Before pt. 1

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-Scusa eh, ma se ti ho detto che preferisco lavorare da solo perché cazzo non mi ascolti?-

-Io ti ascolto, e capisco che magari lavorando da solo ti trovi meglio, ma si da il caso che qui sono io il proprietario Benjamin.- urla Christian.

Christian è il proprietario del bar in cui lavoro. Sin dagli inizi, cioè quattro anni fa, siamo sempre andati d'accorco, ma quando si parlava di aggiungere alla compagnia un nuovo ragazzo, io ero sempre in disaccordo.

Perché essendo solo potevo muovermi meglio nel piccolo corridoio dove lavoravo e ritrovare un oggetto esattamente dove lo avevo lasciato.
So di essere dannatamente pignolo e rompiballe.

-Facciamo così.- cominciò lui.
-Prima lo incontri,ci fai una chiacchierata e poi, solo dopo, mi dici se ti può piacere e se pensi di poterci lavorare assieme.-

-E va bene.- dico io roteando gli occhi verso l'alto.

Lui fa un sorriso spropositato e mi tira una pacca sulla schiena.

-Chi lo sa, magari diventerà il ragazzo che cerchi da tanto.- disse ridendo.
-La tua anima gemella.-

-Ora stiamo esagerando.- controbattei io con un misto tra il serio e lo scherzoso.

***

-Benjamin, è arrivato il ragazzo nuovo.- urla Christian.

Scendo dal nostro appartamento sopra il bar e mi dirigo verso la porta d'ingresso.

Due occhi azzurri mi colpiscono.
Subito mi fermo per poterli ammirare a distanza di sicurezza.
Mi trovo davanti a tutt'altro di ciò che mi sarei aspettato.

Due occhi azzurri mi fissano scrutandomi e cercando di recuperare ogni parte di corpo possibile.
E così faccio io.

Capello castano lungo lasciato cadere lungo la guancia rosea.
Due labbra rosse, che sembrano quasi infuocate.
Tutte queste caratteristiche formano un viso di un ragazzo di cui non puoi pensare male.
Un ragazzo così, con quel sorriso innocente e quello sguardo imbarazzato, non può e non deve essere malvagio o malizioso.

Bello.
L'unica cosa che puoi pensare.
Forse Christian aveva ragione.
Ma non voglio correre troppo.
Magari è anche etero.

-Benjamin ci sei.- dice Christian riportandomi al mondo.

-Oh si si.- dico io imbarazzato.
-Piacere, Benjamin, il tuo futuro collega.- dico porgendo la mano.

Christian si gira stranito verso di me e mi porge un sorriso da "te l'avevo detto".

-Piacere, Federico.- dice lui stringendomi la mano.

La situazione diventa piuttosto imbarazzante perciò Christian tenta l'approccio.

-Senti Federico adesso vi lascio soli, così potete confrontarvi e conoscervi meglio, ma prima devo dire due parole a Benjamin okay?- dice lui mentre mi tira per un braccio.

-Oh certo nessun problema.- sorride lui.

Che bel sorriso che ha.

Christian mi fa salire le scale e successivamente entrare nell'appartamento dove inizia a parlare.

-Chi aveva ragione?- dice lui mettendo la mano a cono sull'orecchio.

-Tu, sei felice ora che te l'ho detto?- dico roteando gli occhi.

-Sono alquanto felice.- dice ridendo.

-Mi basta che non te lo fai sul mio letto.- dice con sguardo malizioso

-Eh si,aspetta cosa.- dico cercando di afferrarlo prima che si catapulti dalle scale uscendo dal locale.
Cosa che non riesco a fare ovviamente.

Ritrovandomi solo decido di scendere giù da Federico che sta aspettando su un divanetto del bar.

-Ti va se ci presentiamo mentre complilo il tuo curriculum?- dico afferrando i fogli da riempire e una penna.

-Oh si, è okay, sembra funzionale.- dice causando le risate di entrambi, che riempiono il locale vuoto.

Mi siedo sul divanetto davanti a Federico e inizio a "intervistarlo".

-Cognome?

-Rossi.- dice lui. -Che ne dici se rispondi anche tu?

-Mascolo.-

***

Continuiamo la nostra conoscenza senza interruzioni fino alla fine del curriculum.
Però c'erano cose che esso non chiedeva, ma che io volevo sapere.

Poso i fogli sul tavolino in mezzo a noi e ricomincia il discorso.

-Ti va se ti faccio qualche domanda più personale?-

-Se posso fartene anche io.- dice lui con sguardo malizioso.

-Ovvio.- rispondo io. -Sei fidanzato?-

-No, tu?-

-Nah.-

Okay forse ho qualche speranza.

-Orientamento sessuale?- chiedo io.

-Etero, tu?-

Merda, a fanculo tutte le mie speranze.
Certo che sono proprio fortunato.

-Gay.- dico imbarazzato.

-Ohw, non avevo mai conosciuto un ragazzo gay.- dice lui osservandomi come un animale da circo.

-Posso farti una domanda un po invadente?-

-Oh certo, nessun problema.- dico io.

Beh almeno non è omofobo.
Mi accontento.

-Cosa ci trovi di interessante in un ragazzo?- chiede lui. -Tipo in me?-

-Solitamente un bel viso fa la sua figura. Anche un bel fisico, ma anche il carattere. Nel tuo caso non saprei sinceramente.- dico io imbarazzato.

No, non è vero sei un bono della Madonna.
Cazzo.

-E se io mi togliessi la maglietta?- dice lui avvicinandosi a me.

-Aspetta cosa?-


Spero che questa storia vi piaccia.
Ditemi cosa ne pensate nei commenti :)

melodrama; fenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora