CAPITOLO 5

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Mi svegliai alle 9 e la prima cosa che registrati fu la mia mano intrecciata alla sua e il fatto che dormissimo con le teste vicine..come avevo specificato a lui la sera prima mai nessun cliente aveva varcato la soglia della mia casa...lì portavo solo qualche amico con cui volevo divertirmi giusto per una notte...Stephan era...l'eccezione...una bellissima e sensuale eccezione..
Mi alzai senza svegliarlo, andai a prendere dal cassetto un paio di mutandine nere e una sottoveste azzurra..e poi scesi la scala. Senza pensarci troppo preparai due caffè, misi a scaldare due brioches alla marmellata, e poi preparati anche un pò di frutta tagliata...scelsi due jogurt dal frigorifero e poi tenendo tutto in equilibrio su un vassoio risalii. Lui dormiva ancora...il corpo parzialmente coperto dal lenzuolo...mi misi seduta sul letto "Stephan...."
"Dimmi che non è tipo mezzogiorno e quindi sono già in ritardo"
"Sono passate da poco le nove..puoi stare tranquillo. Ti ho preparato la colazione..."
"Anche? Il ragazzo che scalfirà la tua corazza sarà molto fortunato"
"Non è ancora nato un ragazzo che ne sarà capace...per ora il fortunato sei tu.." lui si alzò stiracchiandosi ed io misi in mezzo a noi il vassoio. Rimanemmo in silenzio fino a quando lui se ne uscì con una delle sue domande "Mi spieghi come hai iniziato?"
"Sei curioso eh...allora avevo 19 anni e mi sono ritrovata senza niente...praticamente facevo la ballerina in un locale molto dubbio a Centocelle..una mattina, all'alba sono uscita dal locale e stavo andando a casa, un monolocale schifoso in zona, quando vedo una signora anziana che è seduta su una panchina..sembrava stare male...così mi avvicino..in poche parole era Miss R. che era in quella zona perché lì ci abitava una sua nipote poi morta di overdose...si era seduta sulla panchina perché aveva un dolore al petto, fermo un taxi e la porto in ospedale. Lì le diagnosticano un principio di infarto...sto con lei tutto il giorno e alla fine lei mi stacca un assegno da 2000 euro...allibita la guardo e lei mi allunga il suo biglietto da visita..così sono entrata nelle grazie della direttrice del giro di escort di lusso della capitale..lei ci definisce accompagnatrici..molti ci chiamano puttane...per me è il mio lavoro...non sono obbligata a scopare con nessuno, ho sempre clienti assolutamente affidabili, certo anche io ho avuto le mie esperienze negative ma...sono passata ad avere un loft di lusso, abiti costosi, una macchina che è il sogno di molte..certo faccio un lavoro particolare ma non lo farò per sempre"
"E poi?"
"Prenderò le mie cose e andrò in Australia...i miei si sono conosciuti lì..."
"E loro cosa fanno adesso?"
"Nulla..sono morti..."
"Dio mi spiace Marissa..io.."
"Marzia..."
"Cosa?" lui mi fissò interdetto ed io pensai di rimangiarmi tutto ma non potevo "Mi chiamo Marzia...il mio vero nome..."
"Mi piace molto...ora come ti devo chiamare? E come ti presenterò?"
"Va bene Marzia.." finii la tazza di caffè e la appoggiai sul vassoio "Perché me lo hai detto?"
"Perché...non lo so neanche io...forse semplicemente perché tutto quello che sborserai per avermi intorno mi permetterà di mollare tutto e quindi..te lo devo...e poi..ho la missione di farti tornare il sorriso e quindi meriti di sapere come mi chiamo veramente"
"Significa molto per me..." lui si sporse per darmi un bacio ed io sorrisi "Quali sono le prossime apparizioni?"
"Domenica prossima c'è la partita in casa...quindi dovresti venire allo stadio"
"Ok...e dopodomani invece? Giocate fuori giusto?"
"Si...a Pescara"
"Ok...va bene...allora ho una settimana per prepararmi alla mia prima volta allo stadio"
"Non dovrai fare molto...ti siedi..se gioco e soprattutto se segno..."
"Esulto...dovrò esercitarmi.."
"Sarai perfetta..a proposito la maglia è nel sacchetto che ho lasciato all'ingresso, poi ti farò avere il pass..e poi..direi che per ora siamo a posto...ah giovedì l'altro ancora ci sarà la serata di beneficenza...dobbiamo andare a cercare l'abito..."
"Dimmi quando sei libero...l'unico cambiamento quindi è che mi chiamerai Marzia e non Marissa...per il resto..sai cosa ci vorrebbe? Un mio profilo Facebook..lo creerò nei prossimi giorni. Così potremo pubblicare foto e quelle cose lì"
"Per non essere mai stata fidanzata sei super preparata sulle strategie per rendere pubblica una storia"
"Mi informo...solo quello...ho fatto ricerche approfondite su di te"
"Ah si? E cosa hai scoperto?" lui mi venne più vicino ed io tolsi il vassoio dal letto e lo poggiai per terra "Che sei stato definito da tutti un ragazzo d'oro, fino a sei mesi fa"
"Forse si sbagliavano ed il vero me stesso è quello che mostro adesso"
"No...è come se tu volessi toglierti l'aureola da bravo ragazzo..ma quella fa parte di te perché anche se tentiamo di cambiare, quello che siamo realmente prima o poi torna fuori"
"Tu invece?"
"Io cosa? La mia vita è cambiata a 5 anni e poi a 19...non sono mai stata la classica brava ragazza ma non sono neanche la stronza che se ne frega degli altri e vive mandando affanculo il mondo intero...sono solo molto complicata..e molto molto felice della vita che ho"
"E se ti innamorassi? Stavolta veramente?"
"E se tu ti innamorassi? Nonostante quello che vuoi far credere?"
Ci fissammo e per fortuna proprio in quel momento il mio cellualre vibrò "Pronto?"
"Ciao tesoro...stasera vai a cena con il tuo cliente?"
"No in verità i piani sono cambiati. Ci siamo già incontrati..."
"E...? Tutto bene?"
"Molto...visto che la conoscenza è stata positiva mi ha detto che continueremo fino ad inizio Dicembre...valuteremo volta per volta a quali eventi apparire o quali uscite fare..."
"Ma è favoloso...quindi ti metto occupata fino a Dicembre...sai che la tua richiesta è alta..."
"Bhe dì agli altri clienti che non sono disponibile..."
"Riesci a passare di qua? Magari per il primo pomeriggio?"
"Certo...ci vediamo dopo" chiusi velocemente perché Stephan mi stava baciando sul collo facendomi deconcentrare pericolosamente "Era la mia capa"
"Io sono il tuo cliente...e pretendo molta attenzione"
"Ah si?" lo spinsi facendolo sdraiare e poi mi abbassai...i miei capelli crearono una cortina che coprì il suo viso ed il mio...lui me li scostò e fissandomi così intensamente che pensai di andare letteralmente a fuoco "Non hai risposto alla mia domanda"
"E tu alla mia..."
"Non mi innamorerò mai io"
"Ed io non mi innamorerò più"
"Ora baciami però..e poi spogliami..."
"E poi....?" lui si avvicinò per baciarmi "Vuoi che ti scopi? O vuoi che faccia l'amore con te?"
"Stephan..."
"Tranquilla...solo che dire 'scopare' non mi pare giusto...né corretto"
"Allora fai l'amore con me" lui mi tolse la sottoveste, poi mi fece sdraiare per sfilarmi le mutandine prima di baciarmi dappertutto...sulle lenzuola che ormai sapevano di noi facemmo l'amore...no, non era amore ma non era neanche sesso....

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