Tema 1 - Hannah Abbott

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Hannah stava piangendo. Stava piangendo come non aveva mai fatto.

Neanche per la morte di sua madre aveva pianto in quel modo: un pianto isterico, ininterrotto.

Neville era stato colpito da chissà quale diavolo di maledizione ed ora, quel ragazzo innocente, stava sanguinando, accasciato ai suoi piedi.

Neville le era sempre stato simpatico. I suoi modi gentili, il suo sorriso ingenuo, la sua disponibilità.
Era capace di capirla in qualsiasi situazione, qualunque fosse il suo problema.

A volte le era capitato di studiare con lui in biblioteca, oppure a volte avevano passato insieme le gite a Hogsmeade.

Era bello passare il tempo con lui.

Era uno dei pochi amici che aveva al difuori di Tassorosso.

Poi però tutto era cambiato. Con la morte di sua madre aveva lasciato Hogwarts. Faceva troppo male per poter continuare.

Ma quando aveva sentito che una rivolta stava per scoppiare, quando aveva sentito che Harry, Hermione e Ronald erano tornati, qualcosa in lei era scattato.

Probabilmente era voglia di riscatto.

Voleva vendetta.

Vendetta per sua madre, per la sua adolescenza rovinata da persone malate e cattive.

Persone che pensavano di poter fare qualsiasi cosa passasse loro per la testa. Ma si sbagliavano.


Hannah non si sarebbe piegata al loro volere, non questa volta.

Tornata ad Hogwarts per combattere al fianco dei suoi amici, aveva rincontrato Neville.

Si erano abbracciati. Le era mancato molto.

Ed ora era lì. Fermo, immobile, pallido, a terra.

Inspirò.

Poteva farcela.

Aveva studiato un incantesimo di guarigione, qualcosa che serviva a bloccare la perdita di sangue.

Non ricordava. Ma doveva farlo.
Era fondamentale che lo facesse.

Neville, uno dei suoi più cari amici stava per morire, lei era l'unica che poteva fare qualcosa di concreto per salvarlo.

Si chinò su di lui, spostandolo con la testa verso l'alto.

"Neville, Neville!" lo chiamò per farlo restare sveglio.

"Hannah" la riconobbe lui con voce strozzata.

"Ce la farai Neville, resisti. Resisti, per favore" disse lei in preda alle lacrime.

Sembrava che stesse cercando di convincere se stessa, anziché il ragazzo a terra. Non poteva perdere anche lui, non dopo sua madre.

Ma qual era la formula? Si ricordava di averla studiata, ma era tutto così confuso.

Chiuse gli occhi. Respirò profondamente. Si concentrò.

All'improvviso qualcosa si accese dentro di lei e sfoderò immediatamente la bacchetta.

La puntò su Neville ed esclamò: "Epismendo!"

La pelle del ragazzo sembrò iniziare a ricucirsi, il sangue stava sparendo, fatta eccezione per la macchia sul terreno che circondava il corpo del coraggioso Grifondoro.

Quando ogni centimetro del suo corpo fu risanato dalla magia guaritrice sgorgata dalla bacchetta di Hanna, Neville si alzò e la strinse a sé.

"È bello guarire per mano tua", le disse.

Ed in quel momento Hannah era felice.

Persone intorno a lei stavano combattendo, si stavano ferendo ed alcune addirittura morivano.

Ma lei era felice. Lui era salvo.

Si sentiva completa, tra le sue braccia.


Potter's War - madhattersdaughter01 Where stories live. Discover now