Un Arkam al profumo di rose

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"Lo teniamo qui." le spiegò lui, procedendo per primo. "l'ascensore é fuori uso, per adesso. Abbiamo l'abitudine di trasferire nei sotterranei quelli più pericolosi. Le mura sono insonorizzate, in questo modo i...pazienti meno problematici non vengono disturbati dalle urla di quelli che stanno qui sotto. Dopotutto é qui che conduciamo gli esperimenti, elettroshock incluso. "

"Ha dato qualche risultato sul soggetto?" domandó Harleen, incuriosita, cercando di stare al passo del dottore.

"Non quelli che speravamo." fu la risposta.

La scala terminava in una sala illuminata da fastidiose luci al neon bianche, dove due guardie corpulente se ne stavamo sedute con aria annoiata, masticando hotdog e osservando diversi monitor disposti come dei quadretti a una parete. Non appena videro Harleen balzarono in piedi, ripulendosi le briciole dall'uniforme azzurra.

"Buongiorno, lei deve essere la nuova dottoressa. Dottor Dullhmacher" salutarono poi l'uomo, il quale parve non gradire l'essere messo in secondo piano. Harleen trattenne a malapena un ghigno divertito, mentre stringeva la mano alle guardie.

"Harleen Quinsel, piacere. Va bene Harley."

"Ascolti attentamente, perché é di estrema importanza. " la riprese il dottore, indicando una porta scorrevole che portava al corridoio delle celle riprese dalle telecamere su quegli schermi. "Entrerà da sola. Cammini sempre vicina al muro, e mai in prossimità delle sbarre. Non oltrepassi mai la linea di sicurezza per nessun motivo, non gli passi niente, non lo tocchi, chiaro? Di solito lo teniamo in isolamento, o in una cella con parete comunicativa in plastica, ma nell'ultima settimana si é comportato inspiegabilmente bene, il che ci ha convinti a premiarlo. "

"Aspetti. " il dottore sollevò un sopracciglio a quell'interruzione, ma Harleen non ci badò. "Ha detto che entrerò da sola? E' lei il suo medico curante, non dovrebbe essere presente? "

"Registrerà la conversazione, ovviamente, per quanto possa essere utile. Dubito fortemente che ne verrà fuori qualcosa di interessante, o anche solo una chiacchierata. In ogni caso, lui ci odia, dottoressa; me più di tutti. Se mi vedrà, le garantisco che non aprirà bocca. E per quanto apprezzi non sentire quello psicopatico parlare, abbiamo bisogno di costruire il suo profilo, basandoci su informazioni più dettagliate. É qui da tre anni e non ci siamo ancora riusciti. "

Harleen annuí, iniziando a provare un crescente timore. Aveva paura a formulare la prossima domanda.

"Avete già tentato con gli psicologi, dunque... non credo di essere la prima che vede, mi sbaglio?"

Il dottore si mise a ridere. "Buffo che lo chieda; ha fatto scappare a gambe levate sette diversi psicologi professionisti...in una settimana. Quando é riuscito ad aggredire l'ottavo mandandolo in coma, abbiamo detto basta, e siamo ricorsi a metodi meno ortodossi. "

Otto psicologi professionisti falliti e hanno fatto una proposta simile a me?!, pensó lei, completamente confusa. Lei non aveva esperienza, né aveva mai lavorato con psicopatici di tale portata. Conosceva già la fama di Joker, sapeva chi era e cos'aveva fatto. All'improvviso non fu più tanto convinta di voler andare fino in fondo, ma ormai aveva firmato il contratto.

"Ora, non mi aspetto nulla da questo primo incontro. La prenda come un'occasione per fare conoscenza. Si attenga alle norme sulla sicurezza e ricordi cosa le ho detto. Le guardie resteranno qui tutto il tempo a controllare. "

Uno dei due sorveglianti, di nome Bob, le sorrise come per rassicurarla " Non la perderemo d'occhio un solo momento, signorina. Non c'è niente di cui aver paura. "

" Bene. Buona fortuna. E prego per lei che oggi lui sia di buon umore. " mormorò il dottor Dullhmacher in tono tetro, prima di dare l'ordine, e le porte scorrevoli si aprirono con un cigolio sinistro.

Suicide love: le origini di Harley QuinnWhere stories live. Discover now