Capitolo 1

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Jason the Toymaker's pov

Camminavo lentamente per le strade della periferia di Londra, in cerca di una vittima da uccidere. Mentre camminavo vidi con la coda dell'occhio un'ombra bianca e nera che si muoveva nell'oscurità.. sicuramente anche mio fratello Jack stava cercando la sua vittima.. continuai a camminare finché non scorsi una casetta a tre piani dall'aspetto allettante.. l'auto dei genitori era assente e da una delle stanze all'ultimo piano proveniva la luce di una tv. Mikey, il mio topolino meccanico, uscì dalle piume sulle mie spalle e sgattaiolò dentro attraverso la fessura per gli animali situata sulla parte bassa della porta. Poco dopo la porta si aprì e vidi il topo scodinzolare e saltellare. Lo ripresi e lo accarezzai leggermente, poi lui tornò tra le piume ed io entrai. Mi diressi direttamente al piano di sopra e con mia sorpresa, trovai due stanze, una era una cabina armadio, mentre l'altra era una stanza con vari strumenti musicali.. salii ancora e finalmente vidi la camera della mia vittima. Sulla porta era appeso un cartello con un teschio sopra e sotto di esso c'era scritto ' Warning: do not enter. Danger ' afferrai la maniglia ma una risatina alquanto irritante, che conoscevo fintroppo bene, ruppe il silenzio.. " hihihihihihihihi... hey fratellino.. che fai?? " sussurrò " Jack.. vattene.. stò uccidendo, non vedi? " dissi irritato " hey non ti scaldare.. era solo una semplice domanda.. dì un pò.. non è che la faresti assaggiare anche al tuo fratellone? " chiese leccandosi le labbra con quella sua viscida lingua a strisce " nemmeno per sogno. Tu cercati la tua, scansafatiche. " Jack ridacchiò " eh va bene, c'ho provato.. ci vediamo mezza cartuccia " poi si dissolse.. io ringhiai e lentamente aprii la porta.. spensi la tv senza fare il minimo rumore e mi nascosi sotto al letto. Iniziai a fare dei piccoli rumori, che solitamente svegliavano le mie vittime.. ma questa non dava segni di vita.. eppure la sentivo russare.. avrà avuto il sonno pesante. Pensai ad un modo inquietante per svegliarla, ma nessuno sembrava scalfirla.. nemmeno la porta che sbatteva.. mentre camminavo nell'oscurità, scivolai su qualcosa e caddi, sbattendo la testa su uno spigolo, probabilmente della scrivania. Caddi a terra e pian piano la mia vista iniziò ad offuscarsi, finchè non persi i sensi..

Evil's pov

La sveglia delle 7 suonò ed io mi alzai. Poco più lontano vidi un corpo steso a terra.. era un ragazzo con i capelli rossi e lisci, dal taglio scombinato, che gli ricadevano un pò dappertutto il naso era leggermente a punta e le labbra erano fini. Era vestito in modo bizzarro, ma non diedi peso a ciò dato che vidi sotto la sua testa una pozza di sangue.. alzai lo sguardo e vidi una macchia anche sullo spigolo della scrivania.. mi affrettai a prendere delle bende e gli medicai la ferita.. meno male che non era una cosa grave.. lo alzai con fatica e lo distesi sul letto cercando di essere più delicata possibile.. uscii dalla stanza, e mi diressi verso la cabina armadio. Mi vestii e andai in cucina per preparare qualcosa da mangiare a quel ragazzo, ma solo a quel punto un pensiero mi balonò in testa..
~ chi è quello e che ci fa in casa mia? ~

Jason the toymaker's pov

Mi risvegliai sopra ad una superficie morbida.. non ricordavo cosa fosse successo.. ricordavo che ero scivolato.. poi niente.. mi toccai la testa dolorante e sentii del tessuto, forse delle bende.. mi guardai intorno e vidi una camera.. ma non era una della creepyhouse.. una forte fitta alla testa mi fece uscire un gemito dalla bocca.. mi toccai la testa e nel mentre la porta si spalancò con poca grazia e una ragazza entrò. Aveva una T-shirt larga nera con scritto sopra ' Fuck You. ' di bianco, dei pantaloni lunghi neri e degli anfibi neri lucidi, con delle borchie sopra.. i suoi capelli ricadevano lisci sulle sue spalle e sulle sue guance, risaltando la carnagione molto pallida. Mi guardò negli occhi e quando li vidi rimasi impietrito.. il sinistro era viola, mentre il destro giallo, molto bizzarri per una umana.. in mano reggeva un vassoio con sopra una tazza piena di un liquido e accanto ad essa c'erano dei biscotti, all'apparenza deliziosi " buongiorno, ti ho portato la colazione.. " disse posando il vassoio sulle mie gambe
" g-grazie.. " dissi. Era stupefacente che un'umana non avesse paura di me.. presi un biscotto dal vassoio e lo mangiai mentre la ragazza mi guardava stupita " che c'è? " chiesi " è buffo travestirsi da giocattolaio in questo periodo.. halloween è tra un mese " " questo non... come fai a sapere che sono un giocattolaio? " semplice, la cintura che hai alla vita contiene delle chiavi che solitamente si usano per costruire giocattoli a molla, tra le piume sulle tue spalle c'è un topo robot e il tuo travestimento sono i tipici abiti, oltre alle piume, che indossavano i giocattolai. " io la guardai stupita " come fai a sapere tutte queste cose ragazzina? " " mio nonno era uno dei giocattolai più bravi di londra.. quando ero piccola lo aiutavo sempre.. " poi la ragazza indicò in alto ed io alzai la testa. Sulle pareti c'erano esposti numerosissimi giocattoli, tutti fatti a regola d'arte, intagliati e dipinti a mano.. mi alzai incurante del mal di testa e mi avvicinai alle mensole, esaminando ogni giocattolo.. poco dopo, una forte fitta alla testa mi costrinse a strizzare gli occhi.. mi portai una mano sulla fronte e mi appoggiai alla scrivania lì vicino. La ragazza si affrettò a sorreggermi e mi aiutò a tornare a letto " mangia qualcosa e riposati, non sei ancora in grado di alzarti. " disse " come.. come ti chiami ragazzina..? " " Evil." Rispose lei " strano come nome per un uman- per una ragazza.. " lei alzò le spalle " a me stà più che bene" disse " piuttosto.. che ci facevi in camera mia? " chiese
~ merda.. e ora che cazzo le dico.. pensa Jason.. una scusa valida.. ~
" stavo andando ad una festa in maschera ma i miei amici mi hanno lasciato qui.. ho bussato alla tua porta ma non ha risposto nessuno.. ho tirato la maniglia e questa si è aperta.. sono salito e quando sono entrato qui sono scivolato su qualcosa.. "
~ che imbecille... ~
La ragazza mi guardò " hai un nome o devo continuare a chiamarti ' giocattolaio ' " disse " mi chiamo Jason.. Jason the Toymaker " poi mi guardò storto " non ho detto come si chiama il costume, ho chiesto come ti chiami tu " io inarcai un sopracciglio " ehm.. il mio nome è Jason.. Harris.. Jason Harris.. " la ragazza sorrise lievemente " piacere Jason " disse " io vado, se ti serve qualcosa accanto al letto c'è un campanello, suonalo e io arrivo. " " okay grazie " dissi. La ragazzina, o meglio, Evil uscì dalla stanza e io mi misi a mangiare i deliziosi biscotti e il latte caldo che mi aveva portato. Posai il vassoio nel comodino accanto al letto e mi distesi.. le palpebre iniziavano a chiudersi e pian piano, mi addormentai..

Evil's pov

Erano ben 2 ore che non sentivo Jason, così andai a controllare che fosse tutto apposto.. quando entrai lo vidi disteso che dormiva sul letto. Richiusi lentamente la porta e me ne andai nella sala prove. Presi la chitarra elettrica e iniziai a suonare " Highway to hell " degli Ac/Dc. Ad un certo punto la porta si aprì ed entrò Jason. Mi fermai e posai la chitarra " ben svegliato " gli dissi " grazie.. volevo chiederti dove fosse il bagno.. " " Accanto alla porta di camera c'è una porta, è lì " " grazie " disse lui " comunque sei molto brava " aggiunse, io sorrisi lievemente " bhe.. grazie.. " dissi. Jason uscì dalla porta e se ne andò, mentre io ricominciai a suonare. Verso mezzogiorno uscii ed andai a farmi una doccia veloce, per poi andare in cucina a preparare qualcosa di commestibile. Presi una pizza surgelata e la misi nel microonde. Mi infilai le cuffie e accesi la musica, mettendo ' Stressed out ' dei Twenti One Pilots e iniziai a cantarla, dimenticandomi completamente della presenza di Jason. Verso la fine della canzone una mano si posò sulla mia spalla ed io mi voltai di scatto impaurita togliendomi le cuffie dalle orecchie " scusa, non volevo spaventarti.. " disse Jason " oh.. tranquillo.. dimmi " " volevo chiederti quando potrei tornare a casa.. sai, la mia famiglia si starà preoccupando.. " io annuii " bhe.. penso che questa sera ti sarai completamente rimesso.." dissi. Jason mi sorrise, poi portò lo sguardo alla pizza nel microonde " è il nostro pranzo?" chiese, io annuii.

..la sera..

Jason the toymaker's pov

" Evil.. io devo andare.. il mio cap... mio padre si starà preoccupando.. " dissi. Il viso di Evil si incupì " bhe.. certo.. " poi si alzò " grazie per la giornata.. " Poi mi guardò negli occhi.. per tutto il giorno, aveva evitato il mio sguardo, privandomi della vista dei suoi occhi.. quello sguardo mi fece bloccare. Freddo. Distaccato. Impassibile... un mucchio di emozioni erano racchiuse in quegli occhi.. rabbia.. odio.. una serie di immagini confuse si scagliarono nella mia mente. Caddi. Caddi a terra, in ginocchio. Un mancamento. Evil corse subito verso di me, iniziando a chiedermi cosa avessi.. le sue parole si fecero sempre più confuse, finche il buio non mi pervase..





#spazioautrice

HEYYYYYYYYYYYYY piaciuto il capitolo? c: comunque in questi giorni sarò assente perché vado a riccione a vedere il mio idolo, ovvero J-AX 😍 appena mi riprenderò dalla stanchezza pubblicherò, ciau <3

Io sono il suo giocattoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora