Capitolo 1: Un flashback traggico

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Era una fresca mattina di autunno,l'aria profumava di pancake e sciroppo d'acero. Mi alzai dal letto e andai verso la cucina quando sentii delle voci. Mi diressi verso la porta della cucina dessi una sbirciata...erano i miei genitori che parlavano,ma non era una semplice chiacchierata ma un litigio. Stavano litigando per l'ennesima volta su un argomento che non mi interessava,per farli calmare arrivarono i miei fratelli ma è stato tutto inutile e così iniziarono ad alzare le mani. Io ero piccolina avevo solo 7 anni e capivo già queste ma ero stufa di sentirli ogni giorno, così sfondo la porta con un calcio e rutti si girano a guardarmi,ma io non ci feci caso mi catapulto subito davanti cassetto dove cerano le posate,presi il coltello più grande che c'era e lo punto davanti mio padre. Lui tutto impaurito mi disse

Papà:M-Martina! Che fai t-tesoro?

Ma io non gli diedi retta,i miei fratelli si buttarono sopra di me per fermarmi ma è stato inutile perché grazie agli esercizi in palestra e la piscina sono diventata molto potente così li respingo e con grande velocità gli tagliai la gola poi mi diressi verso mio padre e lo iniziai ad accoltellare. Dopo un po cadde a terra morto,poi andai verso mia madre che si mise in un angolo a piangere, ma io,senza pietà,gli diedi un colpo al cuore e morì. Mezzora dopo ho saputo che quelli del quartiere avevano chiamato la polizia dicendo di aver sentito delle urla provenienti dalla mia casa e dopo silenzio. Io impaurita,ma non troppo,e sicura di me iniziai ad escogitare un piano:scrissi dei codici egizi con del sangue sopra al muro che avevo visto in TV,poi mi cosparsi di sangue mi misi a terra vicino mia madre fingendomi morta e lasciai il coltello a terra. Erano le 9:30 a.m. gli sbirri sono arrivati,controllano un po la situazione,si girano verso il muro e vedono la scritta sopra il muro,io colsi l'occasione presi il coltello e lo infilzai nella schiena degli sbirri. Loro cadono a terra morti. Io feci un ghigno e poi una risata ma non una di quelle normali una di quelle pazze e spaventose poi mi diressi fuori casa e per paura che i vicini chiamassero di nuovo la polizia salii a casa loro,presi dello scotch e lo attaccai alle loro bocche,poi gli uccisi e feci la stessa cosa con tutti gli altri. Dopo aver finito l'impresa rimasi in mezzo alla strada a pensare,ero sicura che restando nella città non ero salva,così decisi di scappare nel bosco dove ci andavo sempre con mio padre dove c'era una casetta non abitata,isolata ma molto comoda,già provvista di tutto e molto conveniente. Allora decisi che dovevo restare lì. Ma era da quel momento in poi che iniziai a sentirmi osservata.

Mi alzo di scatto dal mio letto.

Io:È stato un sogno...no il sogno di un flashback...vabbe meglio che mi prepari

Mangio,mi lavo,mi metto pantalone largo e strappato con una felpa nera sopra e delle converse nere. Mi metto le cuffie e il cappuccio in testa ed esco dalla mia casetta

Io:Bene andiamo a cercare un'altra scuola e cerchiamo di non fare troppi disastri oggi

Coscienza:Già e vedi di non uccidere nessuno va bene?

Io:*sospira*E va bene prometto di fare la brava, MA IL COLTELLO RESTA CON ME OK?

Coscienza:oooook *sbuffa*

Metto le mani in tasca e inizio a camminare.

Angolo autrice☆

Ciaaao a tutti pandacorni pucciosi spero che questo capitolo vi sia piaciuto

AVVISO

Per il momento ogni giorno esce UN CAPITOLO non so a che ora ma per ora accontentatevi così dopo si vedrà. Se non esce un giorno vedrò di recuperare pubblicando due capitolo QUEL SINGOLO GIORNO. Se non pubblico da molto tempo non preoccupatevi sarà perché ho un impegno o sono andata da qualche parte e se non velo dico prima,potete venirmi a cercare fino dove sto per uccidermi >_<.

Eeeee niente detto questo mandate uno zunami di stelle così *esce una bomba atomica di stelle dal telefono* commentate e dite se ho sbagliato e come posso migliorare
Eeeee un abbraccio creepypastoso a tutti Ciau!
:3

Una Nuova Creepypasta:☆La Mia Vita Con Voi☆Where stories live. Discover now