Sei diversa Marzia...e lo sai anche tu..ci ha messo solo 48 ore per scalfire la tua corazza..in due mesi cosa farà?"
"Nulla..non ha scalfito proprio nulla.."
"Sei andata a letto con lui?"
"Si" posai il bicchiere e poi mi alzai, sapevo che Clarissa non avrebbe approvato la mia decisione ma pensavo che avrebbe capito le mie ragioni, invece di blaterare su amore e quant'altro "La sera stessa?"
"Si..vuoi sapere anche le posizioni? Sono stata con lui sia l'altra sera che ieri, dopo che siamo andati in uno showroom per cercare qualche arredamento nuovo per il suo appartamento..."
"Da lui?" Clarissa mi fissava come un falco pronto a balzare sulla sua preda...aveva passato la settantina ma era ancora una donna che metteva in soggezione chiunque "Stanotte siamo andati da me"
"A casa tua? Al loft?"
"Ovvio...dove altrimenti?...ho cucinato per lui e poi...bhe siamo stati assieme"
"Avete scopato" quando avevo sentito per la prima volta uscire quel verbo dalla sua bocca 7 anni prima ero rimasta traumatizzata "Mhm..."
"Mhm? Solo questo?" Mi venne incontro e mi puntò un dito contro "Dimmi la verità...per una volta nella vita ammetti che ti stai innamorando di un ragazzo"
"Non mi sto innamorando...lui ha messo chiaro e tondo nel contratto che i sentimenti devono restare fuori e così sarà...solo mi pare riduttivo dire che l'ho scopato...tre ore dopo che l'ho conosciuto mi sono fatta toccare da lui in un camerino e praticamente 6 ore dopo che gli ho stretto la mano sono stata con lui...l'abbiamo fatto in uno sgabuzzino e poi a casa mia...e andrei avanti a rifarlo con lui per ore...perché mai ho avuto un'intesa così con un ragazzo..mi prende in un modo pazzesco...quindi scausa tanto se dopo 7 anni non mi comporto come una puttana ma sto cercando di capire come aiutare Stephan..per ora posso solo donargli quello che ho..che è poco..il mio corpo..qualche ora di sesso spettacolare...orgasmi favolosi..vuole che rimanga tutto su un piano fisico ed io rispetto la sua scelta...quindi non venirmi a dire cosa provo, perché non lo sai"
"Scusa...hai ragione..."
"Scusa tu..." poi presi la borsa e uscii dall'ufficio di Clarissa. Quando 7 anni prima ci ero entrata per la prima volta avevo avuto soggezione dei mobili d'epoca e di quella donna che sembrava avere sotto il suo comando uno stuolo di persone che facevano quello che lei diceva loro..io non riuscivo neanche a trovarmi un lavoro decente...avevo pensato di rifiutare la sua proposta..ma poi mi ero detta... Perché no? 7 anni dopo mi ritrovavo con un conto in banca stratosferico che solo negli ultimi giorni era lievitato di 10000 euro, una montagna di vestiti, un'auto...ma fondamentalmente ero sola...avevo bisogno di qualcosa per togliere quel retrogusto amaro che la conversazione con Clarissa mi aveva lasciato in bocca...ma l'unica cosa che mi venne in mente furono un paio di occhi verdi e due mani...che mi avrebbero fatto dimenticare quel gran vuoto che sentivo dentro...
"Merda" imprecai e poi vagai per le strade di Roma fino a quando decisi di tornare verso il parcheggio per riprendere la macchina. Poco distante dalla mia meta due ragazzine sui 16 anni mi fermarono "Scusa" pensai che si fossero perse ma ridacchiavano fra di loro quindi forse erano solo alla ricerca di un "vaffanculo" facile "Si?"
"Possiamo farci una foto con te?"
"Con me? Avete sbagliato persona..io non sono qualche modella o attricetta"
"Sei tu la fidanzata di Stephan?"
"La...fidanzata di chi? Ah si certo...Stephan...si sono io"
"Oddio...possiamo farci la foto?"
"Certo"...le abbracciai e una delle due scattò un selfie "Grazie mille...il tuo nome?"
"Marzia..."
"Posso taggarti su Instagram?"
"No...cioè non ho il profilo...ne creerò fra poco una nuovo...se mi dici il tuo nome poi ti seguirò"
"Ma davvero? Che onore" le due ragazze si sventolarono le mani davanti al viso come se fossi la Regina Elisabetta poi scrissi i loro nomi promettendo che le avrei cercate il prima possibile su Instagram...loro mi abbracciarono e poi si allontanarono sicuramente già pronte a raccontare di aver incontrato la ragazza di Stephan in giro per Roma...
Raggiunsi l'auto e poi tornai a casa...mi feci una doccia e poi cercai fra i tremila che avevo l'abito più indicato per un aperitivo in centro, quasi sicuramente seguito da una cena e da una puntata in discoteca...adesso che iniziavo ad essere riconosciuta come la fidanzata di El Shaarawy però dovevo fare attenzione ad ogni mia mossa. Indossai un vestito senza spalline bianco, con il corpetto cosparso di pietre azzurre e blu, una fascia azzurro cielo in vita da cui partiva una gonna svolazzante dello stesso colore che si sovarapponeva al tessuto bianco. Ai piedi sandali argentati, i capelli li lasciai sciolti, buttati su una spalla..
L'appuntamento con la mia amica era per le sette e mezza in centro così alle sette decisi di uscire da casa e di fare i pochi passi che mi separavano da una colonnina dei taxi. Quando aprii la porta per poco non mi venne un infarto...fuori c'era Stephan che stava per bussare..
"Dio che colpo" lui non disse nulla ma mi abbracciò stretta ed io non potei fare altro che ricambiare l'abbraccio "Che è successo?" aveva gli occhi rossi e sembrava che avesse bisogno di scolarsi una bottiglia di vino per tirarsi su..ma dato che non beveva come mi aveva spiegato non sapevo proprio cosa fare "Ho bisogno di te" annuii e poi chiusi gli occhi...il vuoto era sparito...la sensazione di qualcosa che si muovesse nel petto no, anzi...sembrava che il mio cuore battesse a ritmo pazzesco e che le gambe non mi avrebbero retta a lungo...
Non sapevo cosa fosse...e non volevo soprattutto chiedermelo...

IL PROBLEMA È CHE TI AMO Where stories live. Discover now